
Primo closing, a oltre 80 milioni di euro, per il Sustainable Securities Fund (SSF), il primo fondo di private debt focalizzato sull’impact investing e conforme alle norme sui PIR alternativi, gestito da Alternative Capital Partners sgr (si veda qui il comunicato stampa).
SSF, lanciato nel giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), è dedicato al finanziamento di nuove infrastrutture a supporto della transizione energetica in Italia nei segmenti delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’economia circolare. Già nel giugno 2020 il fondo aveva incassato l’impegno della Banca Europea degli Investimenti (BEI) a investire fino a 40 milioni di euro con il supporto del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), che per la prima volta ha concesso in Italia la propria garanzia su un fondo di private debt tematico.
Oltre alla BEI, hanno già sottoscritto il fondo 14 investitori istituzionali italiani di elevato standing, tra cui banche, casse di previdenza, compagnie di assicurazione e fondazioni bancarie. Un secondo closing è previsto già entro il primo semestre 2022, considerato il rilevante interesse da parte di ulteriori primari investitori istituzionali. Il veicolo ha un obiettivo di raccolta totale di 200 milioni.
Il fondo si pone come strumento complementare al sistema bancario per finanziare, con ampio mix di strumenti quali debito mezzanino, uni-tranche ed equity, le numerose opportunità di investimento su efficienza energetica (incluso ecobonus), rinnovabili, mobilità sostenibile ed economia circolare.
Il fondo SSF è stato classificato fondo a impatto ex art. 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) poiché, promuovendo principalmente la realizzazione di nuovi progetti di efficienza energetica e di produzione di energia rinnovabile, contribuisce al raggiungimento di obiettivi climatici fissando obiettivi vincolanti di riduzione di emissioni di anidride carbonica pari a 777 tonnellate equivalenti/annue per milione di euro investito, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del 55% entro il 2030. Il fondo dispone di un team di investimento altamente qualificato composto da 6 persone con professionalità tecniche e comprovata esperienza in project financing, PPP (public private partnership) e finanza strutturata in ambito infrastrutture.
Sustainable Securities Fund ha già selezionato due investimenti green, localizzati in Italia, per un controvalore complessivo di oltre 35 milioni di euro, in cui investirà fino a 7 milioni di euro. Si tratta della realizzazione in Abruzzo del primo impianto di produzione di biometano avanzato dalla componente organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU), in collaborazione con un primario investitore internazionale, e il revamping di 10 impianti fotovoltaici già operativi per una potenza nominale complessiva di 10 MW, in collaborazione con un primario partner industriale italiano e alcuni family office.
Evarist Granata, amministratore delegato e responsabile degli investimenti private capital di ACP sgr, ha commentato: “Il fondo si pone come elemento complementare e sinergico al sistema bancario e alla finanza pubblica del PNRR, per finanziare e/o co-finanziare nuovi piccoli e medi progetti di efficienza energetica (incluso interventi per Superbonus), rinnovabili ed economia circolare, in linea con gli obiettivi europei Fitfor55 ribaditi con forza nella COP26 di Glasgow. Oggi SSF è l’unico fondo d’investimento alternativo PIR Compliant di impact investing operativo in Italia con target di investimento nelle infrastrutture energetiche in grado di sostenere concretamente la transizione ecologica, offrendo rendimenti target netti superiori al 7,5%, combinati a importanti obiettivi di decarbonizzazione”.
Emanuele Ottina, presidente esecutivo e responsabile del business development & fundraising di ACP sgr, ha aggiunto: “Abbiamo superato l’obiettivo di raccolta per il primo closing, e abbiamo già ricevuto ulteriori impegni per i prossimi in programma, grazie non solo al supporto di BEI attraverso FEIS in qualità di anchor investor, ma anche al crescente interesse mostrato dagli investitori istituzionali italiani verso i fondi d’investimento alternativi infrastrutturali, in particolar modo con classificazione ad impatto ex art. 9, tra cui banche e assicurazioni, che possono beneficiare di requisiti di capitale decisamente meno stringenti in accordo alle rispettive normative CRR II e Solvency II, ed enti previdenziali (casse e fondi pensione) che tramite uno strumento come SSF, classificato come PIR Alternative Compliant, possono godere di importanti benefici fiscali”.
Ricordiamo che intanto nei mesi scorsi ACP sgr ha anche lanciato SMes Alternative Credit Fund (SMAC), il primo fondo di investimento alternativo italiano chiuso ESG specializzato nell’acquisto pro-soluto di crediti commerciali in bonis e nel trading di crediti d’imposta Super/Ecobonus, che in soli 5 mesi di attività ha raggiunto lo scorso ottobre un secondo closing di raccolta con un pool di primari Investitori Istituzionali e ha già investito in totale 60 milioni di euro, sottoscrivendo strumenti innovativi di supply chain finance (si veda altro articolo di BeBeez).
Operativa dal 2019, ACP sgr alla fine dello stesso anno aveva lanciato anche l’Infrastructure Real Estate Recovery Fund, il primo fondo che investe con approccio ESG in format immobiliari innovativi (si veda altro articolo di BeBeez). Acp sgr è controllata da Ottina e Granata, che possiedono insieme il 60%, mentre il resto del capitale fa capo a vari soci industriali di primario standing, sinergici al progetto e alle asset class target di investimento. Tra questi figurano le famiglie Cardano/Di Vincenzo, Ielo, Ginena, Griffo, Cabassi e Ferragamo, che vantano storie di successo nelle infrastrutture, l’energia e l’immobiliare.
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