“L’idea è di aprire il mercato agli acquirenti di portafogli più piccoli, con una piattaforma in stile Amazon o eBay, dove è possibile navigare. Questo può far muovere il mercato”. Lo ha detto a Reuters mercoledì Edward O’Brien, funzionario Bce, accennando al fatto che in sede di Commissione Ue e di Bce si sta lavorando a una piattaforma online sulla quale sia possibile negoziare i monte di crediti deteriorati che ancora si trova nei portafogli delle banche europee e che è solo destinato a crescere a seguito dell’emergenza da Covid-19.
E c’è di più. La piattaforma alla quale si sta pensando non coinvolgerà come venditori soltanto le banche ma tutti i soggetti che si trovano ad avere a bilancio dei crediti inesigibili. “Il problema è che le sofferenze sono troppo spesso intese come limitate alle banche. Ma è molto più ampio, colpisce l’intera economia “, ha detto John Fell, un altro funzionario della Bce interpellato da Reuters. E poi ovviamente non si sta parlando solo di primario, ma anche e soprattutto di mercato secondario.
“Il mercato delle sofferenze è stato dominato da pochi grandi acquirenti. In uno scenario tipico, una di queste aziende può acquistare un portafoglio molto ampio con forti sconti “, ha aggiunto O’Brien, sottolineando quindi che l’obiettivo delle autorità europee è quello di ampliare il più possibile la platea degli investitori. Con la nuova piattaforma, che potrebbe essere operativa all’inizio del prossimo anno, la dimensione del pacchetto minimo per una transazione potrebbe essere ridotta a 10 milioni di euro, attirando acquirenti più piccoli che potrebbero pagare di più.
La struttura dell’operazione sarà discussa oggi da funzionari della Bce e della Commissione europea, ma non è chiaro in quale sede. Sempre oggi è in programma una tavola rotonda sul tema bad bank europea, organizzata direttamente dalla Commissione europea, in particolare dalla Dg Fisma, ovvero la direzione della Stabilità finanziaria e dei mercati dei capitali responsabile della politica dell’Ue in materia di banche e finanza (si veda altro articolo di BeBeez). L’incontro vedrà la partecipazione del vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, della presidente della commissione Econ, Irene Tinagli, del capo della dg Fisma, Klaus Wiedner, oltre che di funzionari di Bce, Ssm ed EBA e dei rappresentanti delle varie asset management company nazionali (per l’Italia è coinvolta AMCO, guidata da Marina Natale). La notizia era stata confermata all’ANSA da un portavoce della Commissione Ue, che aveva ribadito come Bruxelles stia “mettendo a punto una strategia completa sui crediti in sofferenza”.
Resta l’incognita del gestore della piattaforma europea. Ad oggi, si fa il nome del Single Resolution Board (SRB), l’agenzia europea che si occupa di banche a rischio default. “Perché ogni appalto pubblico deve essere oggetto di una gara d’appalto in una competizione aperta e le sofferenze possono essere vendute a porte chiuse?”, ha detto a Reuters Bostjan Jazbec, un director dell’SRB, che ha aggiunto: “Il successo nell’acquisto e nella vendita di crediti inesigibili implica molte informazioni privilegiate. Covid significa più crediti inesigibili in vista. Qualsiasi vendita deve essere trasparente .
Ricordiamo che la Commissione Ue è al lavoro sullo sviluppo di un mercato secondario degli Npl da anni. In particolare aveva pubblicato un documento per consultazione nell’agosto 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Uno dei tasselli del progetto per la Capital Markets Union, che proprio ieri ha visto l’ingresso in una nuova fase (si veda altro articolo di BeBeez).
