L’appetito del Gruppo Ferrero stavolta è stato saziato con i prodotti da colazione di Fresystem, azienda con sede italiana specializzata nei prodotti da forno surgelati, dolci e salati. I termini dell’acquisizione, che dovrebbe concludersi nei prossimi mesi, non sono stati ancora resi noti dalle due società (si veda qui il comunicato stampa). Vitale ha agito in qualità di advisor finanziario dei venditori.
Il deal rientra nel percorso di espansione della società nel mercato allargato del fuoripasto dolce, collocandosi in un segmento ad alto potenziale che vedrà lo stabilimento di Fresystem a Caivano (Na) diventare il secondo polo produttivo di Ferrero in Campania, affiancando lo storico stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino.
Fresystem, fondata nel 1983 e acquisita dalla famiglia Simioli nel 1991, produce e distribuisce referenze a marchio Cupiello operando come produttore per conto terzi. Uno dei suoi tratti distintivi è l’utilizzo di ingredienti pregiati, tra cui l’esclusivo lievito madre fresco, custodito e rigenerato quotidianamente in una zona dedicata dello stabilimento, uniti a processi e tecnologie di produzione innovativi. Il fatturato del gruppo nel 2021 è stato di 59,2 milioni di euro, mentre l’ebitda si è attestato a 9,8 milioni, con un debito netto di 6,7 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
L’operazione arriva a pochi mesi dall’annuncio lo scorso dicembre dall’acquisizione della statunitense Wells Enterprises e dei suoi rinomati marchi di gelati, che includono Blue Bunny, Blue Ribbon Classics, Bomb Pop e Halo Top. A vendere è stata la famiglia Wells, che ha fondato l’azienda 100 anni fa (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Quella operazione ha consolidato il programma di espansione del Gruppo Ferrero in Nord America dopo le acquisizioni di Fannie May (2017); di Ferrara Candy Company (2017), produttore e leader del mercato statunitense delle caramelle con i suoi marchi Nerds, Trolli, Sweet-tarts e Black Forest; dell’ex business dolciario di Nestlé negli Usa e delle attività di biscotti e snack alla frutta di Kellogg’s (2018). Acquisizioni che si affiancano a quelle dei biscotti della danese Kelsen (2019); dei gelati della spagnola Ice Cream Factory Comaker (tra il 2019 e il 2021); e delle barrette vitaminiche e proteiche britanniche Fulfil Nutrition (2022).
Ferrero spa, la holding delle attività italiane, ha chiuso il bilancio 2021-2022, al 31 agosto scorso, con un fatturato in crescita del 6,6%, a oltre 1,6 miliardi, e un utile di esercizio a 32,6 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Nel corso dell’esercizio, inoltre, il gruppo ha investito 142 milioni nei quattro poli produttivi di Alba, Pozzuolo Martesana, Sant’Angelo dei Lombardi e Balvano, oltre ad aver incrementato l’organico di 224 unità.
A livello globale, la capogruppo Ferrero International sa aveva invece chiuso il bilancio consolidato al 31 agosto 2021 con 12,7 miliardi di euro di ricavi, in aumento del 3,4% dai 12,3 miliardi dell’esercizio precedente (si veda qui il comunicato stampa). A quella data, il gruppo era costituito da 107 società consolidate e contava 32 stabilimenti produttivi e quasi 39 mila dipendenti,