Credito Fondiario è stato nominato servicer di un portafoglio di Npl legati al leasing, per un valore lordo di 70 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Nell’ambito del mandato conferito, Credito Fondiario si occuperà della gestione e il recupero dei crediti leasing, oltre che della gestione e valorizzazione e/o vendita dei beni in leasing.
“Credito Fondiario è stato uno dei primi operatori sul mercato a costituire al proprio interno una struttura specializzata nel servicing leasing. Questa operazione conferma la bontà di questa scelta, rafforzando il nostro posizionamento quale servicer per conto terzi”, ha spiegato Mirko Briozzo, vice direttore generale di Credito Fondiario. Paolo Peruzzetto, head of sales di Credito Fondiario, ha aggiunto: “Il leasing è un ambito di operatività a cui banche e investitori hanno recentemente iniziato a guardare con importante attenzione e che crediamo assumerà interesse sempre crescente”.
Credito Fondiario non ha comunicato di quale portafoglio si tratti, ma è logico immaginare che siano i crediti deteriorati leasing ceduti pochi giorni fa da Banca Carige ha ceduto ad AMCO (si veda altro articolo di BeBeez). RIcordiamo poi che AMCO e Carige contestualmente hanno reso noto che intendono inoltre chiudere entro fine anno una nuova cessione di Npl leasing, arrivando così ai circa 100 milioni dichiarati lo scorso ottobre quando Carige, in occasione della semestrale (si veda altro articolo di BeBeez), aveva reso noto che la cessione di Npl leasing, appunto per circa 100 milioni, sarebbe stata rimandata al primo trimestre 2021. L’importo della cessione leasing si è ridotto col passare del tempo: inizialmente si parlava di 177 milioni lordi.
A fine 2020 si è concluso come previsto il Progetto Titan, ossia la cartolarizzazione multi-originator di Npl leasing, soprattutto immobiliari, assistiti da GACS, della quale aveva parlato Banco Bpm in occasione della pubblicazione dei dati dei nove mesi 2020, anticipando che nell’ambito di quell’operazione la banca avrebbe ceduto 200 milioni di euro di crediti lordi (si veda altro articolo di BeBeez e qui la presentazione agli analisti). L’operazione ha coinvolto come cedenti, oltre a Banco Bpm, anche Alba Leasing spa (partecipata da Banco Bpm al 39,19%) e Release spa (gruppo Banco Bpm), per un totale di circa 335,4 milioni di euro lordi, con Banco Bpm che alla fine ha ceduto meno crediti del previsto. Il 57% dei crediti lordi cartolarizzati (circa 191 milioni) è infatti stato originato da Alba Leasing, il 26% da Release e il 17% da Banco Bpm, per un totale di circa 145 milioni di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez).
A metà dicembre 2020 Unicredit Leasing ha cartolarizzato 1,6 miliardi di euro di Npl leasing immobiliari in un’operazione che prevede anche in quel caso la richiesta della GACS per la tranche senior (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in quel caso i crediti sono stati trasferiti dall’originator a una società veicolo (Relais SPV srl) e gli immobili a una lease company (Relais LeaseCo srl).
Sempre prima di Natale, Intesa Sanpaolo Provis (società che gestisce i crediti e i beni rinvenienti da contratti di leasing finanziario del Gruppo Intesa Sanpaolo) ha ceduto a Intrum Italy un portafoglio di crediti deteriorati leasing da 91 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nella primavera 2020, invece, Intesa Sanpaolo aveva cartolarizzato un portafoglio di crediti Utp leasing, parte del portafoglio da circa 3 miliardi di euro lordi complessivi a loro volta parte del più ampio accordo sottoscritto a dicembre 2019 con Prelios su 9,7 miliardi di crediti Utp corporate e pmi (si veda altro articolo di BeBeez). Come noto, di quel totale, 6,7 miliardi sono stati dati in gestione a Prelios, mentre circa 3 miliardi sono stati oggetto di cessione tramite cartolarizzazione. A inizio marzo, quindi, Intesa Sanpaolo ha ceduto crediti Utp corporate leasing a una spv per la cartolarizzazione (Kerma spv srl) e i beni e i rapporti giuridici relativi a una leasing company (Kerma LeaseCo srl), applicando la nuova disciplina delle cartolarizzazioni
Le modifiche alla legge 130/1999 apportate dal Decreto crescita dell’aprile 2019 hanno reso quindi finalmente interessante la strada della cessione dei crediti Npl leasing attraverso cartolarizzazione. Le modifiche alla legge 130/1999 riguardano in particolare le inadempienze probabili (Utp) e le Reoco (Real Estate Owned Company), cioé le società immobiliari costituite appositamente per acquistare e valorizzare gli immobili a garanzia di crediti deteriorati di proprietà della banca che abbia erogato quei crediti o di un investitore che quei crediti li abbia acquistati in un secondo tempo (per un approfondimento, si veda qui la nostra Insight View, riservata ai sottoscrittori dell’abbonamento Combo o a BeBeez News Premium, scopri qui come abbonarti).
Ricordiamo che in tema di cessione dei crediti deteriorati leasing, Assilea sta studiando intanto un fondo immobiliare ad apporto per crediti deteriorati legati al leasing e i corrispondenti immobili ripossessati, nell’ambito di un più ampio progetto Npl per i propri associati, a cui l’associazione offrirà a breve servizi di analisi dei portafogli e consulenza di gestione che si spingerà appunto sino alla promozione del fondo, in modo da poter offrire gli associati anche una soluzione chiavi in mano di cessione delle posizioni deteriorate (si veda altro articolo di BeBeez).