Ha preso ufficialmente forma a fine dicembre 2019 il progetto Cuvée, il fondo progettato da AMCO (la ex SGA) insieme a Prelios sgr per gestire gli Utp immobiliari oggi sui bilanci delle banche italiane medio-grandi (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione era allo studio da parte di AMCO da oltre un anno (si veda altro articolo di BeBeez), ma soltanto lo scorso luglio si è saputo del coinvolgimento di Prelios (si veda altro articolo di BeBeez).
AMCO e il Gruppo Prelios gestiranno in partnership un portafoglio di crediti UTP small/medium derivati da finanziamenti da 3 milioni a 30 milioni di euro a imprese del settore immobiliare in fase di ristrutturazione o difficoltà finanziaria conferiti dalle banche e da AMCO stessa. I crediti saranno cartolarizzati e conferiti dalle banche e da AMCO al fondo che sarà gestito da Prelios sgr e le cui quote saranno detenute dalle banche e da AMCO. E’ previsto inoltre che il fondo possa erogare nuova finanza per supportare il turnaround delle società e il completamento di progetti immobiliari meritevoli.
Le prime banche ad aver aderito al progetto sono MPS Capital Services per le Imprese, UBI Banca e Banco BPM, che insieme ad AMCO conferiranno al fondo posizioni di 50 debitori per un totale di circa 450 milioni di euro: 111 milioni da Mps, 121 milioni da UBI Banca, 66 milioni da Banco Bpm e 154 milioni da AMCO. Il fondo punta a gestire un portafoglio di crediti complessivi da 1,5 miliardi di euro. Bain & Company ha supportato il progetto per la parte industriale, mentre gli studi RCCD, Chiomenti, Molinari e Bonelli Erede hanno curato gli aspetti legali, e lo Studio Legale Tributario CBA ha agito quale esperto valutatore. Amco ha il ruolo di master e special servicer della cartolarizzazione. Lo schema del progetto Cuvée potrà essere replicato per gestire operazioni multi-originator relative ad altri settori industriali.
Sempre sul fronte Utp, Prelios nel dicembre 2019 ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo il closing dell’accordo sugli Utp annunciato a fine luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). L’accordo, come noto, riguarda la gestione e cessione di un portafoglio di Utp del segmento corporate e pmi da circa 10 miliardi di euro lordi ed è volto a massimizzare i rientri in bonis e la cessione e cartolarizzazione del portafoglio (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre AMCO dovrebbe acquisire da Mps un portafoglio di Utp fino a 10 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte Npl, invece, Amco a fine dicembre 2019 ha rilevato da Carige 2,8 miliardi di euro di Npl. (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione è avvenuta a seguito dell’aumento di capitale della banca, autorizzato dalla Consob il 4 dicembre 2019 (si veda altro articolo diBeBeez), che era una condizione sospensiva del contratto. Sul fronte delle acquisizioni di nuovi portafogli, secondo indiscrezioni, Amco starebbe per comprare crediti deteriorati di Banca Popolare di Bari per un importo pari a 1 miliardo di euro, mentre Mediocredito Centrale, l’istituto controllato dal ministero dell’Economia attraverso Invitalia, potrebbe acquisire un ulteriore portafoglio performing per un altro miliardo (si veda altro articolo di BeBeez).