Itelyum, gruppo specializzato nella gestione, riciclo e valorizzazione dei rifiuti industriali, controllato da Stirling Square e partecipato da DBAG, ha ampliato di 30 milioni di euro il sustainability-linked bond con cedola 4,625% e scadenza ottobre 2026 da450 milioni di euro collocato lo scorso settembre (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione obbligazionaria di Itelyum raggiunge quindi il volume complessivo di 480 milioni di euro.
Latham & Watkins ha assistito il pool di banche che, guidato da Credit Suisse, ha coordinato l’emissione. Maisto e Associati ha affiancato il pool di banche finanziatrici in relazione ai profili fiscali italiani (si veda qui il comunicato stampa).
Anche i nuovi bond sono stati quotati come i precedenti alla Borsa del Lussemburgo. Ricordiamo che l’emissione prevede precise condizioni di utilizzo dei proventi, così come descritto dal Sustainability-linked Framework e come asseverato dall’advisor indipendente ISS ESG nella sua Second Party Opinion. Il framework spiega che le caratteristiche finanziarie dello strumento dipenderanno dal raggiungimento o meno degli obiettivi ESG indicati e che il meccanismo di applicazione dell’eventuale penalità nel caso di non raggiungimento degli obiettivi consisterà in un aumento della cedola o in un importo più alto da rimborsare a scadenza. E quest’ultima soluzione, che è poi quella scelta, è una vera novità per questo tipo di bond, che di solito prevedono soltanto lo step-up della cedola (si veda qui Global Capital).

Il prestito obbligazionario è stato emesso da Verde Bidco spa, il veicolo che controlla Itelyum e che è stato utilizzato da Stirling Square per condurre il buyout su Itelyum lo scorso agosto, quando Striling Square ha in sostanza rivenduto a se stesso il gruppo. Il fondo III di Stirling Square ha infatti ceduto il controllo della società al Fondo IV, in una tipic operazione GP Led di fund restructuring, mantenendo la maggioranza del gruppo, con il nuovo investitore DBAG che ha acquisto una minoranza di circa il 30% sia direttamente sia attraverso il fondo DBAG Fund VII. Anche il management team ha investito per una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Itelyum è nato dall’integrazione tra Viscolube, azienda lodigiana prima in Europa nel riciclo dei lubrificanti, e Bitolea, società pavese leader continentale nella purificazione dei solventi usati. Stirling Square aveva rilevato la maggioranza di Viscolube nel dicembre 2011 dal gruppo Rietschaar sa e da Giorgio Carriero, che ha poi mantenuto una minoranza. Carriero aveva in precedenza rilevato la sua quota da Eni. Quanto a Bitolea, nel luglio 2017 era stata ceduta da Clessidra a Viscolube (si veda altro articolo di BeBeez). L’80% di Bitolea era stato acquisito da Clessidra nel 2012 tramite il fondo II, mentre la famiglia Intini aveva mantenuto il restante 20% del capitale. La famiglia era poi uscita del tutto dal capitale assieme a Clessidra quando Viscolube aveva rilevato la totalità del capitale.
La società ha concluso ben tre acquisizioni negli ultimi due anni. A inizio marzo 2020 ha rilevato il 100% del Gruppo Idroclean, azienda di riferimento in Lombardia e nel nord Italia per il trattamento e la depurazione delle acque industriali, e l’80% di Carbonafta, società umbra attiva nella gestione dei rifiuti industriali (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi mesi dopo, a luglio dello stesso anno, Itelyum ha acquisito il 100% di Intereco srl, società leader nei servizi ambientali e partner di imprese ed enti pubblici, dagli imprenditori Tiziano Fontanesi e Mario Botti (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre all’inizio dello scorso luglio, Itelyum ha rilevato la pugliese Castiglia (si veda qui il comunicato stampa), storica azienda di Massafra (Taranto), che opera da 20 anni nella gestione sostenibile dei fanghi rivenienti dal trattamento e depurazione delle acque e dei servizi ad alto valore aggiunto per la grande industria, fra i quali gestione e manutenzione delle reti idriche e degli acquedotti, demolizioni, bonifiche, risanamenti e revamping di impianti industriali e servizi ambientali portuali.
Considerando anche l’ultima acquisizione, Itelyum, con sede a Pieve Fissiraga (Lodi), gestisce oggi oltre un milione di tonnellate di rifiuti speciali, generando nel 2020 ricavi per complessivi 340 milioni di euro, con 600 dipendenti e 20 siti operativi. Secondo quanto risulta a BeBeez, nel 2021 il gruppo Itelyum punta a raggiungere un fatturato consolidato di oltre 420 milioni di euro con un ebitda di circa 80 milioni.