P&G sgr, boutique italiana di gestione del risparmio attiva dal 2004 e tra i principali operatori europei negli investimenti in cartolarizzazioni, nel settore del credito, del private equity e del real estate, ha lanciato il fondo sulle rinnovabili EnergyTown insieme a UpsideTown, la fintech indipendente partecipata al 50% da Praxi spa e con focus su iniziative crowdinvesting nei settori real estate e green energy (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo mira a raccogliere 100 milioni di euro e a raggiungere un rendimento lordo annuo del 9,6%, per la sua durata prevista di 6 anni (prolungabile fino a 10).
Con un funding iniziale atteso tra 4 e 20 milioni di euro, EnergyTown ha appena aperto il primo round di collocamento attraverso la piattaforma di equity crowdfunding Upside Town ed è rivolto a investitori professionali-istituzionali, intermediari finanziari, fondazioni bancarie, imprese di grandi dimensioni, clientela private e HNWI (con ticket minimo di 100 mila euro e un obiettivo minimo di raccolta di 4 milioni).
Le quote potranno comunque essere collocate anche in successive campagne, fino a raggiungere il target dei 100 milioni di euro che, grazie alla leva, si potranno tradurre in circa 200 milioni di investimenti sul territorio.
EnergyTown, oltre a essere il primo fondo collocato su una piattaforma dedicata al crowdfunding, prevede una consistente percentuale di asset allocation per la costituzione di comunità energetiche rinnovabili (CER). La sua stessa struttura permetterà agli investitori di beneficiare di un doppio vantaggio fiscale, derivante sia dall’essere qualificato come PIR compliant (esenzioni fiscali su capital gain e imposta di successione), sia dalla detrazione/deduzione del 30% del capitale investito prevista dal “Decreto Rilancio” per investimenti nel capitale sociale di pmi e startup innovative.
Marco Pecchinotti, consigliere delegato di P&G sgr, ha commentato: “EnergyTown, che è un’operazione inedita in Europa, nasce per creare comunità energetiche diffuse, anche di piccole dimensioni, nelle quali il consumatore possa beneficiare di un differenziale economico positivo per il semplice fatto di consumare energia ‘pulita’, con la possibilità aggiuntiva di investire direttamente il proprio capitale in questo circolo virtuoso attraverso il crowdfunding”.
Luigi Ucci, ceo & founder di UpsideTown, ha aggiunto: “Ci presentiamo al mercato con un progetto che rappresenta la nostra view, mirata a coniugare innovazione, sostenibilità e finanza alternativa: partire con il più grande collocamento mai realizzato su un portale è senz’altro un obiettivo ambizioso, ma siamo certi che gli investitori sapranno cogliere l’interessante opportunità offerta da un prodotto innovativo, anticiclico dal punto di vista della redditività e che offre – ad investitori attenti ai ritorni intangible dei propri portafogli – l’occasione per sostenere transizione energetica e ripresa economica del Paese”.
UpsideTown è una società di crowdinvesting nata proprio da un’iniziativa di Ucci, responsabile della divisione valutazioni e advisory Praxi Roma, oltre che founder e ceo della fintech, e in seguito all’iniziativa di un team di professionisti con expertise di lungo corso. La società propone un modello di business innovativo, in cui il processo digitale – basato su analisi dei big data ed intelligenza artificiale – viene affiancato allo human touch per garantire l’accuratezza di analisi e selezione delle singole opportunità.
Quanto invece a P&G, con 500 milioni di euro in gestione, è dotata di un’offerta completa di prodotti di investimento con un’offerta di soluzioni decorrelate dai mercati finanziari. Oltre a due fondi dedicati alle operazioni di cartolarizzazione (tra cui il P&G Structured Credit Opportunities), gestisce anche un mandato di gestione in abs e CDO di abs. Questi ultimi, assimilabili a fondi chiusi, acquistano debito di vari emittenti di varie tipologie, lo cartolarizzano ed emettono asset backed securities, che vengono poi sottoscritte da terzi investitori. In particolare, nel novembre 2021 l’sgr ha chiuso CDO Zoo ABS 4 Plc, lanciato nell’aprile 2007, con un rendimento record del 14% annuo per la classe più junior, a seguito della vendita degli ultimi tre titoli in portafoglio nell’asta tenutasi a metà ottobre. Zoo ABS 4 era stato sottoscritto da un pool di investitori istituzionali internazionali e aveva un portafoglio originario di 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
In aggiunta poi ai veicoli di investimento in cartolarizzazioni, P&G sgr gestisce anche 5 fondi immobiliari, 3 fondi di credito e un fondo di private equity. A proposito di fondi di credito, ricordiamo che nel gennaio 2020 P&G aveva lanciato il suo primo fondo dedicato agli npl, battezzato P&G Credit Management Uno (si veda altro articolo di BeBeez). Il veicolo era nato a seguito del conferimento da parte di cinque banche e di un Cofidi di Npl per 50 milioni di valore lordo. Nel novembre 2020, poi, l’sgr aveva lanciato il fondo P&G UTP Management, dedicato agli UTP (si veda altro articolo di BeBeez). Quel veicolo è stato avviato a seguito del conferimento di 19,3 milioni di euro di crediti utp del valore lordo di 35 milioni di euro, originati da banche di piccole e medie dimensioni. In occasione del lancio del fondo utp, l’sgr aveva anche comunicato di avere il pipeline anche un fondo dedicato all’invoice financing.
P&G ha chiuso il 2021 con ricavi a 5,9 milioni di euro, segnando un incremento del 58% rispetto al 2020, con un ebitda che si attesta su oltre 1,6 milioni, più che triplicato rispetto all’anno precedente (si veda altro articolo di BeBeez). Al 31 dicembre 2021 l’sgr aveva 500 milioni di euro di asset in gestione. In particolare, il fondo flagship della società, P&G Structured Credit Opportunities, che investe principalmente in note abs (Asset Backed Securities) europee ha raggiunto quota 119 milioni.