Alpitour, tra i leader in Italia dell’industria delle vacanze, controllato al 59% da Asset Italia 1 srl, veicolo di club deal di investitori organizzato da Tamburi Investment Partners, torna sul mercato. La proprietà ha infatti dato mandato a Goldman Sachs Bank Europe di gestire il processo di vendita. Lo ha annunciato la stessa TIP con una nota lo scorso venerdì 29 settembre (si veda qui il comunicato stampa).
Alpitour World è una delle più importanti realtà turistiche a livello europeo, l’unico gruppo integrato italiano operante nel settore di viaggi e vacanze grazie alle sue cinque divisioni attive nei business di tour operating, hôtellerie, aviation, DMC e travel agencies. Con le sue società e i diversi brand fa viaggiare ogni anno più di 4 milioni di persone, serve oltre 100 diverse destinazioni nel mondo, impiega circa 4.000 persone, gestisce 26 alberghi, di cui sei 5 stelle lusso, ha una flotta di 15 aerei di ultima generazione che opera rotte di lungo, medio e corto raggio, oltre a quattro ulteriori aerei in consegna entro il 2024.
Alpitour World prevede di chiudere l’esercizio al 31 ottobre 2023 con un fatturato tra i 2,2 ed i 2,3 miliardi di euro ed un ebitda tra i 135 e i 145 milioni, dopo aver chiuso il 2022 con 1,6 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 142,5 milioni e una perdita netta di poco meno di 30 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 1,39 miliardi e di un patrimonio netto di 53,1 milioni (si veda qui il bilancio al 31 ottobre 2022). Il gruppo si sta lasciando alle spalle il capitolo Covid-19, che aveva portato a chiudere l’esercizio al 31 ottobre 2021 con un crollo di fatturato a poco meno di 600 milioni e un ebitda di 22,8 milioni, con una perdita netta 102 milioni di euro e un debito finanziario netto di 1,43 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
“Le attività di Alpitour, che hanno continuato a essere significativamente impattate dalla pandemia dall’inizio del 2020 fino ai primi mesi del 2022, sono ora in forte e costante ripresa, con una crescita significativa degli ordini”, si legge nella semestrale al 30 giugno di TIP (si vedano qui il comunicato stampa e qui la Relazione semestrale). E ancora: “Va segnalata la notevole performance di Alpitour, gruppo in forte ascesa, che nel periodo ha consuntivato, per la prima volta nella sua storia, un primo semestre positivo a livello di ebitda. Al di là della stagionalità del business di Alpitour, i risultati economici sin qui raggiunti e il livello della raccolta ordini sono tali da consentire la previsione di un risultato estremamente positivo per l’anno in corso e, ancora più importante, una modifica che ci pare strutturale, in positivo grazie anche agli ingenti investimenti effettuati, sui conti economici del gruppo”. Più nel dettaglio, Alpitour ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi consolidati di 777,6 milioni, in crescita dell’85% rispetto all’analogo periodo del 2022 e un ebitda, ante IFRS 16, per la prima volta positivo in questo periodo dell’anno vista la stagionalità del business, con una posizione finanziaria netta al 30 aprile negativa per 384 milioni, in calo dai 450 milioni al 30 aprile 2022.
Tamburi Investment Partners (TIP) è azionista indiretto di Alpitour, attraverso il veicolo di club deal Asset Italia, di cui possiede circa il 20%. Asset Italia a sua volta possiede al 100% Asset Italia 1 srl che deteneva al 30 giugno 2023 sia il 49,9% di Alpiholding srl., che a sua volta possedeva il 40,90% del capitale di Alpitour (43,14% fully diluted), sia una partecipazione diretta in Alpitour del 35,18% (37,11% fully diluted)
Ricordiamo che Asset Italia 1 srl aveva comprato da Wise sgr e J.Hirsch&Co le loro partecipazioni in Alpitour nella primavera 2018 sulla base di una valorizzazione di 470 milioni di euro dell’equity value dell’intero gruppo (si veda altro articolo di BeBeez), mentre TIP era entrato direttamente nel capitale nel marzo 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). J.Hirsch e Wise a loro volta avevano promosso il management buy-out di Alpitour nel 2012. Alpitour era stata ceduta infatti allora da Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ai fondi per 225 milioni di euro, in una situazione economico-finanziaria piuttosto critica. Allora Exor aveva reinvestito 10 milioni di euro per un 10% nel capitale della società veicolo che aveva condotto l’operazione e si era impegnata a rilevare da Alpitour un’unità immobiliare a uso alberghiero per un corrispettivo di 26 milioni (si veda qui il comunicato stampa di Exor di allora). L’ad Burgio aveva poi risanato il bilancio e infatti Alpitour era stato successivamente oggetto delle mire di parecchi soggetti industriali. In particolare nel giugno 2015 si era parlato di un forte interesse da parte dei cinesi di Fosun (si veda altro articolo di BeBeez).