Italvolt, società fondata e guidata da Lars Carlstrom, industriale pioniere nel settore auto con oltre 30 anni di esperienza, realizzerà la prima Gigafactory in Italia, investendo circa 4 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa).
La Gigafactory sarà la più grande in Europa e la 12ma al mondo per dimensione, con 300 mila mq previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh. Con una stima di 4.000 lavoratori impiegati e nel complesso 10.000 nuovi posti di lavoro creati, la Gigafactory Italvolt rappresenterà uno dei progetti industriali più importanti degli ultimi anni in Italia. La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera 2024. Il primo passo del progetto prevede l’individuazione dell’area dove verrà costruito l’impianto, al termine dell’attività di due diligence attualmente in corso su alcuni siti selezionati a livello nazionale.
Si tratta del secondo mega-progetto per Carlstrom, dopo quello di Britishvolt, lanciato in Regno Unito lo scorso anno insieme al cofondatore e ceo Orral Nadjari, finanziere di Abu Dhabi, e che prevede un investimento complessivo da 2,6 miliardi di sterline per lo sviluppo di una gigafactory a Blyth, nel Northumberland, nel nord-est dell’Inghilterra (si veda qui il comunicato stampa). Il progetto prevede che entro il 2027 la fabbrica impieghi 3000 dipendenti e produca oltre 300 mila batterie al litio per l’industria automobilistica britannica per un totale di circa 30 gigawatt. I capitali iniziali per il progetto britannico sono stati raccolti da circa 25 investitori privati con sede negli Emirati Arabi e in Scandinavia, ma è possibile che per raccogliere il resto Britishvolt si quoti in Borsa, forse entro luglio (si veda qui il Daily Mail).
Quanto a Italvolt, al momento non è chiaro chi siano o saranno gli investitori. In ogni caso, i parnter sono di tutto rispetto, L’impianto che servirà per produrre batterie per la mobilità elettrica (principalmente auto elettriche), sarà progettato dalla divisione architettura di Pininfarina, iconica casa di design automobilistico che ha da poco celebrato i sui 90 anni di attività e già operativa sul progetto Britishvolt (si veda qui il comunicato stampa dello scorso agosto 2020). Con una forte attenzione all’impatto ambientale e sociale, Pininfarina intende progettare un impianto industriale di nuova generazione, intelligente e responsabile, applicando metodologie costruttive DFMA e aprendo l’edificio al suo contesto, al fine di integrarlo nelle dinamiche economiche e sociali del territorio.
Inoltre Comau, leader mondiale nel campo dell’automazione industriale, con oltre 45 anni di esperienza e una forte specializzazione nei processi di elettrificazione, sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per il gigaplant. Inoltre Comau si occuperà della realizzazione del laboratorio di Ricerca e Sviluppo, che accoglierà accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più all’avanguardia nel settore della mobilità elettrica.
Lars Carlstrom, ceo e fondatore di Italvolt, ha dichiarato: “Con il progetto della nostra Gigafactory, Italvolt vuole dare una risposta importante alla storica opportunità dell’industrializzazione green, che sta interessando in modo trasversale tutti i settori produttivi, con un impatto socio-economico che rappresenterà una svolta per l’economia globale. Un’opportunità, quella della green transition a livello industriale, che da sempre mi appassiona e attraverso il lancio di Italvolt questa passione diventerà una realtà. Credo fortemente che il nostro team di ingegneri e tecnici altamente qualificati potrà realizzare la produzione di batterie più ecologica non solo in Europa, ma in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è assicurare il futuro dell’industria automobilistica e garantire che la catena di approvvigionamento sia il più green possibile, dall’inizio alla fine. L’impatto socio-economico che la nuova industrializzazione verde porta con sé rappresenterà una svolta per il mondo”.