PAM spa, operatore attivo nel settore della grande distribuzione in Italia, attraverso la controllata IN’s Mercato spa ha acquisito 54 punti vendita e i relativi rami d’azienda, a insegna Tuodì, Fresco Market e Ingrande, ubicati in Lazio, Toscana, Umbria e Marche. A vendere sono Dico e una società collegata (si veda qui il post su Linkedin e qui l’avviso al mercato dell’Authority Antitrust).
IN’s Mercato è stata assistita nell’operazione sul piano legale da BonelliErede, mentre gli aspetti fiscali sono stati seguiti dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici. Dico è stata invece assistita dallo Studio Di Gravio Avvocati.
Con questa operazione, IN’s Mercato, tra le prime insegne italiane del settore discount, nata nel 1994, consolida la propria presenza nelle regioni Lazio, Toscana, Umbria e Marche, portando la propria rete a oltre 550 punti vendita.
Moreno Fincato, direttore Generale di IN’S Mercato, ha commentato: “L’ampliamento della rete IN’s e l’operazione di rebranding avviata fanno parte di un programma di sviluppo che abbiamo avviato in un’ottica di crescita e di consolidamento nel mercato. Desideriamo promuovere un nuovo concetto di discount ampliando il nostro target di riferimento, offrendo sempre prodotti e servizi di qualità in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. L’importante innovazione nei nostri punti vendita risponde alla necessità di guardare al futuro, non soltanto intercettando le tendenze in atto ma avvicinando un pubblico nuovo. Noi ci crediamo e andiamo avanti in questa direzione”.
L’operazione fa seguito a un’altra analoga chiusa nell’aprile 2018, quando il discount di gruppo PAM si aggiudicò, per 48 milioni di euro, 61 supermercati Dico-Tuodì. Ricordiamo che il gruppo Dico-Tuod aveva richiesto il concordato con riserva già nel 2017, quando aveva chiuso, contestualmente, 123 negozi su un totale di 400 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2018 era poi stato ammesso alla procedura di concordato preventivo (si veda qui il Decreto del Tribunale fallimentare di Roma). Il piano concordatario è di natura mista e prevede sia la continuazione dell’attività d’impresa sia la liquidazione di alcuni punti vendita (come appunto è già avvenuto in questi anni) sia l’immissione di finanza esterna.
Dico spa ha chiuso il 2020 con 388,3 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo di 2,3 milioni, un utile di un milione e un debito finanziario netto di 26 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). A oggi posseduta al 100% da Cesed spa, indirettamente controllata da Antonino e Massimiliano Faranda.