Chiripal Poly Films, grande produttore indiano specializzato in soluzioni di imballaggio flessibile, ha ricevuto da Unicredit un finanziamento di 7,71 milioni di euro garantito da SACE per la realizzazione di un nuovo impianto chiavi in mano dedicato allo sviluppo della filiera italiana del packaging alimentare in India (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione si configura come un express buyer credit, che è una declinazione del credito acquirente tradizionale, volto a velocizzare il processo di negoziazione della documentazione finanziaria con riduzione anche dei costi associati. Si tratta della prima operazione di questo tipo sottoscritta da una banca italiana e permetterà agli esportatori di associare alle offerte commerciali un’offerta finanziaria per il buyer che renda più competitiva la proposta, dando la possibilità all’acquirente di dilazionare il pagamento dell’investimento negli anni.
Più nello specifico, il prestito consentirà a Chiripal Poly Films di onorare tre contratti assegnati a Colines, IMS Technologies e Bobst Manchester per la fornitura di una linea completa di macchinari e componenti.
Nel dettaglio, Colines realizzerà una linea completa di coestrusione per la produzione di CPP e CPE film, inclusi servizi di engineering, installazione, training e ultimazione dei lavori prevista per febbraio 2023; IMS Technologies fornirà due tagliaribobinatrici, i macchinari necessari per tagliare il materiale da imballaggio mentre Bobst si occuperà del metallizzatore sottovuoto, una macchina che produce una finitura metallica lucida sui materiali, entrambi complementari alla linea di produzione. I macchinari saranno installati a Hyderabad, capoluogo dello stato di Telangana nell’India Meridionale, uno dei principali centri per l’industria tecnologica del subcontinente indiano.
Chiripal Poly Films è stata costituita nel 2009 ed è una delle principali società indiane attiva nel settore del packaging, in particolare produce e vende materiali flessibili da imballaggio (film e pellicole in alluminio e plastica) che realizza attraverso cinque linee produttive. Chiripal fa parte del Chiripal Group, fondato nel 1972, che conta altre sei società operative in diversi settori (tessile, petrolchimico, packaging, educazione, infrastrutture).
Sumant Singhal, Chief Executive Officer di Chiripal Poly Films Limited, ha dichiarato: “Abbiamo veramente apprezzato il supporto sia di SACE che di Unicredit per l’estensione della linea di credito Express Buyer che ci consente di acquistare macchinari all’avanguardia da Colines, Bobst e IMS Technologies e che permetteranno così di espandere e ampliare la nostra azienda e l’offerta di prodotti”.
Anthony Michael Caprioli, ceo e direttore commerciale di Colines, ha aggiunto: “Per noi si tratta di una fornitura molto importante e siamo consapevoli che il supporto garantito da SACE e Unicredit sia stato nei fatti molto importante, per la buona riuscita dell’accordo. L’India è un mercato da sempre rilevante per la nostra azienda e confidiamo che la collaborazione con Sace e Unicredit possa proseguire e ampliarsi nel migliore dei modi per il futuro”. La società, leader mondiale nella progettazione e produzione di impianti per l’estrusione delle materie plastiche, ha chiuso il 2021 con ricavi pari a 60,8 milioni di euro, un ebitda di 0,2 milioni e una liquidità netta di 9,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il 100% è detenuto da Gruppo Colines Holding srl, che fa capo ad Eraldo Peccetti (33.33%) e, a ciascuno per la medesima quota pari al 16,67% del capitale, ad Alessia e Marcello Zorloni e Fabrizio e Nicola Lombardini.