Il progetto di marketplace oggi allo studio presuppone un alto livello di standardizzazione delle informazioni sugli Npl, in modo da renderli comparabili a livello europeo, e si dice prenda a modello le aste di debito di un’agenzia federale Usa e dell’italiana BlinkS, la piattaforma web per incrociare domanda e offerta di Npl lanciata da Prelios Innovation, fintech del Gruppo Prelios. L’ultima operazione annunciata ha riguardato 35 milioni di euro di Npl passati di mano lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez). Le transazioni hanno riguardato un portafoglio in gran parte secured da oltre 27 milioni di euro e un credito single name ipotecario da oltre 8 milioni. Quest’ultimo era stato ceduto da Centrale Credit Solutions (società del gruppo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano). La piattaforma BlinkS è stata adottata dallo scorso gennaio 2020 Centrale Credit Solutions (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso maggio, sempre Prelios Innovation aveva ceduto su Blinks un portafoglio di Npl da oltre 30 milioni di euro. In quel caso la transazione aveva riguardato un portafoglio in gran parte secured e rinveniente da portafogli GACS in gestione al gruppo (si veda altro articolo di BeBeez).
Nella realtà nell’ultimo anno sono nate varie piattaforme fintech dedicate al mercato secondario degli Npl. Oltre a Blinks, per esempio, lo scorso giugno il servicer doValue e la fintech tedesca Debitos hanno lanciato doLook, marketplace per negoziare crediti deteriorati e immobili (si veda altro articolo di BeBeez). La nuova piattaforma, creata ad hoc da Debitos per doValue, facilita la vendita di crediti deteriorati e beni immobili, gestiti sia da doValue sia da terzi, sfruttando la tecnologia dell’infrastruttura di Debitos. Fondato nel 2010 dal ceo Timur Peters, Debitos è un mercato secondario online che consente a banche, fondi e aziende di vendere le loro esposizioni creditizie sul mercato attraverso la sua piattaforma online aperta e trasparente, basata su un sistema di aste. La piattaforma nel 2018 ha intermediato per esempio la vendita del portafoglio di crediti deteriorati da 2,1 miliardi di euro del gruppo Delta, il cosiddetto Progetto Arcade, che è stato acquisito da Cerberus (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre in Italia c’è anche la piattaforma sviluppata da Mangrovia, software house specializzata in crittografia applicata, che fa capo a privati e manager della startup, e al presidente esecutivo AngeloMario Moratti, secondogenito di Massimo Moratti, presidente di Saras, attraverso la sua holding Seven, che detiene il 60% del capitale di Mangrovia. La startup, che ha sede a Milano, Barcellona e Berlino ed è attiva in Italia, Spagna, Germania e Svizzera, è guidata dal managing director e cfo Daniele Morisco e ha messo a segno diverse partnership importanti con realtà prestigiose come IBM, oltre a Oracle. Mangrovia, inoltre, con una joint venture con Sydema, supportata dal partner tecnico Oracle, sta sviluppando una piattaforma tecnologica per la gestione dei non performing loan con un marketplace dedicato che utilizzerà la tecnologia blockchain, con l’obiettivo di incentivare e migliorare lo scambio dei portafogli di credito (si veda altro articolo di BeBeez). La piattaforma permette agli operatori del settore degli Npl di scambiarsi portafogli o singole posizioni in modo sicuro su un mercato secondario. La piattaforma è gestita dalla società NPlus, partecipata al 51% da Sydema srl e al 49% da Mangrovia Blockchain Solutions, mentre Oracle ha messo a disposizione la sua piattaforma tecnologica.
Anche Centotrenta Servicing spa ha sviluppato una sua piattaforma, con i partner tecnologici IBM e Blockchain Reply del Gruppo Reply, battezzata Hypermast STS (acronimo per Simple, Trasparent and Standard, si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta della prima piattaforma volta alla gestione end-to end di operazioni di cartolarizzazione dei crediti basata su tecnologia blockchain (DLT). Hypermast STS si propone in sostanza come strumento per semplificare e standardizzare le operazioni di securitization, in grado di connettere originator, servicer, intermediari, istituti di credito e investitori, in modo tale da consentire a tutti gli attori della cartolarizzazione di interagire nelle diverse fasi dell’operazione in modo trasparente, sicuro e tracciabile. In linea con la nuova normativa europea, Hypermast STS, punta alla semplificazione e alla trasparenza delle operazioni di cartolarizzazioni.