“Una scelta antieconomica? Assolutamente no. Anzi. Per noi aprire uffici in varie città italiane è un grande vantaggio, perché ci permette di lavorare in sinergia su più fronti con i nostri clienti imprenditori”. Lo ha detto chiaro a BeBeez Rinaldo Sassi, ceo di Scouting Tra Partners Group spa, che lo scorso aprile era già stato ospite della trasmissione settimanale tv BeBeez Live, commentando l’ultima apertura di un ufficio sul territorio, a Torino.
Fondata da un gruppo di professionisti nel 2000 come boutique di m&a advisory radicata in Emilia Romagna e Veneto, STPG si è poi spostata anche sulla piazza milanese, attirando via via nuove competenze e trasformandosi così in un hub che offre ai clienti-imprenditori una serie di servizi a tutto tondo, che includono la consulenza per le operazioni di finanza straordinaria, e quindi il supporto all’m&a italiano o internazionale, ma anche il servizio di family office e in particolare la consulenza agli investimenti e opportunità stesse di investimento.
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Tuttora, però, si diceva, resta forte il radicamento dell’attività sul territorio. Ha spiegato Sassi: “Siamo nati nei territori e questa caratteristica l’abbiamo mantenuta, perché è quella che ci permette di mantenere un legame stretto con gli imprenditori da quando nascono, a quando si quotano e fanno operazioni straordinarie. Per questo siamo presenti fisicamente a Bologna, Padova, Milano, Parma e appunto in questi giorni anche a Torino. E’ proprio questa presenza fisica che ci permette di affiancare gli imprenditori a tutto tondo e quindi non solo con il servizio di m&a advisory, ma anche con quello di family office, cioé la protezione del patrimonio che l’imprenditore ha costruito negli anni”.
In genere chi fa m&a advisory si occupa solo di quello, così come il family office si occupa solo di gestire il patrimonio dell’imprenditore, lasciando la consulenza di m&a ad altri. Ma Sassi ha sottolineato: “Quello è un modello che funziona molto bene in altri paesi europei, ma in Italia le cose funzionano un po’ diversamente. Almeno nella mia esperienza, lavorando con gli imprenditori, la maggior parte dei mandati è sell side, che generano un evento di liquidità, con l’imprenditore che realizza la vendita della sua impresa e si trova con un patrimonio importante da gestire e soprattutto proteggere, nell’ottica di passarlo alla generazione successiva. Per questo ritengo sia stata una scelta corretta per noi lavorare su entrambi i fronti e appunto, su quello del family office, essere in grado di proporre un asset allocation indipendente, in un’ottica di protezione del patrimonio”.
D’altra parte, ha aggiunto Sassi, “questo non esclude il fatto che l’imprenditore abbia ancora voglia di essere coinvolto in nuova avventura d’impresa. Perché l’imprenditore che vende, resta comunque imprenditore e vuole generare lavoro per il suo territorio, per la gente che ci lavora e per se stesso. A volte lo vuole fare da solo, ma più spesso insieme ad altri imprenditori. Per questo, STPG già in passato ha organizzato investimenti in club deal per i propri clienti, su base opportunitistica, ma ora sta lavorando per organizzare un’attività di investimento in club deal strutturata e con una modalità diversa da quello che si è visto sinora sul mercato, tenuto conto del fatto siamo un soggetto vigilato da Banca d’Italia”. Ma questa è un’altra storia e Sassi la racconterà tra qualche mese, “quando saremo pronti”.
Intanto STPG in questi giorni si è portato a casa due premi, uno per la sua attività di m&a advisory e l’altro per quella di family office. Si tratta dei Financecommunity.it Awards 2022 dove STPG Scouting Capital Advisors è stata premiata comeBest Practice M&A Crossborder e dei Private Banking Awards 2022 dove STPG Tra Partners Scouting sim, invece, è stata premiata nella categoria Family Office.