di Francesca Vercesi
La startup bresciana Test1 ha chiuso un round da 500 mila euro, coperto interamente dal fondo di investimento in aziende a impatto sociale positivo a|impact – Avanzi Etica sicaf, promosso da Etica SGR (si veda qui il comunicato stampa). Le risorse raccolte sosterranno la crescita aziendale, lo sviluppo del piano industriale e soprattutto la diffusione commerciale della schiuma poliuretanica FoamFlex200.
Fondata nel 2014 dal ceo Alessandro Taini, Test1 è specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche mirate a prevenire i disastri ecologici o a mitigarne gli effetti. A seguito di numerosi disastri ambientali causati all’estrazione e al trasporto del petrolio, Test1 ha lavorato a lungo a prodotti in grado di assorbire idrocarburi dall’acqua. Così nel 2017 ha brevettato appunto FoamFlex200, spugna con un effetto idrofobo superiore al 95% che permette il recupero degli idrocarburi sversati, quasi senza ssorbire acqua.
FoamFlex200 può assorbire oli e idrocarburi in una quantità circa 30 volte il proprio peso e, una volta strizzata, può essere riutilizzata fino a 200 volte. Un solo chilogrammo della spugna può quindi assorbire fino a 6 tonnellate di idrocarburi, consentendo operazioni di risanamento ambientale più veloci, efficienti ed economiche.
Gli utilizzi di FoamFlex200 sono molteplici e vanno dalla bonifica di aree contaminate da sversamenti di petrolio e oli, alla realizzazione di barriere antinquinamento e sistemi di filtrazione.
La prima sperimentazione fuori laboratorio è avvenuta nel 2018 a Port Gran Tarajal nelle Canarie, dove la tempesta Emma aveva causato il naufragio di alcuni battelli con conseguente sversamento di combustibile. FoamFlex200 consentì il recupero di 54 tonnellate di idrocarburi in soli due giorni: il 50% dello sversamento contro il 20% solitamente raccolto con le più tradizionali tecnologie.
Dopo questa prima esperienza si sono moltiplicate le applicazioni nel settore oil (al largo e in terraferma) nel trasporto marittimo, nella nautica da diporto oltre che nei sistemi di filtraggio industriali in diverse region: Europa, Africa e Stati Uniti.
“Questo round di finanziamento è un segno di fiducia nel potenziale del nostro progetto e siamo orgogliosi di avere a|impact al nostro fianco come investitore”, ha commentato Alessandro Taini, ad di Test1. “Per noi è importante promuovere FoamFlex200 nei suoi vari utilizzi a salvaguardia dei mari e dei corsi d’acqua e il supporto di un investitore di impatto sociale e ambientale nel nostro azionariato rappresenta un accreditamento nei confronti degli operatori del settore oil&gas per quanto riguarda l’estrazione, il trasporto e la raffinazione, nonché delle marine e della nautica da diporto. Si aggiungono poi numerose controparti che ci hanno contattato e stanno sperimentando l’utilizzo di formulazioni alternative di FoamFlex200 per varie finalità come, ad esempio, nel settore medicale oppure nei filtri per i compressori dell’aria”.
Secondo Matteo Bartolomeo, ceo di a|impact: “i problemi che Test1 affronta sono di primaria importanza per la vita degli ecosistemi e la salute dell’uomo. Basti pensare che, solo nel Mediterraneo, ogni anno vengono sversate decine di migliaia di tonnellate di greggio (dati UNEP United Nation Environment Programme – MAP Mediterranean Action Plan)”. Bartolomeo prosegue affermando che: “FoamFlex200 ha caratteristiche molto interessanti già sperimentate in diversi contesti ad altissima criticità. Per queste ragioni e per le competenze e qualità del team, che unisce giovani e manager di grande esperienza internazionale, a|impact ha deciso di effettuare un primo investimento, a supporto della crescita e dello sviluppo internazionale della società”.
L’intervento in test1 segue di solo pochi giorni quello da 350 mila euro in JoJolly, startup che gestisce una piattaforma di gestione del lavoro temporaneo nel settore dell’Ho.Re.Ca. (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2021 a|impact ha investito in: BioMadre, produttore italiano di hamburger vegetali, armadioverde, startup che ha sviluppato un marketplace per lo scambio e l’acquisto di vestiti usati, e che ad aprile ha assunto il nome di greenchic, Euleria, startup innovativa già incubata in Bio4Dreams, Ricehouse, società innovativa di categoria benefit che trasforma gli scarti derivanti dalla lavorazione del riso in materiali per la bioedilizia, HARG, startup che sviluppa prodotti nutraceutici per la terza età.
Invece nel 2020 il fondo aveva investito in Mygrants (startup innovativa che opera via web sulla formazione online e il collocamento professionale di richiedenti asilo e titolari di uno status) e in Cooperativa Casa dello Studente (una rete di piccoli centri di assistenza allo studio e supporto psicologico per adolescenti e rispettive famiglie).