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Equita Group ha annunciato l’accordo per acquisire il 30% di Equita KFinance srl, che ancora non possedeva, salendo così al 100% della società di m&a advisory. A vendere sono Giuseppe Renato Grasso e Filippo Guicciardi, co-fondatori e attuali co-amministratori delegati della società, che hanno ceduto le loro quote del 15% ciascuno per 5,65 milioni di euro, per un terzo in contanti e per due terzi, pari a 3,6 milioni di euro, in azioni di Equita di nuova emissione (si veda qui il comunicato stampa). Grasso e Guicciardi resteranno alla guida del team di professionisti della società, che al termine dell’operazione sarà ribattezzata Equita Mid Cap Advisory.
Ricordiamo che il gruppo Equita aveva acquisito il primo 70% del capitale dell’allora K FInance nel luglio 2020 per 7 milioni di euro sempre da Grasso e Guicciardi, il tutto attraverso il veicolo K Holding (si veda altro articolo di BeBeez).
La nuova operazione, il cui perfezionamento è atteso entro il prossimo 31 maggio, considera un multiplo implicito P/E 2023 pari a 8,1 volte e risulta accretive in termini di earnings per share (+2-3% circa sugli utili pro-forma attesi 2024, così come da dati di consensus e considerando la redditività media della società degli ultimi quattro anni). L’operazione, inoltre, produrrà effetti marginalmente positivi sulla solidità patrimoniale del gruppo, grazie al contributo dell’aumento di capitale a servizio del pagamento della quota in azioni e del patrimonio netto della controllata, quest’ultimo integralmente consolidato post closing.
Giuseppe Renato Grasso e Filippo Guicciardi, co-ceo di Equita K Finance, hanno dichiarato: “In Equita abbiamo trovato la casa ideale per dare continuità alla nostra storica K Finance, in termini di valori condivisi, feeling con le persone e sinergie industriali. Siamo anche molto soddisfatti del valore che Clairfield,
la partnership internazionale da noi fondata e che proprio nel 2024 arriva al traguardo dei 20 anni, ha saputo
apportare ad Equita, garantendo ai suoi clienti l’accesso a oltre trenta paesi in tutto il mondo. Insieme agli amici di Equita pensiamo quindi di poter crescere ancora molto nel mercato dell’m&a, offrendo ai nostri clienti
imprenditori e fondi di private equity competenze di altissimo livello in ogni aspetto dell’investment banking”.
Andrea Vismara, amministratore delegato di Equita, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti dei progressi
compiuti in questi anni e siamo contenti di rafforzare e far crescere ulteriormente questa partnership con Giuseppe, Filippo e il loro team di professionisti. Equita K Finance manterrà la propria indipendenza societaria, preservando la sua identità di partner di riferimento al fianco di imprenditori eccellenti. L’acquisto della minoranza creerà ulteriore valore per i nostri investitori e permetterà un maggior coinvolgimento di Giuseppe e Filippo nell’azionariato di Equita. Continua così il nostro percorso di crescita nel mondo dell’Investment Banking, che ci ha portati a costruire un’offerta integrata di m&a advisory al servizio di imprenditori, società quotate, istituzioni e fondi di private equity, sia in Italia sia all’estero, e a migliorare significativamente il nostro posizionamento nelle league tables”.
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Dal 2020, anno di ingresso all’interno del gruppo, il team di Equita K Finance ha contributo ai risultati
del Gruppo Equita chiudendo 65 operazioni, generando 35 milioni di ricavi netti e 13 milioni di utile netto in
totale, di cui 9,1 milioni di pertinenza del gruppo. In particolare, come emerge dal Documento di perizia alla base dell’operazione, il 2023 si era chiuso con ricavi per 7,9 milioni di euro e un ebitda di 3,2 milioni, mentre per il 2024 le previsioni sono di ricavi per 8,75 milioni e di un ebitda di 4,15 milioni.
Quanto al gruppo Equita ha chiuso il primo trimestre 2024 con ricavi netti consolidati per 17,1 milioni, in calo dell’11% dal primo trimestre 2023, mentre l’utile netto consolidato è sceso a 3,1 milioni in calo da 3,8 milioni dell’anno prima (si veda qui il comunicato stampa). Il tutto come conseguenza della “normale stagionalità del business e del contesto di mercato che risulta in graduale ripresa ma che”, si legge nella nota diffusa ieri dal gruppo, “non ha ancora portato a un contributo materiale su tutte le aree di business. Il perdurare delle tensioni geopolitiche e il protrarsi delle aspettative ormai condivise di una riduzione dei tassi di interesse nei prossimi mesi hanno infatti limitato la propensione di investitori e società emittenti ad operare sui mercati finanziari nei primi mesi dell’anno”. Il 2023 si era invece chiuso con 87,5 milioni di ricavi (+2% dal 2022) e tuile netto rettificato per 16,9 milioni (si veda qui il comunicato stampa).