Nel 2022 crescita di ricavi e redditività per Angelini Industries, gruppo internazionale, che spazia dal settore vitivinicolo, al farmaceutico, largo consumo e immobiliare, che ha raggiunto un fatturato complessivo di 2,05 miliardi di euro (+14,9% sul 2021), un ebitda di 254,7 milioni (+31,8% sul 2021). Il tutto a fronte di un patrimonio netto di 2,99 miliardi. In calo c’è solo l’utile netto a 80 milioni contro i 97 milioni dell’anno precedente, il cui bilancio aveva però registrato una performance straordinaria di 124 milioni, dovuta a proventi derivanti dalla gestione finanziaria (si veda qui il comunicato stampa).
Risultati che arrivano dopo un 2021 che già si era chiuso con grandi performance, quando il gruppo aveva conseguito ricavi per più di 1,72 miliardi di euro, con un ebitda superiore ai 165 milioni e una posizione finanziaria netta di quasi 96,4 milioni (si vedano qui i risultati 2021 e qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
I risultati del 2022 arrivano dopo investimenti in ricerca e sviluppo per circa 82 milioni di euro, pari al 4% dei ricavi. Investimenti che aumenteranno in maniera ancora più importante a partire da quest’anno, dato che come noto il gruppo, attraverso la controllata Angelini Pharma, si è impegnata a investire fino a 505,5 milioni di dollari per lo sviluppo e la commercializzazione in tutto il mondo della tecnologia J-Brain Cargo dell’azienda farmaceutica giapponese JCR Pharmaceuticals (si veda altro articolo di BeBeez). Si è trattato peraltro del secondo investimento a livello internazionale per il trattamento dell’epilessia, dopo che nel 2021 il gruppo ha acquisito la svizzera Arvelle Therapeutics e la licenza esclusiva di commercializzazione in Europa del farmaco innovativo cenobamatoper un valore fino a 960 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca).
A proposito di investimenti, Sergio Marullo di Condojanni, ceo di Angelini Industries, ha commentato: “I risultati registrati nel 2022 confermano la solidità del nostro gruppo e le scelte strategiche che abbiamo operato in questi tre anni di lavoro. In questa chiave è possibile quindi leggere gli 800 milioni di euro che abbiamo investito nel triennio e che ci hanno permesso di rafforzarci ulteriormente nell’area della brain health, dove puntiamo a dare risposte concrete ai pazienti affetti da epilessia resistente ai farmaci. Al contempo, nell’area della tecnologia industriale puntiamo a cogliere le grandi opportunità di sviluppo nella robotica e nell’automazione che il commercio online ha aperto e progressivamente fatto crescere durante la pandemia, con un focus particolare sul Nord America dove intendiamo concentrare i nostri sforzi nel prossimo anno”.
A livello geografico, il 54% dei ricavi 2022 di Angelini è stato generato in Italia, dove è concentrata una parte rilevante della produzione con 6 impianti produttivi su 12 totali e oltre 4.000 dipendenti su 5.800 complessivi. Il resto del fatturato, pari al 46%, è invece arrivato dall’estero: il 37% dall’Europa e il 9% dal resto del mondo. Per quanto riguarda la ripartizione settoriale, invece, i ricavi provengono per il 59% dal settore salute, per il 32% dal largo consumo, e per il 9% dalla tecnologia industriale.
Tra i fatti più rilevanti dell’ultimo esercizio, Angelini ha finalizzato la piena acquisizione del capitale di Fameccanica, una società internazionale specializzata in automazione e robotica per l’industria dei beni di consumo. Sino ad allora la società era controllata con una joint venture paritetica da Angelini Industries e dalla multinazionale americana P&G (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Inoltre, nel 2022, il gruppo ha lanciato Angelini Ventures, società internazionale di venture capital con una dotazione di 300 milioni di euro per investire in startup che sviluppano soluzioni e idee innovative negli ambiti della biotecnologia, delle scienze della vita e della sanità digitale in Nord America, Europa e Israele (si veda altro articolo di BeBeez). Tra gli ultimi investimenti dello scorso anno, quello di novembre 2022 con cui è entrata nel capitale di Serenis, la tech company che vuole rendere accessibili i servizi di psicoterapia e benessere mentale di qualità, fondata da Silvia Wang, che ha così chiuso una ulteriore raccolta di capitali da 2,7 milioni di euro, di cui FG2 è stato lead investor. Accanto al vc di Angelini c’erano Azimut Digitech Fund, Invictus Capital (veicolo nato dalla collaborazione tra Alberto Chalon, il Fondo Europeo per gli Investimenti e la Cassa Depositi e Prestiti), (si veda altro articolo di BeBeez).
A maggio di quest’anno, invece, in linea con quanto programmato il precedente ottobre, il venture capital ha iniziato a valutare opportunità internazionali, investendo 6 milioni di dollari nella startup americana Cadence Neuroscience che sta sviluppando, in collaborazione con il team di neurologia e neurochirurgia della Mayo Clinic, un nuovo sistema di neuro-stimolazione continua per il trattamento dell’epilessia resistente ai farmaci (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2022 Angelini ha poi lanciato tramite Angelini Consumer, e insieme a Prénatal, la piattaforma e-commerce iMammaShop, interamente dedicata alle mamme in attesa, ai nuovi genitori e alle famiglie con bambini (si veda altro articolo di BeBeez). Prénatal fa capo a PRG Retail Group, a sua volta nel portafoglio di Investindustrial),
Fondato da Francesco Angelini ad Ancona nel 1919. il gruppo impiega oggi circa 5.800 dipendenti in dodici siti produttivi e opera in ventuno paesi del mondo con una strategia di investimenti mirata alla crescita, e l’impegno costante in ricerca e sviluppo. Il gruppo detiene, tramite Angelini Investments, alcune partecipazioni finanziarie, che rappresentano una diversificazione rispetto al business industriale, quali Tamburi Investment Partners spa, Mediobanca, Unicredit, Prysmian per citare le più importanti, oltre a partecipare ad alcuni club deals e ad aver investito in fondi di private equity.