Foresight Group, gestore britannico di fondi e leader negli investimenti infrastrutturali oltre che di private equity, ha chiuso l’esercizio 2022/2023 con un aumento dei ricavi del 38% a 119,2 milioni di sterline rispetto a 86,1 milioni dell’esercizio precedente, con un rialzo dell’ebitda core pre-pagamenti basati su azioni (sbp) del 58% (50,2 milioni dai 31,8 del marzo 2022) e margine core pre-sbp in miglioramento di 5 punti percentuali al 42,1% (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli investitori).
A questo si aggiunge una crescita del 56% degli utili per azione, tradotta in una forte generazione di cassa, pari a 34,6 pence dai 22,2 dello scorso anno, a cui segue un dividendo totale di 20,1 pence per azione per l’esercizio 2023, con un aumento del 46% rispetto ai 13,8 pence dell’anno precedente.
Significativa anche la crescita delle masse in gestione e dei fondi under management, rispettivamente del 38% a 12,2 miliardi di sterline dai precedenti 8,8 miliardi e del 35% a 9 miliardi di sterline rispetto a 6,7 miliardi del marzo 2022 ben al di sopra dei target. Guardando solo l’AuM, sono stati 3 i miliardi di sterline raccolti in più grazie alle acquisizioni di Infrastructure Capital Group (ora integrata come Foresight Australia) e della divisione technology ventures di Downing LLP, con tre nuovi fondi nel Regno Unito, un primo fondo a impatto in Irlanda, e l’ingresso nel mercato statunitense grazie alla nomina a sub-adviser del fondo Cromwell Foresight Global Sustainable Infrastructure Fund, che hanno supportato l’espansione della strategia di crescita a livello regionale ad alto margine.
Continua comunque la crescita e diversificazione a livello internazionale, con un aumento delle masse al di fuori del Regno Unito dal 23% al momento dell’Ipo (febbraio 2021) al 43% al 31 marzo 2023. Qui vanno inseriti gli investimenti effettuati in Italia. In particolare, sul fronte delle infrastrutture di produzione di energia da fonti rinnovabili, il portafoglio di Foresight conta 406 asset, cui ben 59 in Italia, secondo paese per numero di asset presenti in portafoglio dopo il Regno Unito (con 266). In particolare, tramite il fondo Italian Green Bond Fund, diventato poi Green Infrastructure Debt. Ricordiamo che nel maggio 2022, il fondo, dopo la sottoscrizione di un top-up da 5,1 milioni di euro di green bond già emesso nel 2020 da IRR Caserta, fornitrice di energia da fonti rinnovabili e servizi di consulenza collegati, aveva concluso l’allocazione del capitale disponibile, 75 milioni di euro del fondo rispetto ai 70 milioni del primo closing annunciati agli inizi del 2018 (si veda altro articolo BeBeez).
Oltre al fondo green, ricordiamo che Foresight è stata molto attiva nel Bel Paese in ambito esg. Nel 2021, ad esempio, aveva rilevato il 90% di Energie Tecnologie Ambiente (ETA), impianto di termo valorizzazione dalla capacità di 16,8 MW situato nel comune di Manfredonia, in Puglia, e attivo dal 2012. A vendere era stata Marcegaglia Investments, poi rimasta nella compagine azionaria con una partecipazione del 10% (si veda altro articolo di BeBeez). Più recentemente, nel 2022, ricordiamo l’acquisizione dell’intero capitale di CB e Piquadro Solar, società titolari di sei impianti fotovoltaici localizzati nelle Marche per una potenza complessiva di circa 6,5MW. L’investimento era stato effettuato tramite ForVEI II, joint venture fra Foresight e VEI Green II, mentre a vendere le due società era stata SpicyCo, a sua volta un veicolo in joint venture tra Illimity e VEI Green (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando ai conti per il ’22/’23, Foresight ha inoltre fatto sapere che le capacità di gestione di asset e portafogli di alta qualità hanno generato commissioni di performance per 5,8 milioni di sterline, con un aumento del tasso di implementazione delle strategie infrastrutturali fino a 690 milioni di sterline, +42% rispetto all’anno precedente e +1,7 miliardi di sterline di diritti di sviluppo futuri.
Bernard Fairman, presidente esecutivo del gruppo Foresight , ha commentato: “Questo è stato un anno record di crescita altamente redditizia per Foresight, che ha visto il gruppo estendere il suo eccellente track record nel raggiungimento di obiettivi di crescita ambiziosi e di aumento sostanziale dei rendimenti per gli azionisti con un aumento molto significativo del dividendo. Siamo ora concentrati su un’ulteriore crescita organica e disponiamo di una forte pipeline di raccolta di fondi in tutte le classi di attivi prevista per quest’anno e oltre. Questo include strategie consolidate come ARIF e FEIP, oltre a nuove opportunità come le energie rinnovabili europee di base e la nostra espansione in asset class contigue come l’idrogeno. Continuiamo inoltre a scandagliare il mercato alla ricerca di opportunità di fusione e acquisizione, anche se la tempistica di queste rimane imprevedibile. L’opportunità di mercato per Foresight è molto significativa. Le nostre strategie di investimento nelle infrastrutture coprono l’intero spettro della generazione di energia rinnovabile, della transizione e della più ampia decarbonizzazione dell’economia. In questo modo siamo in grado di sostenere la più ampia transizione energetica investendo in real asset che stanno guidando questo cambiamento. Pur nell’attuale incertezza dei mercati, rimaniamo fiduciosi nella capacità del nostro modello di business diversificato di garantire una crescita redditizia nell’esercizio 2024. Questo obiettivo sarà raggiunto grazie a una combinazione di attività e di investimenti, di ricavi ricorrenti di alta qualità e una pipeline visibile sul fronte della raccolta di fondi retail e istituzionali ad alto margine”.