Mare Group, azienda focalizzata sull’innovazione attraverso le nuove tecnologie abilitanti per l’industria, ha ottenuto da Intesa Sanpaolo un finanziamento di 5 milioni garantito da Sace (si veda qui il comunicato stampa), a distanza di pochi giorni dal precedente prestito di pari importo ottenuto da Banco BPM (si veda altro articolo di BeBeez). La linea di credito è destinata allo sviluppo di “Mare Wave”, il programma di investimenti triennale avviato dal gruppo per incrementare il numero di dipendenti, il fatturato e la capacità di svilupparsi mediante acquisizioni, ricerca, espansione dei mercati e potenziamento dei modelli di business.
Il piano si basa sulla piattaforma delfi.ai, che consente alle pmi di calcolare il proprio livello di innovazione grazie all’intelligenza artificiale. In tal modo, secondo quanto dice l’azienda, si consente alle imprese di risparmiare grazie ad un percorso di innovazione a costo zero.
Mare Group è l’evoluzione di Mare Engineering, società nata nel 2001 per la consulenza ingegneristica alle grandi imprese. Dopo una crescita organica, l’azienda ha acquisito realtà aziendali innovative, diventando così un gruppo che negli anni ha ampliato il suo mercato accompagnando le pmi e la pa nella trasformazione. Controllata dall’amministratore delegato Antonio Maria Zinno (32,2%), Marco Bellucci (22,47%) e Valerio Griffa (17,82%) e partecipato da vari soci di minoranza, tra i quali si conta anche Digital Magics (1,3%), Mare Group ha chiuso il 2021 con ricavi netti per 18,4 milioni di euro, un ebitda di 1,7 milioni e una debito finanziario netto di 12 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Zinno ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è diventare il perno dell’innovazione delle pmi e della pa che potranno finalmente beneficiare, con modelli sostenibili, di tecnologie avanzate finora appannaggio della grande industria, grazie al rendimento della hyperautomation, all’affidabilità dell’intelligenza artificiale e alle opportunità del Metaverso. Siamo felici di poter contare sul sostegno e sulla fiducia di Intesa Sanpaolo, che accompagna da diversi anni il nostro percorso di crescita. Una collaborazione di lungo corso che oggi si rinnova e pone al fianco di Mare Group un partner importante per il raggiungimento dei numerosi obiettivi che il nostro piano industriale si pone”.
“Il nostro gruppo sta sostenendo concretamente il tessuto produttivo campano. Infatti, abbiamo già garantito una liquidità di oltre un miliardo di euro alle imprese della regione – ha aggiunto Giuseppe Nargi,direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo -. Il finanziamento finalizzato con Mare Group conferma il nostro impegno a supportare le pmi che decidono di investire in progetti innovativi, capaci di generare valore aggiunto per l’intero territorio. In Campania, inoltre, grazie al nostro Programma Sviluppo Filiere, abbiamo già favorito circa 60 accordi di filiera che coinvolgono oltre 700 fornitori e mobilitano un giro d’affari di 4 miliardi di euro”.
L’intervento complessivo di Intesa rientra nel piano più ampio della banca di affiancare gli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e negli obiettivi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In tal senso, entro il 2026 l’istituto di credito ha in programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 270 destinati alle imprese, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica italiana.
Tra gli ultimi finanziamenti erogati dalla banca piemontese, soprattutto green, si ricorda quello di poche settimane di 7,5 milioni di euro a dieci anni assistito dalla Garanzia Green di Sace a favore di Italian Cable Company, società specializzata nella produzione di cavi elettrici con conduttori in rame e connessioni speciali, per lo sviluppo di nuovi progetti di crescita sostenibile dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Intesa aveva erogato un altro S-Loan ESG di 11 milioni di euro assistito dalla Garanzia SupportItalia di Sace, a favore del pastificio pugliese Andriani, controllato da NUO, per la crescita sostenibile dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). Poche settimane prima, attraverso la linea NOVA+, la banca aveva concesso un finanziamento da 2 milioni di euro a favore di Space Factory, azienda campana nata come start-up nel 2015 per il completamento e lo sviluppo del minisatellite Irenesat-Orbital, e per i servizi in orbita per esperimenti scientifici (si veda altro articolo di BeBeez).
Ancor prima, la banca aveva stanziato 10 milioni di euro a favore di Alkeemia, azienda specializzata nella chimica del fluoro, finalizzato all’acquisto di macchinari di ultima generazione, più efficienti, meno energivori e con minore impatto ambientale per lo stabilimento di Porto Marghera (Venezia), (si veda altro articolo di BeBeez). Complessivamente l’azienda si era impegnata in un investimento da 21 milioni di euro, a seguito della valutazione positiva del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, assistiti dalla Garanzia Green di Sace.Ancora prima, Intesa aveva erogato due finanziamenti green per complessivi 70 milioni di euro, a favore di Grimaldi Euromed, specializzata nel trasporto marittimo di merci in Europa e nelle Autostrade del Mare (si veda altro articolo di BeBeez).