GreenIT, la joint venture tra Plenitude e CDP Equity per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ha firmato un accordo con Copenhagen Infrastructure Partners (CIP) per la realizzazione di tre parchi eolici offshore galleggianti nel Lazio e in Sardegna, tutti posizionati a circa 30 km dalla costa per una capacità complessiva di quasi 2 GW (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, il parco eolico nel Lazio sarà sviluppato al largo di Civitavecchia (Roma) con una potenza massima di 540 MW, mentre gli altri due impianti saranno localizzati al largo di Olbia per una capacità complessiva rispettivamente pari a circa 500 MW e 1.000 MW. I tre progetti dovrebbero generare circa 5 TWh/anno e saranno operativi tra il 2028 e il 2031, una volta completato l’iter autorizzativo e la successiva fase di costruzione.
Ai tre progetti, che utilizzeranno fondazioni galleggianti e soluzioni tecniche innovative volte a minimizzare l’impatto ambientale e visivo, contribuiranno anche Nice Technology e 7 Seas Wind, italiane con provata esperienza nel comparto offshore, che nel 2022 hanno già collaborato con GreenIT e CIP allo sviluppo di altri due progetti in Sicilia e Sardegna per una capacità complessiva di circa 750MW (si veda altro articolo di BeBeez).
Adesso, grazie a questo ultimo accordo, l’intero portafoglio eolico offshore italiano della partnership raggiungerà una potenza di quasi 3 GW con una produzione annua di circa 7 TWh di energia rinnovabile, in grado di soddisfare i consumi elettrici di quasi 2,5 milioni di famiglie.
GreenIT è nata a marzo 2021 ed è dedicata allo sviluppo, costruzione e gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Partecipata al 51% da Eni e al 49% da Cdp Equity, ha la finalità di produrre energia soprattutto da impianti fotovoltaici ed eolici con l’obiettivo di raggiungere una capacità installata al 2025 di circa 1.000 MW, con investimenti cumulati nel quinquennio per oltre 800 milioni di euro. La joint venture ha inoltre tra le sue finalità lo sviluppo e la costruzione di impianti greenfield, anche attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo CDP e della Pubblica amministrazione.
A marzo dello scorso anno, invece, GreenIT ha acquisito dal Gruppo Fortore Energia spa l’intero suo portafoglio eolico composto da quattro campi onshore attivi in Italia della capacità globale di circa 110 MW. L’operazione comprende 55 aerogeneratori localizzati in Puglia, in un’area ad alta ventosità e con prospettiva di repowering fra le più interessanti del mercato nazionale (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a CIP, è un operatore di private equity danese specializzato in investimenti in infrastrutture per l’energia a livello globale e in particolare in energie rinnovabili e progetti greenfield. CIP attualmente gestisce circa 18 miliardi di euro di asset distribuiti su otto fondi di private equity: CI I, CI II, CI III, CI IV, incentrati su progetti di infrastrutture energetiche nei paesi dell’OCSE; CI New Market Fund I (NMF I), con focus sugli investimenti in infrastrutture energetiche nelle nuove grandi economie in rapida crescita principalmente in Asia e America Latina; CI Energy Transition Fund I (ETF I), incentrato sulle tecnologie rinnovabili di prossima generazione principalmente nei paesi dell’OCSE; CI Artemis I e CI Artemis II con focus sugli asset di trasmissione regolamentati in Germania, e CI Advanced Bioenergy Fund I (ABF I), dedicato ad investimenti azionari in infrastrutture bioenergetiche avanzate in Europa e Nord America. A questi fondi si è poi aggiunto di recente anche CI GCF, il primo fondo di debito di CIP che investe in junior private debt per il finanziamento di progetti nei mercati dell’OCSE.