di Francesca Vercesi e Giuliano Castagneto
Il fondo 3 di HIG Europe ha acquisito il 100% di Siat spa , azienda comasca di riferimento nel campo degli impianti per imballaggio, soprattutto nell’incellofanamento di merce da caricare su pallet (si veda qui il comunicato stampa).
In realtà Siat era già in portafoglio a HIG, ma indirettamente, tramite la controllata greca MJ Maillis, che a sua volta la deteneva tramite la controllata al 100% Europack sa. Quest’ultima era stata acquisita dalla stessa HIG Capital tramite il Fondo 1 a inizio 2015 (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Fondata nel 1972, SIAT ha passato varie proprietà e nel 2000 era stata ceduta da CVC Capital Partners appunto a MJ Maillis (si veda qui MF Milano Finanza di allora). Adesso, secondo quanto risulta a BeBeez, lo stesso fondo 1 ha ceduto MJ Maillis a un investitore terzo, mentre Siat è stata ceduta appunto al Fondo 3, in quello che in gergo è stata una operazione di mercato secondario “GP Led”, ossia rientrante in un riassestamento dei portafogli dei vari fondi gestiti da un private equity.
Oggi Siat è il leader del mercato globale dei macchinari per la nastratura di casse e detiene una posizione di primo piano nei macchinari per l’avvolgimento di pallet. Fondata nel 1972, nel corso degli ultimi cinquant’anni, SIAT si è affermata come un marchio internazionale rinomato per la straordinaria qualità e durata delle macchine, nonché per l’attenzione al cliente. Efficienza del processo di imballaggio e sostenibilità sono i due tratti distintivi. Con sede a Turate (Milano), SIAT fornisce i suoi prodotti tramite una rete globale di oltre 500 partner e direttamente ai principali clienti di grani aziende in tutto il mondo. L’azienda impiega oltre 300 persone. La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 63 milioni di euro, un ebitda di 6,6 milioni e liquidità netta per 7,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Christian Kraul-von Renner, managing director di H.I.G., ha commentato: “SIAT è molto ben posizionata per beneficiare delle opportunità che si sono presentate nel settore e che guidano una robusta crescita per il mercato degli impianti da imballaggio. Siamo colpiti dai risultati raggiunti dal management di SIAT negli ultimi anni e siamo entusiasti di sostenerlo nella prossima fase di crescita”.
Nell’ambito dell’operazione Kartesia, operatore europeo specializzato negli investimenti in private credit alle piccole e medie imprese, ha finanziato il HIG Europe (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione è avvenuta attraverso l’erogazione di un prestito unitranche. Il capitale proviene dal fondo Senior Opportunities I (KSO I) di Kartesia. Sull’operazione Kartesia è stata assistita da Clifford Chance.
Javier Castillo, direttore di Kartesia, ha detto: “Questo rappresenta il nostro terzo investimento in Italia, un mercato in cui siamo molto attivi e ci aspettiamo di crescere ulteriormente nei prossimi mesi”.
Kartesia infatti, lo scorso 30 marzo, ha fornito la financing facility per l’acquisizione di ILC – Industria Litografica Cartotecnica srl, azienda con sede a Lainate (Milano), leader nella manifattura di tessere plastiche, figurine, cataloghi ed espositori da banco e packaging. A comprare è stato P. Van De Velde Group, gruppo belga produttore di imballaggi in cartone ecologico, partecipato dallo scorso gennaio dal gruppo di private equity francese Eurazeo. Anche in quel caso è stato erogato un prestito unitranche dal fondo Senior Opportunities I di Kartesia (si veda altro articolo BeBeez).
Prima ancora, nel maggio 2021, l’investitore in private debt aveva sottoscritto un prestito obbligazionario con il quale era stato rimborsato parte dell’indebitamento esistente del Gruppo EidosMedia, fornitore di software e piattaforme editoriali utilizzate dai principali quotidiani del mondo e da primarie istituzioni finanziarie. L’operazione era stata condotta in concomitanza del cambio di controllo della società, che era stata ceduta a Capza (ex Capzanine) ad HG Capital (si veda altro articolo BeBeez).
Kartesia gestisce asset per quasi 4 miliardi di euro tramite un team di oltre 70 professionisti esperti in investimenti e team operativi, guidati dai quattro managing partner fondatori, cioè Laurent Bouvier, Matthieu Delamaire, Jaime Prieto, Damien Scaillierez. Ha uffici a Bruxelles, Francoforte, Londra, Lussemburgo, Madrid, Milano, Monaco, Amsterdam e Parigi. La società ha pubblicato il suo report sulla sostenibilità 2021.
Il gruppo, intanto, è in trattativa esclusiva per l’acquisizione della maggioranza del capitale sociale di Groupe Thoiry. A seguito del completamento della transazione, Kartesia diventerebbe il nuovo azionista di maggioranza del rinomato operatore di tre parchi naturali, subentrando all’attuale azionista di maggioranza Ekkio Capital e agli azionisti di minoranza BNP Paribas e IDF Capital. A reinvestire insieme a Kartesia come azionisti di minoranza sarebbero Ekkio Capital, il team di gestione e la famiglia de La Panouse, che ha fondato l’azienda nel 1967. Kartesia investirebbe dalla sua strategia KCO e agirebbe come unico finanziatore.
Quanto a HIG Europe, è la divisione europea del private equirty Usa HIG Capital, tra i principali gestori di asset alternativi, che oggi vanta un portafoglio di soli investimenti in equity pari a 48 miliardi di dollari. La più recente operazione di HIG Europe in Italia ha avuto luogo alla fine diìello scorso marzo, quando la controllata Cadicagroup ha rilevato il produttore di etichette per capi di abbigliamento di alta gamma Varcotex (si veda altro articolo di BeBeez).