Latteria Soresina, primo produttore al mondo di Grana Padano, si è assicurata una linea di credito da 15 milioni di euro da BPER Banca. Il finanziamento è basato sul pegno rotativo non possessorio e supportata da tecnologia blockchain (si veda qui il comunicato stampa).
BPER Banca metterà a disposizione di Latteria Soresina un finanziamento ricevendo come garanzia forme di Grana Padano. Il produttore conserverà queste forme presso il proprio magazzino (pegno non possessorio) e potrà sostituirle nel corso del tempo con altre forme di pari valore (pegno rotativo). Una peculiarità dell’operazione è quella di poter monitorare in qualsiasi momento la merce posta a garanzia attraverso un sistema di database digitali condivisi tra il produttore e la banca (appunto la blockchain).
L’operazione è stata realizzata con la collaborazione di Sopra Steria, società leader europea di consulenza, servizi digitali e sviluppo di software e consentirà al produttore di sostenere i propri investimenti, riducendo allo stesso tempo l’operatività e i costi, oltre a garantire a BPER la sicurezza del bene posto in garanzia, grazie a un presidio della merce con aggiornamenti in tempo reale del controvalore dei pegni.
Si tratta della seconda operazione di questo tipo conclusa da Latteria Soresina, dopo quella di inizio 2022. Allora la società aveva ottenuto da Credem un finanziamento da 20 milioni di euro sempre basato sul pegno rotativo non possessorio e supportato da blockchain, anche in questo caso con l’assistwenza di Sopra Steria (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che a fine gennaio è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che stabilisce le specifiche tecniche relative all’iscrizione al Registro dei pegni mobiliari non possessori e più in particolare le specifiche per la redazione delle domande e dei titoli correlati, per la trasmissione al conservatore, per la registrazione dei titoli, per il versamento dei tributi e dei diritti dovuti oltre che della nomenclatura delle categorie merceologiche dei beni oggetto di pegno. La pubblicazione del provvedimento ha reso così definitivamente operativo quanto previsto dal decreto n. 114 del 25 maggio 2021 del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero della giustizia, che ha istituito il Registro dei pegni mobiliari non possessori (si vedano altro articolo di BeBeez e qui la BeBeez Academy sul tema del pegno non possessorio).
L’istituto del pegno non possessorio prevede che il debitore che dà in pegno un bene mobile destinato all’esercizio dell’impresa (per esempio un macchinario oppure uno stock di prosciutti o di vino) possa continuare a utilizzarlo nel processo produttivo, mentre nell’ordinamento precedente perdeva l’uso del bene gravato da pegno, che veniva fisicamente consegnato al creditore. Lo spossessamento ha quindi sinora reso difficile, se non impossibile, utilizzare come garanzia i beni che l’imprenditore utilizza nell’ordinaria attività (i macchinari, le merci destinate alla lavorazione e i prodotti), rendendo particolarmente gravoso l’accesso al credito garantito.
Il settore alimentare faceva e fa comunque in parte eccezione, perché da tempo è in vigore una normativa speciale che consente la costituzione della garanzia pignoratizia su alcuni prodotti alimentari senza privare l’imprenditore della loro disponibilità materiale e in deroga alla normativa. Per esempio i prosciutti a denominazione di origine tutelata costituiti in pegno possono rimanere presso il produttore, purché soggetti a marchiatura e previa iscrizione del pegno in appositi registri e dal 2001 l’ambito di applicazione della normativa sui prosciutti è stato estese anche ai prodotti lattiero-caseari.
Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer di BPER Banca, ha commentato: “Questa operazione di finanziamento innovativo rappresenta uno strumento importante per l’accesso al credito delle imprese di eccellenza attive nell’agroalimentare, in grado di accompagnare il settore verso un percorso di specializzazione. Una soluzione ad hoc, che consentirà a Latteria Soresina di avere la liquidità necessaria per sostenere il proprio ciclo produttivo e i propri investimenti”.
Tiziano Fusar Poli, Presidente di Latteria Soresina: “Siamo felici di aver chiuso questa bellissima operazione di finanziamento con i partner di BPER Banca, e di averlo fatto con un’impostazione assolutamente innovativa che, attraverso nuove tecnologie, permette un efficace controllo in tempo reale del prodotto dato in garanzia. È un percorso di accesso al credito per le imprese come la nostra che, avendo in magazzino prodotti a lunga stagionatura, necessitano di finanziamenti correlati al ciclo produttivo anche al fine di sostenere la gestione corrente e gli investimenti orientati all’efficienza ed alla crescita. La digitalizzazione e le nuove tecnologie sono strumenti sempre più indispensabili a generare sviluppo e ad accompagnare gli imprenditori e le loro società ad essere sempre più competitive e performanti”.
Latteria Soresina, società cooperativa che è il produttore al mondo di Grana Padano (oltre 550 mila forme all’anno) e leader in altre eccellenze italiane, come il burro e il provolone, ha chiuso il 2022 con 494 milioni di euro di ricavi (+19%), dopo aver chiuso il 2021 con 399 milioni di euro di ricavi netti consolidati, 16 milioni di ebitda e 115,3 milioni di euro di debito finanziario netto (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il debito include anche un finanziamento da 30 milioni di euro da Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea (20 milioni) e Cdp (10 milioni) ottenuto nel 2020. L’intervento era destinato a supportare lo sviluppo produttivo e commerciale della cooperativa (si veda altro articolo di BeBeez).
Intanto il gruppo continua a crescere di dimensioni. Lo scorso gennaio ha comprato il 100% del capitale del caseificio Fratelli Oioli, specializzato nella produzione del gorgonzola DOP (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2017 aveva invece acquisito Brescialat e nel 2016 la Centrale Produttori Latte Lombardia (CPLL), proprietaria dei marchi Latte Milano, Latte Bergamo, Latte Clab e Latte Pavilat(si veda altro articolo di BeBeez).