Industrie llpea spa, azienda italiana specializzata nella produzione di componenti nelle filiere di automotive, elettrodomestici ed edilizia, con un lungo passato nel portafoglio di fondi di private equity, si è assicurata un finanziamento a medio-lungo termine di 15 milioni di euro da Crédit Agricole Italia, volto a supportare la crescita del gruppo nell’arco dei prossimi cinque anni.
Marco Perocchi, responsabile direzione banca d’impresa di Crédit Agricole Italia, ha commentato: “L’export e l’internazionalizzazione sono per Crédit Agricole Italia driver fondamentali attraverso cui accrescere il potenziale delle imprese rendendole competitive e fornire al contempo un importante contributo all’evoluzione dell’intero tessuto economico del Paese. In linea con gli obiettivi del PNRR, l’operazione appena conclusa, conferma il sostegno concreto del gruppo allo sviluppo e alla crescita di eccellenze Made in Italy, come Industrie Ilpea, accompagnandole lungo un percorso di crescita sostenibile e duratura”.
Claudio Talamona, cfo di Ilpea, ha aggiunto: “La collaborazione di Industrie Ilpea con Crédit Agricole Italia si rafforza ulteriormente con la conclusione di questa importante operazione finanziaria a supporto di una visione di ulteriore crescita nel medio e lungo periodo, in un contesto particolarmente sfidante e con particolare attenzione alle tematiche di sostenibilità in tale percorso”.
Industrie Ilpea, fondata nel 1960 a Malgesso (Varese), sua sede storica dove vengono definite le strategie tecniche, commerciali e di sviluppo, ha creato negli anni numerosi siti produttivi in Europa e negli altri continenti, diventando leader mondiale nella progettazione e realizzazione di componenti in materiali plastici, magnetici e in gomma, destinati principalmente al settore elettrodomestico e con applicazioni specialistiche nei settori automotive e costruzioni edili.
La società ha chiuso il bilancio consolidato al 31 ottobre 2021 con 279 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 43,4 milioni e un utile netto di 16,9 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 82,3 milioni, dopo aver chiuso il 2020 con 225,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 36,8 milioni, un utile netto di 7 milioni e un debito finanziario netto di 92,3 milioni (si veda qui il bilancio consolidato di Industrie Ilpea, disponibile per gli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data). Il debito include anche un precedente finanziamento da 5 milioni di euro a 5 anni con garanzia SACE, erogato sempre da Crédit Agricole Italia nel giugno 2020 (si veda qui il comunicato stampa) e un finanziamento da 4 milioni di euro a 5 anni erogato da Unicredit nel giugno 2020 con garanzia SACE (si veda qui il comunicato stampa).
Ilpea era stata oggetto di uno dei primi grandi buyout della storia del private equity italiano. Nel 2001, infatti, la società era stata acquisita per 350 milioni di euro dai fondi Investitori Associati III (35%), Madison Capital Partners (30%), insieme all’allora Banca Commerciale Italiana (10%) e a un gruppo di manager e altri investitori privati (25%), guidati dal presidente e ceo Paolo Cittadini. A vendere era stato allora UBS Capital che aveva acquisito la società nel 1998 (si veda qui Private Equity Monitor 2000-2006). L’operazione aveva visto la contestuale integrazione tra Ilpea e Holm Inc, già in portafoglio al fondo Usa Madison Capital Partners.
Ilpea oggi formalmente fa capo a Ilpea Parent Inc, a sua volta interamente controllata da Ilpea Equity LLC con sede negli Usa in Delaware. Sebbene la società negli anni passati sia stata messa più volte sul mercato e sia entrata in trattative strette con varie controparti, tra cui Clessidra sgr e Oaktree, alla fine non è mai stata annunciata alcuna transazione (si veda qui Milano Finanza). L’unico passaggio di quote riguarda quelle di Intesa Sanpaolo (in cui a suo tempo era confluita Banca Commerciale Italiana) che sono state trasferite nel 2015 a NB Renaissance Partners, gruppo Neuberger Berman, nel 2015 insieme a tutto il portafoglio di partecipazioni di private equity (si veda altro articolo di BeBeez). NB Renaissance ha poi dismesso la partecipazione, senza darne comunicazione: sul suo sito web, appare oggi tra quelle “realizzate”.