Come previsto già a inizio settembre, una decina di giorni fa sono arrivate le offerte vincolanti da parte di tre cordate per il portafoglio di crediti deteriorati di Intesa Sanpaolo da 1,35 miliardi di euro lordi, battezzato Progetto Rep (si veda altro articolo di BeBeez) e la banca guidata da Carlo Messina dovrebbe prendere a brevissimo una decisione per concedere unperiodo di esclusiva a trattare con un’unica controparte.
I concorrenti sono Gwm in tandem con Pimco assistiti da Leonardo & Co, Pillarstone insieme a Kkr e Coima, affiancati da Lazard e Mediobanca, e infine Tpg insieme a Starwood e Prelios assistiti da Rotschild. Come noto, l’operazione avverrà tramite la costituzione di un veicolo di cartolarizzazione e Intesa Sanpaolo resterà coinvolta nell’operazione.
Il portafoglio è composto principalmente da crediti di natura immobiliare in fase di ristrutturazione (qualcosa di abbastanza simile quindi al progetto Sandokan lanciato negli anni scorsi da Unicredit). Si tratta di 78 posizioni, per 1,25 miliardi verso aziende corporate e per 100 milioni verso fondi immobiliari. Sul fronte della composizione degli asset, come destinazione d’uso, la suddivisione è in uffici (l’8% per 110 milioni), retail (8% per 114 milioni), immobili industriali e logistica (4% per 52 milioni), destinazione mista (15% per 202 milioni), residenziale (58% per 781 milioni) e alberghi (7% per 89 milioni). composto
La cessione del portafoglio Project Rep si inserisce nell’ambito della strategia di gestione proattiva del credito deteriorato adottata dal gruppo bancario guidato da Carlo Messina e segue quella del portafoglio da circa 2 miliardi di euro,battezzato Beyond the Clouds, a Christofferson Robb & Company (Crc), Bayview e Prelios Credit Servicing lo scorso maggio (si veda altro articolo di BeBeez) e si inserisce nell’ambito della strategia di gestione proattiva del credito deteriorato adottata dal gruppo bancario.
Secondo quanto riferito da MF Milano Finanza nei giorni scorsi, Intesa Sanpaolo è già partita intanta con la cessione di un nuovo portafoglio di crediti deteriorati battezzato Sherazade. Nel dettaglio si tratterebbe della cessione di un portafoglio di crediti unsecured dal valore nominale di circa 600 milioni. Nello stock ci sarebbero 65 mila posizioni relative a operazioni di credito al consumo e cessione del quinto, per il quale la banca avrebbe già ricevuto le offerte vincolanti e i due finalisti sarebbero Mediobanca Credit Solution e il gruppo norvegese Lindorff-Intrum Iustitiae.
Infine in fase di dismissione c’è anche il portafoglio Hemera, costituito da circa 100 immobili, prevalentemente industriali, divenuti di proprietà del gruppo al termine delle procedure concorsuali. Secondo indiscrezioni, in prima line asul dossier sarebbero Bain Capital, Cerberus e Negentropy Capital.