di Alessandro Pietranera

L’assemblea degli azionistidi di F.I.S. – , leader in Italia ed Europa nella produzione di principi attivi per l’industria farmaceutica, ha approvato il bilancio per il 2021.
I risultati raggiunti nel 2021 mostrano un generale miglioramento dei principali indicatori economici rispetto al 2020, con ricavi e marginalità in crescita, trainati dall’ottima performance dei prodotti Custom (+23%) e dei principi attivi dedicati al mondo veterinario (+74%).
Tra i dati del 2021 si evidenziano (si veda qui il comunicato stampa):
1) i ricavi consolidati pari a 562 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto a 491,6 milioni registrati nel 2020. Il 72% dei ricavi è stato registrato in Europa (di cui il 10% in Italia), il 15% in Nord America, il 12% in Asia e l’1% tra SudAmerica e Africa;
2) L’Ebitda rettificato ha toccato 88,45 milioni euro, in crescita del 12% rispetto ai 79 milioni del 2020;
3) La posizione finanziaria netta è passata da 216,3 milioni di euro nel 2020 a 236,9 milioni di euro nel 2021;
4) gli investimenti sono stati pari a 48,9 milioni di euro, +28,7% rispetto ai 38 milioni del 2020
Quanto al primo scorcio del 2022, malgrado le difficoltà legate allo scenario macroeconomico, con i costi per l’energia aumentati del 14% nel primo trimestre dell’anno, F.I.S. ha proseguito la propria crescita anche nel primo trimestre 2022. I ricavi sono stati infatti circa 117 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nel 2021 è aumentato anche il valore degli investimenti effettuati per avviare il progetto di potenziamento produttivo di principi attivi a rischio discontinuità nella fornitura, quali i benzofenoni, attraverso un percorso di reshoring che interesserà lo stabilimento di Lonigo. Anche a fronte dei progetti di sviluppo del business, inclusi nel Piano Strategico approvato a fine 2021, il numero dei dipendenti è cresciuto fino a raggiungere una quota di 1920 dipendenti, con ulteriori 65 nuove assunzioni già registrate nei primi tre mesi del 2022.
Michele Gavino, amministratore delegato di F.I.S., ha commentato: “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2021, anno durante il quale l’azienda ha continuato a crescere, dimostrando come le iniziative intraprese per rendere l’organizzazione delle nostre attività produttive più flessibile e reattiva si stia confermando la strada giusta da percorrere nell’attuale scenario macro-economico. Ci stiamo confrontando da diversi mesi,infatti, con gli ormai ben noti problemi legati alla fornitura delle materie prime e al rialzo dei costi dell’energia, quali conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina. Il 2022 si sta quindi rivelando un anno ancora molto complesso, seppure bilanciato dagli investimenti previsti nel PNRR a favore del nostro settore e dagli importanti progetti di sviluppo del business che ci vedono oggi impegnati, sia a livellodi produzione che di ricerca.Per far fronte alla criticitàche stanno interessando tutta l’industria dellafiliera farmaceutica, auspichiamo che gli enti regolatori continuino a supportare l’operatività delle imprese e riteniamo fondamentale che prosegua in modo proficuo ilconfronto avviato con le istituzioni, attraverso i numerositavoli istituiti e ai quali abbiamo aderitocon convinzione”.
Manuel Barreca, CFO di F.I.S., ha aggiunto: “Dal punto di vista dei risultati, il 2021 ha confermato il percorso di crescita intrapreso dalla Società a partire dal 2019. I principali indicatori confermano la solidità economico-finanziaria di F.I.S. – Fabbrica Italiana Sintetici SpA che, anche in un anno di turbolenze dei mercati e della supplychain, ha saputorispettare i target prefissati. La recente operazione di emissione di un sustainability linkedbond ha ulteriormente rafforzato la struttura finanziaria della Società in previsione dei piani di sviluppofuturi. Analogamente, in un contesto macroeconomico particolarmente complesso, i risultati del primo trimestre vanno nella direzione indicata dal Piano Strategico, confermando una significativa crescita in termini di fatturato, sostenuta da costanti attività di efficientamento dei processi interni, volti a garantire una redditività soddisfacente, anche a fronte di costi, soprattutto energetici, in forte aumento”.
Fondata nel 1957 ad Alte di Montecchio Maggiore, alle porte di Vicenza, FIS è controllata (attraverso la holding Nine Trees Group spa) dalla famiglia Ferrari (imparentata con la famiglia Zambon, titolare dell’omonimo gruppo farmaceutico). FIS produce oggi in tre stabilimenti in Italia, a Montecchio Maggiore (Vicenza), Termoli (Campobasso) e Lonigo (Vicenza), è attiva negli Stati Uniti attraverso FIS North America e in Giappone attraverso FIS Japan. E’ inoltre presente in Cina con un ufficio di rappresentanza a Shanghai. Il gruppo impiega 1800 dipendenti, di cui 240 dedicati all’attività di ricerca e sviluppo.
Ricordiamo che lo corso febbraio FIS ha emesso un sustainability-linked bond senior secured da 350 milioni di euro con scadenza agosto 2027 e cedola del 5,625%. I bond quotati al Luxembourg Stock Exchange rispettano il sustainability framework firmato lo scorso dicembre 2021 dal gruppo. Contestualmente, FIS ha anche sottoscritto un contratto di finanziamento su base revolving da 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa).
L’emissione è andata a rifinanziare parte del debito in essere. Quest’ultimo includeva una serie di bond emessi in precedenza. Nel gennaio 2018, infatti, FIS aveva emesso un bond senior unsecured da 50 milioni di euro a scadenza gennaio 2028 che era stato interamente sottoscritto da Pricoa Private Capital, società del gruppo assicurativo statunitense Prudential Financial Inc. Contestualmente, Pricoa aveva sottoscritto con FIS un programma cosiddetto “Shelf Facility” per la possibile futura emissione di nuovi prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo (incluso questo primo bond) pari a un equivalente di 125 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa). Mentre nell’ottobre 2017 FIS aveva emesso un prestito obbligazionario da 50 milioni di euro, che era stato tutto sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione, in scadenza nell’ottobre 2024, offre una cedola del 2,747% ed è quotata sul Third Market della Borsa di Vienna. Nella struttura del debito del gruppo ci sono poi anche linee di factoring e reverse factoring, come quelle erogate lo scorso anno da illimity per un totale di 44 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
I proventi dell’offerta del nuovo bond, insieme a disponibilità liquide del gruppo, andranno a finanziare anche una distribuzione di utili alla società controllante di FIS , che saranno a loro volta utilizzati in prevalenza per estinguere anticipatamente parte dell’indebitamento della stessa controllante.
Gavino ha a suo tempo commentato: “Siamo orgogliosi del risultato positivo che FIS ha raggiunto al suo debutto sul mercato obbligazionario. Il forte interesse all’operazione, ivi compreso da investitori internazionali, rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto da FIS in oltre sessant’anni di attività, che le hanno permesso di affermarsi quale uno dei leader nel mercato del contract development and manufacturing”.
Barreca ha aggiunto: “Ci aspettiamo che i capitali raccolti consentano di ottimizzare la capital structure di FIS e le risorse a disposizione, così da realizzare gli ambiziosi obiettivi del nostro piano industriale, garantendo una crescita sostenibile del nostro business. L’offerta obbligazionaria, associata a vincoli di sostenibilità, denota l’attenzione di FIS a conciliare l’aspetto industriale e finanziario della propria attività con quello ambientale, tramite obiettivi chiari e misurabili legati ai processi industriali della società”.