Il gruppo IP (Italiana Petroli) spa, primario operatore nel settore dei carburanti e della mobilità, controllato dalla famiglia Brachetti Peretti, ha rifinanziato il debito assicurandosi un nuovo finanziamento da 360 milioni di euro a 6 anni, assistito per il 70% da garanzia SACE e una linea di credito revolving (RCF) da 100 milioni da un pool di banche composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo Divisione IMI Corporate & Investment Banking e UniCredit (Mandated Lead Arranger e banche finanziatrici) e da BPER Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banco di Sardegna e MPS Capital Services (banche finanziatrici). Unicredit e Intesa hanno agito come Global Coordinator dell’operazione, e Unicredit ne è stata anche Agent (si veda qui il comunicato stampa).
L’erogazione è avvenuta in un’unica soluzione e il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento di 12 mesi e un rimborso in 20 rate trimestrali costanti a partire dal 30 Giugno 2023 e fino al 31 marzo 2028, data di scadenza del finanziamento.
Lo studio legale Bonelli Erede ha assistito la Società, lo studio Legance ha assistito le banche finanziatrici, Clifford Chance ha assistito SACE.
Grazie a questa operazione IP rifinanzia il debito in scadenza, assicurando al tempo stesso le risorse finanziare necessarie alla gestione e allo sviluppo delle sue attività.
IP, attivo dal 1933, conta oggi oltre 1100 dipendenti, una rete di circa 4600 punti vendita e una logistica distribuita in tutto il Paese. Il bilancio 2021 si è chiuso in netto recupero rispetto a quello del 2020, in crollo per effetto del lockdown. Nel dettaglio, i ricavi si sono attestati a 4,56 miliardi di euro (dai 2,7 miliardi del 2020), con un ebitda rettificato di 150,7 milioni (da un ebitda negativo di 29 milioni) e un utile netto di 125 milioni (da una perdita di 183 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 160 milioni (da 481,2 milioni) (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che nel novembre 2017, attraverso api (anonima petroli italiana spa), il gruppo IP si è aggiudicato l’intero capitale di TotalErg spa, joint venture che faceva capo a Erg per il 51% e a Total per il 49%, valutata poco meno di 700 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).