JP Morgan scende ufficialmente in campo per finanziare la Serie A. Lo ha scritto ieri mattina Reuters, precisando che il colosso bancarioUsa ha infatti presentato alla Lega un’offerta di finanziamento per un valore compreso tra i 700 milioni e un miliardo di euro, a fronte di una garanzia rappresentata dei proventi dei diritti televisivi.
Non a caso l’offerta di JPMorgan arriva proprio mentre la Lega sta lavorando alla messa a punto del nuovo bando per i diritti tv della Serie A, che saranno assegnati per il quinquennio dal 2024/25 al 2028/29, tra gli argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea della Lega che si è tenuta ieri (si veda qui il comunicato stampa sull’ordine del giorno).
Intanto, aggiunge Reuters, anche Apollo Global Management si è fatta avanti, dopo le manifestazioni di interesse arrivate nell’ottobre 2022 da parte di Searchlight Capital e della cordata formata da Carlyle, Apax e Three Hills (si veda altro articolo di BeBeez). Non è ancora chiaro, però, se l’intervento di Apollo possa essere sul fronte dell’equity oppure su quello del debito. In ogni caso è chiaro che il dossier è tornato bello caldo tra i private equity, dopo che nel 2021 il progetto di una media company sposato dall’ex presidente Paolo Dal Pino era andato in soffitta a causa dell’opposizione di una serie di club (si veda altro articolo di BeBeez).
In particolare erano stati Inter e Juventus a opporsi a un’alleanza con i fondi private equity per creare una media company a cui trasferire i diritti tv e di cui i fondi CVC, Advent e FSI avrebbero preso il 10% per 1,7 miliardi di euro, per una valutazione complessiva quindi della società di 17 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
A proposito delle nuove offerte, non sono emerse per ora cifre, ma è evidente che i club della Lega, ora presieduta da Lorenzo Casini, non potranno non prendere come riferimento quell’ultima valutazione. Lo scorso 28 settembre 2022, in occasione dell’assemblea della Lega (si veda qui il comunicato stampa sull’ordine del giorno), è stato presentato appunto il progetto di Carlyle, Apax e Three Hills, che a differenza di quello di Searchlight, non prevederebbe più la costituzione di una media company. Per condurre l’operazione i tre fondi hanno già costituito un veicolo lussemburghese ad hoc, battezzato Love for Football sarl (si veda qui Il Sole 24 Ore). Quanto alla proposta di Searchlight, così come anticipato lo scorso ottobre da Calcioefinanza, il fondo investirebbe sino a 2 miliardi nella nuova media company in cambio di una partecipazione proporzionale ai risultati finanziari della Lega, in linea con gli standard di mercato e di alcuni poteri di governance. Contestualmente il fondo offrirebbe una garanzia da 2,7 miliardi sui ricavi dei tre anni futuri della Serie A: per il triennio 2024-2027 Searchlight assicurerebbe infatti ai club un incasso minimo in linea con gli attuali introiti annuali dai diritti tv domestici (910 milioni di euro). Questa polizza scatterebbe però solo a condizione che la Serie A decida di lanciare il canale tv di Lega.