Gemini BidCo, veicolo indirettamente controllato dal fondo Bregal Unternehmerkapital IV (Bu), rileverà il 53,34% a 2,53 euro per azione di Relatech, società attiva nelle soluzioni di abilitazione e trasformazione digitale. L’operazione è finalizzata al lancio dell’opa obbligatoria totalitaria sulle restanti azioni di Relatech in circolazione, per il delisting del titolo da Piazza Affari (si veda qui il comunicato stampa). Pasquale Lambardi, socio di maggioranza e amministratore delegato del gruppo, reinvestirà una quota di minoranza rimanendo alla guida del progetto industriale.
Ieri mattina, dopo l’annuncio della notizia, le azioni di Relatech non sono riuscite a fare prezzo per quasi due ore dall’apertura degli scambi, salvo poi iniziare a salire chiudendo la seduta in rialzo del 12,8% (a 2,47 euro per azione).
Nell’operazione, il socio di maggioranza di Relatech è stato assistito da Ethica Group con il ruolo di advisor finanziario, dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici per gli aspetti legali e da Advest Tax Legal Corporate per i temi fiscali.
Nel dettaglio dell’accordo, Gemini acquisterà direttamente da una quota del 6,88%, e da Gaxder, società da lui interamente controllata, un’altra quota del 46,36% del capitale sociale della società. Come detto, il prezzo pattuito per l’acquisto è pari a 2,53 euro pe azione, fatto salvo l’eventuale aggiustamento in riduzione nel caso in cui venga deliberato o distribuito un dividendo da parte di Relatech prima della data del closing, previsto indicativamente entro la fine di luglio.
La cifra offerta rappresenta un premio del 21% rispetto alla media registrata il 18 giugno dal titolo di Relatech, del 22% rispetto alla media dell’ultimo mese e del 24% rispetto a quella degli ultimi tre mesi.
Relatech, società leader per soluzioni digitali e realtà pioniera in ambito IT, opera oggi nell’ambito della trasformazione digitale, dell’automazione industriale e della sicurezza informatica, occupandosi da oltre 20 anni in modo consistente di cloud, IoT, cybersecurity e big data. Nel 2023 i ricavi delle vendite di Relatech sono stati di 91 milioni (+50%), il valore della produzione di 98,5 milioni (+41%), l’ebitda adjusted di 16,1 milioni (+22%) e il debito netto pari a 21,9 milioni (da 9,5 milioni del 2022), (si veda qui il comunicato stampa).
Recentemente, ad aprile, Relatech aveva completato l’acquisizione del 40% del capitale sociale di Dialog Sistemi srl, la propria controllata di cui deteneva già il 60% dal 2021, attiva nel business performance management e del data warehousing basate su piattaforma proprietaria (si veda qui il comunicato stampa).
Lambardi ha commentato: “Dalla nostra fondazione nel 2001, Relatech ha intrapreso un percorso straordinario e siamo entusiasti di annunciare la partnership con BU come momento fondamentale per il continuo successo dell’azienda. Con il supporto di BU, ci auguriamo di accelerare la crescita organica, di estendere, tramite acquisizioni, la nostra portata internazionale e di rafforzare la nostra posizione di partner di riferimento dei clienti per l’innovazione digitale, guidando così il rinascimento digitale. Attendiamo con impazienza le entusiasmanti opportunità che ci attendono e siamo fiduciosi che questa nuova fase porterà benefici senza precedenti a tutti i nostri stakeholder“.
Valentina Pippolo, partner e country head di BU Italia, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di collaborare con Pasquale Lambardi e il management team di Relatech per supportare il suo sviluppo attraverso iniziative sia organiche che inorganiche. La società è un campione nell’innovazione digitale, come dimostra la sua crescita negli ultimi anni. Noi intendiamo accelerare la crescita di Relatech, rafforzando il suo posizionamento nell’aiutare i clienti a diventare maggiormente competitivi attraverso soluzioni digitali che aumentano l’efficienza delle loro organizzazioni”.
Quanto al fondo di private equity tedesco BU IV, fa parte della famiglia dei fondi Bregal Unternehmerkapital, una società d’investimento leader, con uffici a Zug, Monaco e Milano, con 7,0 miliardi di capitale raccolto ad oggi. L’ultimo fondo BU IV ha una dotazione pari a 2,7 miliardi di euro, mentre i fondi di BU investono in aziende mid-cap in Germania, Svizzera, Italia e Austria. Dalla sua fondazione nel 2015, i fondi gestiti da BU hanno investito più di 3 miliardi di euro in oltre 100 aziende, con circa 27.000 dipendenti in tutto il portafoglio.
Tra gli ultimi investimenti in Italia delle società in portafoglio a BU, ricordiamo che a fine maggio Safety21 (si veda altro articolo di BeBeez), software provider italiano specializzato nel settore delle smart road e smart city, ha acquisito il 100% di Velocar srl, player nella progettazione di software e IoT dedicati alla Road Safety e Smart Mobility. A dicembre 2023 Safety 21 aveva rilevato il 100% di iMoi, startup di Pescara specializzata nel settore della sicurezza urbana predittiva controllata da Innovery, a sua volta nel portafoglio di Wise Equity sgr (si veda altro articolo di BeBeez), mentre un mese prima aveva acquisito l’86% di Capacitas srl, player strategico nella produzione di software per l’accertamento delle violazioni nei confronti dei Consorzi di Bonifica Italiani (si veda altro articolo di BeBeez).