Montefiore Investment, fondo francese di private equity specializzato nel mid-market, ha nominato Carlo Mammola come Senior Advisor e Co-Head dell’ufficio italiano con l’obiettivo di sviluppare la società a Sud delle Alpi (si veda qui il comunicato stampa).
Mammola, che vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore del private equity, è stato amministratore delegato di Fondo Italiano d’Investimento sgr (si veda altro articolo di BeBeez) fino al 2019, quando Cdp era salita al controllo della sgr (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza Mammola aveva diretto le attività italiane nel private equity di Bank of America, poi passate ad Argan Capital di cui è stato il fondatore. In precedenza, era stato uno dei promotori e il responsabile della prima Spac quotata in Borsa Italiana cioè Italy 1 Investments, che ha poi condotto la business combination con IVS Group (si veda altro articolo di BeBeez). La Spac, che aveva raccolto 150 milioni di euro tra gli investitori. era stata fondata da Mammola insieme a Vito Gamberale, Gianni Revoltella, Roland Berger, Florian Lahmstein e Gero Wendenburg.
Mammola, laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino e attualmente docente di Management dell’Innovazione e della Tecnologia presso la Bocconi, ha dichiarato “In Montefiore Investment seguirò da vicino l’apertura della sede di Milano e lo sviluppo del business in Italia, mercato ricco di opportunità e di imprenditori desiderosi di crescere e di espandere all’estero l’attività”.
Henri Topiol, Partner di Montefiore Investment e Co-Head per l’Italia, ha aggiunto: “Grazie al suo prestigioso background professionale, Carlo rappresenta un grande valore aggiunto per il nostro team. La sua nomina rispecchia la nostra ambizione di crescere a livello europeo e in particolare in Italia, Paese in cui crediamo ci siano enormi potenzialità grazie alla presenza di numerosi imprenditori di talento”.
Con oltre 2 miliardi di euro di asset in gestione, Montefiore Investment si è classificato tra i fondi di investimento europei più performanti nel supporto a lungo termine delle imprese di media dimensione. Fondata nel 2005, Montefiore Investment offre agli imprenditori europei una expertise strategica, finanziaria e operativa, insieme ad una rete forte e geograficamente diversificata. Montefiore Investment supporta le aziende ad alto potenziale in operazioni di equity e progetti di crescita, attraverso una strategia che si basa sui due pilastri di Focus and Growth, cioè focus sulle imprese e una competenza distintiva nel sostenere progetti di crescita in Europa e a livello internazionale.
Dall’ottobre 2018, data della sua fondazione, Montefiore Investment detiene una partecipazione del 13,85% nel gruppo specializzato nella gestione del credito MCS-DSO, nato dalla fusione appunto tra Mcs e Dos (con Montefiore che era azionista di quest’ultima) che ha poi cambiato nome in iQera Group a fine 2019, contestualmente all’acquisizione del controllo del gruppo Sistemia (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2020 iQuera ha aperto la filiale iQera Italia, guidata dal country manager Francesco Magliocchetti (si veda altro articolo di BeBeez), mentre un mese fa iQera Group è anche salito al 98,24% di Serfin97 srl, servicer di Utp e Npl basato a Roma, dopo aver rilevato un ulteriore 20% della società dal fondatore Stefano Massa, che ha anche lasciato l’incarico di ceo della società, per assumere il ruolo di senior advisor di iQera Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Montefiore è anche presente, insieme alla piattaforma di alternative asset manager europea LFPI, nel capitale di Interflora France, specializzato nel segmento della distribuzione di fiori in diversi Paesi europei tra cui l’Italia da fine dicembre 2020 (si qui altro articolo di BeBeez).Ricordiamo che LFPI e Montefiore avevano rilevato le attività francesi e spagnole di Interflora nell’aprile 2015 da Chevrillon & Associés e HLD Europe (si veda qui il comunicato stampa di allora), che a loro volta avevano acquisito le attività nel maggio 2011 da 21 Centrale Partners, la controllata francese di 21 Investimenti, in un’operazione da 148 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora).