La milanese Lisap Italia spa, attiva nei prodotti professionali per capelli, ha rilevato del 75% di Parisienne Italia spa, che sviluppa prodotti per la cura dei capelli e del corpo. A vendere è stata la titolare Eleonora Favalini (si veda qui il comunicato stampa).
L’acquisizione, che coincide con il passaggio generazionale di entrambe le aziende e ha l’obiettivo di creare un polo industriale specializzato in prodotti ad alto valore aggiunto che possa attestarsi come primo player in Europa per volumi e know how nella produzione di aerosol per il canale professionale e tra i principali player nella produzione di tinture per capelli. In cima alla catena di controllo del gruppo ci sarà la newco HQ Holding, con il gruppo che già nel 2022 punta a superare i 65 milioni di euro di ricavi.
Ad accompagnare le due realtà in questo percorso è stato un pool di advisor costituita da Banca Akros, DWF, New Deal Advisors, TiH&AssociaH e Studio Zoboli.
Parisienne Italia è nata nel 1955 come Fape, famosa per la sua brillantina cristallizzata. Nel 1970 la società ha cambiato nome in Parisienne e nel 1980 in Parisienne Italia. Quest’ultima conta tre stabilimenti in nord Italia, per un’area produttiva di 12 mila mq. Parisienne Italia realizza oltre 25 milioni di prodotti all’anno ed è presente in più di 75 paesi del mondo. L’azienda, che ha sede a Bologna, ha una prospettiva di ricavi per il 2021 di 16,5 milioni di euro, generati in pari quota tra Italia e i 58 mercati esteri in cui opera, dopo aver chiuso il 2020 con ricavi per 19,9 milioni, un ebitda di 2 milioni e una posizione finanziaria netta di 3,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Quanto a Lisap Italia, fondata nel 1952 in un cortile di Santa Maria La Porta a Milano, grazie al genio ed all’intuizione di Carlo Locatelli, è una delle più importanti aziende italiane nel settore della bellezza per capelli. Con l’aiuto del fratello Cesare Locatelli e della generazione successiva, l’azienda ha ampliato il suo orizzonte, diventando un punto di riferimento del settore tricologico e del made in Italy. Lisap è presente con una rete di filiali e distributori in più di 110 paesi nel mondo, con sede e stabilimento saldamente in Italia.
Nel 2011 ha aperto la prima filiale commerciale in Spagna, a Barcellona, per servire direttamente il mercato iberico con una rete commerciale diretta. Nel 2014 Lisap ha aperto la seconda filiale commerciale per lo sviluppo a proprio brand e OEM in Maesiia a Kuala Lumpur, che si aggiunge alle sedi di rappresentanza a Vienna e Panama per seguire direttamente i mercati emergenti dell‘Est-Europa e dell’America centro-meridionale.
Lisap, oggi con sede a Rescaldina (Milano) è presente in 103 paesi. Per quest’anno ha una proiezione di ricavi a quota 27,5 milioni di euro, di cui il 45% generato in Italia e il 55% all’estero, dopo aver chiuso il 2020 con 24,6 milioni di ricavi, un ebitda di 3,4 milioni e una posizione finanziaria netta di 3,6 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Luca Pape, ceo di Lisap e HQ Holding , ha commentato: “Il nostro DNA e la nostra storia sono quelli di aziende di produzione e i due poli produttivi di Rescaldina (Milano) e Altedo (Bologna) saranno anche in futuro le basi sulle quali implementare la nostra strategia di verticalizzazione che ha come obiettivo quello di raggiungere 35.000 clienti diretti in tutto il mondo e di migliorarci nel servire ancora più paesi rispetto ai 100 in cui i brand sono attualmente presenti”. E ha aggiunto: “Questo passaggio s’inserisce nella prospettiva strategica di crescita del gruppo e ha come obiettivo di fatturato, entro il 2024, il superamento dei 100 milioni di euro”.
Eleonora Favalini, ceo di Parisienne Italia, ha aggiunto. “Parisienne ha sposato con entusiasmo il progetto di HQ Holding, che ci consente di dare il via a un nuovo capitolo aziendale in continuità con l’opera svolta da mio padre Luigi. Per questo ringrazio Alessandro, Fabrizio e Stefano Locatelli, gli attuali titolari di Lisap subentrati al padre Renato dopo il passaggio di consegne avvenuto nel 2019”.