Central sicaf, società controllata da Covivio, ha ceduto il complesso ex Telecom di Tiriolo (Catanzaro) al Fondo infrastrutture per la Crescita – ESG (Fondo IPC) gestito da Azimut Libera Impresa sgr spa (si veda qui il comunicato stampa). La vendita è stata perfezionata a un prezzo di 10,7 milioni di euro, a valori sostanzialmente in linea con quelli mercato.
Il sito infrastrutturale ospiterà l’Harmonic Innovation Hub, un maxi campus concepito per favorire il progresso tecnologico e imprenditoriale di tutto il sud Italia. La scorsa settimana era stato annunciato l’accordo vincolante volto alla realizzazione dell’Harmonic Innovation Hub, sottoscritto da Harmonic Innovation Hub e la stessa Azimut Libera Impresa, che agiscono, rispettivamente, per conto di Harmonic Innovation Group e del fondo IPC, il quale investirà oltre 35 milioni di euro per la realizzazione del nuovo campus (si veda altro articolo di BeBeez).
Harmonic Innovation Hub, firmatario dell’accordo, è presieduto dall’ex rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci e sarà partecipato dalla Holding Harmonic Innovation Group Benefit spa, che sta subentrando nella titolarità delle diverse attività già in essere, ed è promossa da importanti operatori dell’innovazione e della finanza quali Santo Versace, Genesy Group, 2Effe Holding e Famir Invest assieme a Entopan Innovation, acceleratore del gruppo calabrese Entopan, provider integrato di innovazione che accompagna le aziende in percorsi di open innovation e digital transformation, fondato da Francesco Cicione (ex vicesindaco di Lamezia Terme) e operativo dal 2015.
Ricordiamo che Central sicaf, con un patrimonio di circa 1,4 miliardi di euro, è stata costituita nei primi mesi del 2017 mediante l’apporto, da parte del promotore Covivio, del portafoglio immobiliare locato a Telecom Italia. E infatti l’immobile ceduto dalla Sicaf è un complesso che una volta era di proprietà di Telecom. Il complesso, che si estende su una superficie di circa 20 mila metri quadri, è attualmente non occupato ed è collocato strategicamente vicino al polo universitario, direzionale e industriale di Catanzaro, a soli 20 km dallo snodo intermodale di Lamezia Terme e dal suo aeroporto. Il sito sarà riqualificato e rifunzionalizzato in ottica green sulla base di un concept architettonico sviluppato da Progetto CMR. Marco Bignami, ceo di Central sicaf, ha dichiarato: “Dalla rigenerazione di questo grande sito infrastrutturale nascerà un hub moderno e votato all’innovazione, uno dei maggiori nel nostro Paese, che favorirà lo sviluppo tecnologico del territorio creando valore per tutta l’area del Sud Italia”.
Obiettivo del progetto è la creazione di un centro di ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, capaci di dare risposte efficaci alle principali criticità ambientali, sociali ed economiche dell’area del Mediterraneo promuovendo al contempo la crescita, lo sviluppo e il progresso sostenibile ed equo delle stesse aree. Le attività si concentreranno in particolare su economia circolare, innovazione rurale, smart industry, smart society, scienze della vita. Tale impostazione costituisce un’evoluzione del modello promosso nel corso degli ultimi anni da Entopan, che ha saputo mettere in contatto startup e grandi aziende, attivando il sostegno di capitali privati, coinvolgendo partner industriali, scientifici e finanziari di caratura internazionale.
All’interno dell’Harmonic Innovation Hub si integreranno attività di accelerazione, ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e formazione. Si prevede di sviluppare un network operativo in cui interagiranno stabilmente 50 grandi player nazionali e internazionali, 100 tra startup innovative, spin-off universitari e pmi, 200 ricercatori, innovation manager e 40 centri di competenza. In tale ambito, sono già più di 100 le manifestazioni di interesse ricevute da aziende, startup, enti di rappresentanza, istituti di ricerca e formazione, per occupare spazi all’interno dell’infrastruttura. Inoltre, l’Harmonic Innovation Hub riserverà per i professionisti più attenti ai temi dell’innovazione circa 200 postazioni a condizioni agevolate tramite la definizione di specifici accordi con gli ordini e le casse professionali di riferimento, investitori del Fondo Infrastrutture per la Crescita.
Il progetto nasce potendo contare già su un network di oltre 600 tra startup, pmi, grandi corporate, centri di competenza e fondi di investimento. Fondamentali anche i partner che, oltre a Fondazione Bruno Kessler (main partner scientifico dell’hub) annoverano una compagine significativa per ampiezza e standing. Si tratta di NeXt Nuova Economia per Tutti, Banca Etica, Sefea Impact Sgr, Fondazione Fiorentino Scoppa, C.H.I.C.O., Unindustria Calabria, Wish Innovation, Gruppo Rubbettino, Pactum Italia e The Techshop, arricchita da collaborazioni stabili con A Colorni-Hirschmann International Institute e con il sistema universitario regionale e nazionale.
La governance del progetto vede coinvolti giovani innovatori come Pietro Pollichieni accanto a personalità accademiche di standing consolidato come Vittorio Coda e Luca Meldolesi, protagonisti dell’innovazione in campo politico e sociale, come Antonio Viscomi e Gianni Speranza, alfieri dell’innovazione digitale e del fintech come Riccardo Maria Monti e Alessandro Lerro. L’iniziativa, a forte impatto ambientale e sociale, è stata valutata anche con la consulenza scientifica specialistica della School of Management del Politecnico di Milano e di Human Foundation, che supportano il Comitato Tecnico del Fondo IPC nell’analisi e nella verifica degli obiettivi e dei risultati ESG.
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