Algebris Npl Fund II ha vinto l’asta per il portafoglio di crediti in sofferenza immobiliari (battezzato Project Rainbow) messo in vendita da Banco Bpm (scarica qui il comunicato stampa di Algebris e qui quello di Banco Bpm).
Il portafoglio di crediti passato di mano alla fine ha un valore lordo di 693 milioni di euro (calcolato a fine marzo) rispetto ai 750 di cui si parlava inizialmente(si veda altro articolo di BeBeez) ed è costituito da crediti in sofferenza con garanzie ipotecarie su immobili a uso alberghiero, residenziale e commerciale. Tale operazione verrà perfezionata, tramite un veicolo di cartolarizzazione italiano, entro il 30 giugno 2017, previa sottoscrizione di un contratto di cessione.
Il prezzo di acquisizione non è stato reso noto, ma nei giorni scorsi si diceva che gli investitori in gara (Blackstone, Cerberus, Bain Capital Credit e appunto Algebris) avrebbero messo sul piatto cifre comprese tra 250 e 300 milioni, cioé fino al 40% del valore nominale del portafoglio.
L’operazione giunge al termine di un processo competitivo che ha visto la partecipazione di circa 30 investitori internazionali. Banco Bpm si è avvalsa dell’assistenza di Banca Akros e di Kpmg Corporate Finance in qualità di advisor finanziari e dello Studio Chiomenti in qualità di advisor legale.
L’operazione porterà a circa 2,5 miliardi (2,7 miliardi tenuto conto della pipeline di cessioni single name prossime alla conclusione) il totale delle cessioni di sofferenze realizzate da Banco Bpm a partire dal 2016, a valere sul programma di de-risking incluso nel piano strategico 2016-19 che prevede la cessione di 8 miliardi di Npl entro il 2019.
Algebris Npl Fund II, di diritto lussemburghese e destinato a investitori istituzionali, è stato lanciato da Algebris nel dicembre 2016 e si propone di raccogliere 1,25 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Il fondo si avvale dell’esperienza del ceo di Algebris, Davide Serra, coadiuvato dal team Npl coordinato da Massimo Massimilla.