
Fire Group, principale servicer italiano indipendente di crediti deteriorati, che fa capo al presidente Sergio Bommarito, ha strutturato un veicolo di cartolarizzazione, battezzato Claudio SPV srl, dedicato all’acquisto di crediti deteriorati retail sia UTP sia NPL con target di investimento di 100 milioni di euro in tre anni e ha annunciato ieri una prima operazione relativa a un portafoglio secured ceduto da un primario istituto nazionale, per un valore nominale lordo (GBV) di 19,5 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Fire, oltre che special servicer esclusivo dell’spv, sarà anche co-investitore e acquisirà la quasi totalità delle note mezzanine e la maggioranza delle note junior. Le note senior in questa prima operazione sono invece state sottoscritte da illimity Bank, che ha agito anche nel ruolo di master servicer dell’operazione nonché, attraverso la controllata ARECneprix, nei ruoli di corporate servicer e calculation agent. Colombo & Associati, advisory firm specializzata nell’attività di consulenza per operazioni di finanza straordinaria, ha agito infine da advisor finanziario dell’operazione.
“Questa operazione rappresenta un esempio di integrazione virtuosa di competenze complementari, fra operatori con diverse specializzazioni, che intendono cooperare a favore del sistema bancario e dei clienti finali. Portiamo a compimento al contempo un ulteriore acquisto di NPE, area determinante nella nostra pianificazione di crescita”, ha commentato Sergio Bommarito, ceo del Gruppo Fire.
Il gruppo, che a fine 2022 aveva 19 miliardi di euro di asset in gestione (si veda altro articolo di BeBeez), è specializzato nella gestione di crediti deteriorati retail e small business, sebbene lo scorso settembre abbia ampliato la sua attività ai crediti corporate single name e ha lanciato Effe46, società dedicata alla gestione delle special situation, alla cui guida è stato nominato direttore generale Giovanni Iaquinta (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre in tema di ampliamento del raggio di attività, ricordiamo infine che Fire ha in rampa di lancio un fondo UTP ad apporto, dedicato all’investimento in crediti UTP granulari (quindi piccoli ticket verso debitori retail e microimprese), che punta a una raccolta di circa 300 milioni di euro, che verrà sviluppato insieme a una sgr e in partnership con delle banche che da un lato cederanno i loro crediti al fondo e dall’altro investiranno in quote del fondo. Lo ha anticipato lo stesso ceo Sergio Bommarito a BeBeez Magazine lo scorso 4 marzo (pag. 10) e sempre Bommarito, in occasione del Caffé di BeBeez dedicato ai servicer lo scorso giugno, ha spiegato: “Il nostro ruolo come servicer in questo progetto sarà fondamentale, perché il nostro track record è la specializzazione nella gestione di crediti granulari e proprio di questi si occuperà il fondo. Il nostro compito sarà quello di condurre le due diligence sui portafogli e stabilire una curva di incassi. Se sbagliassimo, sarebbe un problema per le banche che sono gli investitori del fondo”.