Thought Machine, la scaleup fintech con sede a Londra e uffici regionali a New York, Singapore e Sydney, con la quale Intesa Sanpaolo ha stretto la partnership per sviluppare la banca digitale Isybank (si veda altro articolo di BeBeez), ha chiuso un round di finanziamento di Serie D da 160 milioni di dollari che comprende l’investimento di 40 milioni di sterline che il gruppo bancario guidato da Carlo Messina aveva già annunciato lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez). Il round è stato guidato da Temasek, fondo sovrano di Singapore, e vi ha partecipato come nuovo investitore anche Morgan Stanley. All’operazione hanno contribuito inoltre anche altri investitori già presenti nel capitale come Eurazeo, ING, JPMorgan Chase, Lloyds Banking Group e SEB (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata nel 2014 da Paul Taylor, ex ingegnere di Google, Thought Machine raggiunge ora così la valutazione di 2,7 miliardi di dollari, cioé il doppio della valutazione raggiunta dopo il precedente round di serie C da 200 milioni di dollari chiuso a fine novembre 2021 (si veda qui il comunicato stampa di allora). Allora si era parlato genericamente di una valutazione di oltre un miliardo di dollari. Quel round era stato guidato da NYCA Partners e vi avevano partecipato le divisioni di investimento di alcuni dei principali clienti della scaleup come ING Ventures, JPMorgan Chase e Standard Chartered Ventures e investitori già presenti nel capitale come Lloyds Banking Group, British Patient Capital, Eurazeo, SEB, Molten Ventures (ex Draper Esprit), Backed e IQ Capital (si veda qui il comunicato stampa di allora). Tra marzo e agosto 2020, invece, la scaleup aveva raccolto 125 milioni di dollari in un round di Serie B (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel 2018, infine, la scaleup aveva raccolto un round di Serie A da 18 milioni di sterline, di cui 11 milioni investii sempre da Lloyds Banking Group (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Quest’ultimo, contestualmente al nuovo round, ha inoltre esteso il suo contratto di licenza con l’azienda fino al 2029. Le risorse appena raccolte andranno a supportare l’ulteriore sviluppo della scaleup, che ha pianificato un’ulteriore espansione in Asia Pacifico, crescendo in mercati come Vietnam, Thailandia, Indonesia e Filippine. Thought Machine ha recentemente aperto un nuovo ufficio a Sydney per espandere le sue operazioni in Australia e sta aprendo un nuovo ufficio a Miami per servire l’America Latina. La società utilizzerà anche i proventi del finanziamento per continuare a investire in tecnologia e ampliare la gamma dei prodotti.
Intanto, Thought Machine ha nominato come chief financial officer l’ex BofA Merrill Lynch ed ex Finastra Arnaud Attamian e come chief revenue officer.l’ex SAP e Box Dana Barisano.
Paul Taylor, fondatore e ceo di Thought Machine, ha dichiarato: “Questo nuovo round di finanziamento che porta Temasek, Morgan Stanley e Intesa Sanpaolo nel business è la nostra dichiarazione di intenti: intendiamo diventare leader nella tecnologia core banking che stiamo implementando con le banche più grandi e di maggior successo in tutto il mondo. Utilizzeremo questo nuovo capitale per accelerare i nostri piani di espansione, servire più clienti in tutto il mondo e perfezionare continuamente le capacità della nostra piattaforma”.
Il prodotto di punta di Thought Machine, Vault Core, è una piattaforma sviluppata in modo nativo per il cloud, in grado di supportare le banche di tutte le dimensioni, anche quelle più grandi, che intraprendono il processo di trasformazione digitale. Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha infatti dichiarato: “Stiamo investendo circa 40 milioni di sterline in Thought Machine, un innovatore fintech e partner che consideriamo strategico per il potenziamento industriale di Intesa Sanpaolo. La loro tecnologia basata su cloud è fondamentale per la nostra trasformazione da incumbent a sfidante digitale, perché migliora la nostra tecnologia bancaria di base e fornendo le basi per la nostra nuova banca digitale, Isybank”.
Ricordiamo che Isybank, che si avvarrà appunto di Vault, inizialmente si pone l’obiettivo di servire i 4 milioni di clienti Intesa Sanpaolo retail in Italia che già oggi non utilizzano la rete di filiali, ottenendo al contempo una riduzione strutturale dei costi per il gruppo. La banca prevede inoltre, per lo sviluppo e la crescita di Isybank, investimenti per 650 milioni di euro nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025 ed è prevista la possibilità di estendere la piattaforma core banking di Thought Machine alla più ampia infrastruttura del gruppo.
Carlo Messina, in occasione dell’annuncio dell’investimento in Thought Machine lo scorso febbraio, aveva sottolineato: “Con il nuovo piano d’impresa intendiamo affrontare in maniera ancora più decisa la sfida del fintech. Per questa ragione, tra i principali progetti di Intesa Sanpaolo per gli anni a venire c’è la creazione e lo sviluppo di Isybank, la nuova banca dedicata, inizialmente, a quei 4 milioni di clienti che già oggi ricorrono primariamente alla nostra offerta digitale. Questa scelta cambia prospettiva, modificando la percezione del mercato e dei clienti nei nostri confronti: dal ruolo di incumbent, avuto finora, passeremo a giocare la parte del challenger“.