Cherry 106, la società fondata da Giovanni Bossi nel novembre 2019 e operativa nel settore del credito deteriorato, ha acquisito 18 portafogli di Npl per 500 milioni di euro lordi nel 2020, di cui 325 milioni nel secondo semestre (si veda qui il comunicato stampa). Delle 18 operazioni concluse, otto sono state condotte nella prima metà del 2020 e altre 10 nella seconda, di cui 7 concentrate nell’ultimo trimestre.
Tra i portafogli acquisiti nel secondo semestre 2020, mediante trattative avviate con primarie istituzioni bancarie e società a livello nazionale, figurano crediti deteriorati principalmente unsecured, originati sia nel mercato primario sia secondario e appartenenti ai segmenti bancario e del credito al consumo. Le transazioni concluse nel secondo semestre 2020 sono riferibili a circa 45 mila posizioni. Tra queste, rientra un’operazione conclusa a fine 2020 per un pacchetto di crediti bancari unsecured dal mercato secondario del valore nominale di quasi 150 milioni di euro, che rappresenta l’acquisizione più consistente realizzata da Cherry 106 nel 2020.
Giovanni Bossi, amministratore delegato di Cherry 106, ha commentato: “Siamo nati a ridosso dell’insorgere dell’emergenza sanitaria, che tuttavia non ha ridimensionato i nostri programmi. Possiamo affermare, anzi, che il 2020 per Cherry sia stato un anno proficuo e di crescita costante, pur in un contesto di mercato, quello della gestione dei crediti, completamente modificato dalla pandemia. Abbiamo saputo reagire grazie all’adattabilità della nostra tecnologia, al know how e alle competenze che ci distinguono, ma soprattutto grazie alle persone, che condividono una cultura del fare impresa che ci permette di interpretare e cogliere le sfide più innovative: come quella della cessione dei crediti d’imposta, cui ci siamo approcciati a settembre diventando operativi in pochi mesi, e come quelle che ci attendono nel 2021, che sono ancora più ambiziose. Siamo partiti in 15, oggi il nostro team è triplicato: basterebbe questo dato per comprendere quanto il 2020 per Cherry sia andato oltre ogni attesa”.
Cherry 106 spa, la ex Cassiopea NPL, è un intermediario finanziario iscritto al registro di Banca d’Italia di cui all’art. 106 Testo Unico Bancario (TUB), di cui Bossi ha acquisito il 65% nel novembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2020 la società è anche cresciuta di organico, passando da 15 e 44 le persone complessivamente impiegate nelle 3 sedi di Roma, Milano e Padova, e ha ampliato le aree di attività, dopo i settori degli Npl e della tecnologia applicata al credito (Cherry Bit, la piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata da Cherry srl fondata sempre lo scorso anno da Giovanni Bossi, si veda altro articolo di BeBeez), si sono infatti aggiunti i servizi legali con la nascita della società tra avvocati Cherry Legal (si veda altro articolo di BeBeez) e la compravendita di crediti fiscali, grazie al lancio, insieme a Banco Bpm, della piattaforma fintech SuperB Cherry106, dedicata all’acquisto di crediti fiscali derivanti dagli interventi di riqualificazione energetica superbonus, ecobonus, sismabonus (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’agosto 2020 Bossi ha annunciato un piano per integrare in Banco delle Tre Venezie spa la sua Cherry 106, con l’obiettivo di far cambiare pelle alla banca e trasformarla in un operatore innovativo nel panorama creditizio e finanziario. Secondo quanto risulta a BeBeez, Bossi e gli altri azionisti di Cherry 106 (più di una sessantina) apporteranno quest’ultima al capitale della banca, diventandone così azionisti con una quota del 51%. L’operazione dovrà ovviamente ottenere il via libera della Bce (si veda altro articolo di BeBeez).