Il primo operatore privato italiano nel settore dei carburanti, IP, e il gruppo finanziario australiano Macquarie, tramite Macquarie Capital, hanno siglato un patto per costituire Iplanet, joint venture paritetica per l’elettrificazione di 510 aree di servizio del marchio commerciale di Italiana Petroli spa sull’intero territorio nazionale (si veda qui il comunicato stampa). Il valore dell’operazione, come anticipato a marzo, è pari a circa 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
La nuova società inizialmente si occuperà dell’integrazione dei distributori di carburante tradizionali con le stazioni di ricarica elettrica in 510 delle 4.500 aree di servizio IP in tutta Italia, operazione che dovrebbe essere completata entro il 2032.
L’accordo vincolante è stato sottoscritto dal presidente di IP-Gruppo Api, Ugo Brachetti Peretti, dall’amministratore delegato Alberto Chiarini e dall’executive director Infrastructure & Energy Capital e head di Macquarie Capital Italy Roberto Purcaro.
“Con Iplanet prende forma la nostra visione della stazione di servizio come infrastruttura chiave della transizione: un hub multi-energia e multiservizi pronto a soddisfare le diverse esigenze di mobilità degli italiani. Questo accordo, assieme all’acquisizione degli asset italiani di Esso, conferisce al nostro gruppo la dimensione e la capacità operativa necessarie per diffondere la mobilità sostenibile: dall’elettrico ai carburanti tradizionali sempre più puliti, dai biocarburanti all’idrogeno”, ha commentato Brachetti Peretti.
“Entro il 2030 l’Italia punta ad avere 6,6 milioni di auto elettriche in circolazione e oltre 160mila punti di ricarica per veicoli elettrificati installati in tutto il Paese. Continuiamo a supportare le aziende nei loro piani di transizione energetica e, attraverso questa joint venture con IP, intendiamo avere un ruolo chiave nel contribuire al raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi, che costituiscono una parte importante della decarbonizzazione del settore dei trasporti”, ha aggiunto Purcaro.
Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica avverrà su stazioni di servizio posizionate sulla viabilità urbana ed extraurbana in prossimità di aree commerciali o densamente trafficate. L’obiettivo, attraverso le innovative tecnologie fast+ da 150 chilowatt e ultrafast da almeno 300 chilowatt che saranno a disposizione sulle stazioni Iplanet, è quello di consentire ai viaggiatori un rifornimento in circa 15 minuti, riducendo i tempi di attesa e agevolando un maggiore utilizzo dell’auto elettrica.
L’esperienza di ricarica sarà affiancata anche da nuovi servizi per il viaggiatore nel campo della ristorazione, dello shopping e della cura dell’auto, spiega la nota. Si prevede, inoltre, che in numerose aree di servizio IPLANET l’energia elettrica sarà fornita da pannelli solari installati in loco e gestita da sistemi di stoccaggio a batteria per consentire un utilizzo ottimale della fonte rinnovabile. La nascita di IPLANET e il relativo piano di sviluppo dell’infrastruttura di ricariche elettriche agevolerà una mobilità sempre più sostenibile, in coerenza anche con gli indirizzi nazionali ed europei, prosegue la nota.
Questo mese, tra l’altro, IP ha ottenuto un finanziamento di 29,3 milioni di euro all’interno del progetto Ue Connecting Europe Facility proprio per l’installazione di ricariche elettriche.
Italiana Petroli spa, fondata nel 1933 dalla famiglia Brachetti Peretti, che la controlla tramite Api Holding e che conta 1.600 dipendenti, ha chiuso il 2022 con ricavi che sfiorano i 9,1 miliardi di euro, in crescita del 103% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di quasi 832,3 milioni, in aumento del 9,15% rispetto al 2021, e debiti finanziari netti di 57,26 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il gruppo presieduto da Brachetti Peretti è diventato il primo operatore privato in Italia nel settore della distribuzione dei carburanti dopo aver rilevato alla fine del 2022 i punti vendita ESSO oltre a diverse attività di deposito e raffinazione dal gigante americano Exxon (si veda qui il comunicato stampa di allora), operazione che ha avuto il via libera dall’Antitrust all’inizio di agosto (si veda qui il provvedimento del Garante della concorrenza e del mercato).
Nel mese di novembre del 2017, attraverso Api-Anonima Petroli Italiana, il gruppo IP si era aggiudicato l’intero capitale di TotalErg spa, joint venture che faceva capo a Erg per il 51% e a Total per il 49%, valutata poco meno di 700 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo poi che, alla fine della primavera del 2022, il gruppo IP ha rifinanziato il debito assicurandosi un nuovo finanziamento da 360 milioni di euro a sei anni, assistito per il 70% da garanzia SACE, e una linea di credito revolving da 100 milioni da un pool di banche composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo Divisione IMI Corporate & Investment Banking e UniCredit (mandated lead arranger e banche finanziatrici) e da BPER Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banco di Sardegna e MPS Capital Services (banche finanziatrici) (si veda altro articolo di BeBeez).
Macquarie Capital è il ramo del gruppo Macquarie che si occupa di consulenza, mercati dei capitali e investimenti principali. Comprende servizi di consulenza aziendale, una gamma completa di soluzioni di capitale, inclusi servizi di raccolta di capitali dai mercati azionari, del debito e dei capitali privati e investimenti principali dallo stato patrimoniale di Macquarie. Vanta un’esperienza nei settori aerospaziale, difesa e servizi governativi, consumatori, gaming e tempo libero, minerali critici, energia, istituzioni finanziarie, sanità, industria, infrastrutture, servizi, software, tecnologia, telecomunicazioni e media. Macquarie Capital ha fornito consulenza per 221 miliardi di euro di transazioni al 31 marzo scorso.