Axactor Italy e la controllata CR Service, parte del gruppo scandinavo Axactor Group ASA, quotato alla Borsa di Oslo, multinazionale specializzata nell’acquisto di portafogli NPL e nella gestione di crediti conto terzi, con piattaforme operative in Finlandia, Germania, Italia, Norvegia, Spagna e Svezia, hanno chiuso il 2023 con 48,5 milioni di euro di ricavi, in crescita del 15% dal 2022 (si veda qui il comunicato stampa).
Quello del 2022 era il primo bilancio che includeva interamente anche l’impatto dell’acquisizione di CR Service, una delle principali piattaforme indipendenti nel mercato del servicing, con una forte specializzazione nella gestione di prodotti bancari e finanziari (si veda altro articolo di BeBeez), avvenuto nel 2021, anno in cui Axactor Italy, investitore in portafogli NPL, aveva fatturato da sola 29,1 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Anche a livello globale, il Gruppo Axactor, che ha sede principale a Oslo e filiali in Norvegia, Svezia, Finlandia, Germania, Spagna e Italia, ha registrato nel 2023 risultati in crescita con ricavi pari a 344 milioni, un ebitda a 132 milioni e un risultato netto di 34 milioni (si veda qui la presentazione agli investitori). Il peso dell’Italia sui ricavi si è attestato quindi al 15%, poco al di sotto del 16% di Germania e Norvegia, sebbene molto al di sotto del 39% della Spagna. Quanto al valore netto degli asset in portafoglio, quelli italiani a fine 2023 erano 165,9 milioni e rappresentavano il 13% del book value complessivo del gruppo che è stato di 1,27 miliardi di euro, dopo il 28% della Spagna, il 19% della Norvegia, il 16% della Svezia e il 15% della Germania.
“La performance finanziaria del 2023 conferma la nostra traiettoria di crescita, sia a livello locale sia globale”, ha commentato Antonio Cataneo, amministratore delegato di Axactor Italy e CR Service, che ha aggiunto: “La crescita organica dell’ultimo anno è ascrivibile a un significativo incremento sia dei recuperi derivanti dai portafogli di proprietà sia da quelli relativi alla business line della gestione dei crediti conto terzi. Questi risultati dimostrano il nostro impegno continuo nel definire strategie innovative e di alta qualità nel settore dei crediti deteriorati, consolidando la nostra posizione sia a livello nazionale che globale.”
Intanto anche il primo trimestre 2024 il peso dell’Italia sul portafoglio è rimasto stabile al 13% con un net book value di circa 164 milioni su un totale di 1,235 miliardi, mentre a livello di ricavi, l’Italia insieme alla Spagna, ha trainato i risultati del gruppo, grazie al buon tasso di recuperi, andando a controbilanciare in parte quelli meno buoni delle altre aree geografiche, con i ricavi complessivi che sono scesi a 79,1 milioni nel trimestre dagli 82,8 milioni del primo trimestre 2023 (si veda qui la presentazione agli investitori dei risultati del Q1 2024).