Piero Grasso, trade finance director di Bobst Group, ha commentato: “Grazie a Unicredit e SACE per averci supportato attraverso l’Express Buyer Credit in favore del nostro cliente Chripal Poly Films LTD, India. Questo strumento finanziamento ha permesso al nostro cliente di beneficiare di condizioni competitive e ha facilitato l’acquisto del nostro macchinario”. Il Gruppo Bobst, che è stato fondato e ha sede principale in Svizzera, è uno dei principali fornitori mondiali di attrezzature e servizi per la lavorazione dei substrati, la stampa e la trasformazione per le industrie delle etichette, dell’imballaggio flessibile, del cartone pieghevole e del cartone ondulato. Ha sedi in 46 paesi del mondo, di cui tre sono in Italia, a Firenze, Piacenza e San Giorgio Monferrato. Al 30 giugno 2022, i ricavi consolidati da vendite sono stati pari a 772,5 milioni di franchi svizzeri (circa 785 milioni di euro al cambio odierno), l’ebit e il risultato netto, rispettivamente, a 28,6 e 21,6 milioni di franchi (29,1 e 21,9 milioni di euro, al cambio odierno). Il capitale del gruppo, dopo l’opa lanciata lo scorso 25 luglio, è in mano alla società di gestione degli investimenti svizzera JBF Finance SA, che detiene l’85,3% del capitale. In seguito alla richiesta di delisting presentata il 14 novembre di quest’anno, l’ultimo giorno di quotazione delle azioni di Bobst Group alla Borsa di Zurigo sarà il 29 dicembre 2022.
Marino Ferrarese, direttore vendite, marketing e service del gruppo IMS Technologies, ha concluso: “Il sostegno di Unicredit e SACE è riuscito a facilitare un ambizioso progetto industriale che ci ha consentito di portare la nostra tecnologia in India, un paese con un forte potenziale e per noi molto strategico”. La società opera nell’ingegneria e nella produzione di macchinari personalizzati ad alta tecnologia. Al 31dicembre dell’anno scorso, aveva generato ricavi consolidati per 60,1 milioni, un ebitda consolidato di 2 milioni, una liquidità netta pari a circa 9,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il 100% del capitale fa capo a Coeclerici spa, che a monte, attraverso prima Fincler srl e, successivamente, Compagnia Fiduciaria Nazionale spa, fa capo a Angelo Giovanni Maria Aldrighetti (70%), Italmobiliare spa (16,67%) e Falck spa (13,33%).
Piazza Gae Aulenti è stata molto attiva in questi mesi nell’erogazione di prestiti, soprattutto in quelli green. Tra gli ultimi, ricordiamo quello di 8 milioni di euro, della durata di otto anni assistito dalla Garanzia Green di SACE, erogato a favore di AIM srl, società del Gruppo Officine Vittorio Villa spa (OVV), produttrice di componenti per macchine agricole e da movimento materiali, con cui la società attuerà un piano di investimenti green dando seguito all’acquisizione dello scorso marzo della Alcar, e dei relativi impianti di produzione ubicati a Vaie (TO) e a Lecce (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Unicredit aveva concesso un prestito da 50 milioni di euro, assistito da garanzia SupportItalia di SACE, erogato a favore di Unoenergy spa (la ex Unogas Energia spa), azienda ligure specializzata nella vendita di gas, luce e soluzioni per l’efficientamento energetico. Con quest’ultima operazione, l’azienda sarà dunque in grado di dare nuovo impulso al suo ampio piano di sviluppo aziendale, volto all’incremento di fonti energetiche alternative sia per i consumi condominiali che per i consumi dei singoli appartamenti, uffici e negozi (si veda altro articolo di BeBeez). Ancor prima, Unicredit aveva erogato un prestito di 15 milioni di euro della durata di 8 anni per Farmagorà Holding spa, gruppo che propone un nuovo modello di farmacia al servizio delle persone, fondato a Bergamo a inizio 2021 da Francesco Carantani e Marco Premoli (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento è risultato funzionale alla strategia di sviluppo dell’azienda, che punta all’acquisizione di ulteriori società titolari di licenza farmaceutica, in aggiunta alle ventisei farmacie di cui arriverà a detenere la proprietà entro la fine dell’anno. Ancor prima, la banca aveva concesso con l’assistenza di Garanzia SupportItalia di SACE un prestito di 1,5 milioni di euro a Miri spa, azienda napoletana specializzata negli impianti tecnologici civili e industriali, soprattutto per le infrastrutture e i trasporti, ha ottenuto un finanziamento da 1,5 milioni di euro da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez