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di Antonio Lanotte,
Chartered Tax Advisor and Senior Auditor – Advisory Board at Vernewell Group – Lecturer Vernewell Academy; Panel of Experts – EUBOF; Advisory Council – Blockchain for Europe; Tax Technology Committee – CFE Bruxelles (clicca qui per la bio).
Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno raggiunto lo scorso 7 novembre un accordo provvisorio sul Regolamento sui pagamenti istantanei, compreso un emendamento che consente agli istituti di pagamento e di moneta elettronica di accedere ai sistemi di pagamento (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo politico è stato raggiunto sulla proposta sui pagamenti istantanei, in quella che Mairead McGuinness, commissario europeo per i servizi finanziari, ha definito “una notizia fantastica per tutti coloro che vogliono che i loro pagamenti vengano elaborati in pochi secondi, non in giorni”. Proposto per la prima volta dalla Commissione europea lo scorso anno, il Regolamento intende migliorare la disponibilità di opzioni di pagamento istantaneo in euro per i consumatori e le imprese dell’UE e dei Paesi dello Spazio economico europeo. La notizia è stata accolta con estremo favore dagli operatori del settore dei pagamenti.
L’accordo prevede che agli istituti di pagamento non bancari (ad esempio gli istituti di moneta elettronica, compresi i futuri emittenti di stablecoin regolamentati, cioé emittenti di token di moneta elettronica o e-money tokens) sarà concesso l’accesso diretto ai sistemi di pagamento delle banche centrali (ad esempio SEPA).
Il team negoziale del Parlamento ha anche assicurato che, a determinate condizioni, alle società fintech sarà concesso l’accesso diretto all’infrastruttura di pagamento della Banca Centrale Europea, in modo da non dover più pagare le banche perché lo facciano per loro.
L’accordo deve ancora essere votato (una formalità a questo punto) dalla commissione e dalla plenaria del Parlamento europeo, oltre che dal Consiglio (circa 6 mesi). E ci sarà un periodo di transizione di 12 mesi per i Paesi membri per implementare questo accesso dopo l’entrata in vigore del regolamento. Inoltre, l’accesso ai sistemi di pagamento delle banche centrali sarà basato su alcune condizioni minime (in tema per esempio di governance e capitale).
Si tratta di una grande vittoria per le società fintech e le società di pagamento non bancarie dell’UE, che saranno meno dipendenti dai partner bancari. E contribuirà a creare condizioni di parità, concorrenza e innovazione nei pagamenti in generale. In sostanza i sistemi di pagamento dell’UE nel loro complesso diventeranno più competitivi (si veda articolo Supply chain, così la digitalizzazione trasforma l’attività finanziaria, Econonopoly).
Le nuove regole sono anche in linea con le nuove proposte della Commissione europea per una terza direttiva sui servizi di pagamento (PSD3) e per un nuovo Regolamento sui servizi di pagamento (PSR) , che presuppongono anche che i fornitori di servizi di pagamento (PSP) non bancari possano accedere alla moneta della banca centrale. In tal senso diventa ancora più interessante la prospettiva per gli istituti di moneta elettronica, il cui status (se non una banca) è richiesto per offrire e-money tokens al pubblico nell’ambito del Regolamento MiCA (Regolamento (UE) 2023/1114) (si veda altro articolo di BeBeez).
L’iniziativa, si legge nella nota del Consiglio europeo, rientra nel contesto del completamento della Capital Markets Union (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo 2021 e nell’aprile 2022 il Consiglio ha adottato conclusioni in cui ha evidenziato l’uso diffuso dei pagamenti istantanei e ha ricordato l’obiettivo di sviluppare soluzioni di pagamento competitive basate sul mercato a livello dell’UE.
Il 26 ottobre 2022 la Commissione ha presentato una proposta di Regolamento sui bonifici istantanei in euro che modifica e modernizza il Regolamento dell’area unica dei pagamenti in euro (SEPA) del 2012 sui bonifici standard in euro, aggiungendovi disposizioni specifiche per i bonifici istantanei in euro. L’obiettivo del progetto di regolamento è aumentare la diffusione dei bonifici istantanei in euro e facilitare l’accesso a tali servizi per i consumatori e le imprese dell’Unione.
Vengono proposti i seguenti requisiti per quanto riguarda i pagamenti istantanei in euro:
- Rendere universalmente disponibili i pagamenti istantanei in euro, con l’obbligo per i prestatori di servizi di pagamento dell’UE che già offrono bonifici in euro di offrire anche la loro versione istantanea.
- Rendere accessibili i pagamenti istantanei in euro, con l’obbligo per i prestatori di servizi di pagamento di garantire che il prezzo addebitato per i pagamenti istantanei in euro non superi il prezzo applicato per i tradizionali bonifici non istantanei in euro.
- Aumentare la fiducia nei bonifici, con l’obbligo per i fornitori di verificare la corrispondenza tra il numero di conto bancario (IBAN) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore al fine di avvisare il pagatore di un possibile errore o frode prima che venga effettuato il pagamento;
- Eliminare gli attriti nell’elaborazione dei pagamenti istantanei in euro preservando al tempo stesso l’efficacia dello screening delle persone soggette a sanzioni dell’UE, attraverso una procedura in base alla quale i prestatori di servizi di pagamento verificheranno almeno quotidianamente i loro clienti rispetto agli elenchi delle sanzioni dell’UE, invece di esaminare tutte le transazioni una per uno.
Ricordiamo che i pagamenti istantanei consentono alle persone di trasferire denaro entro dieci secondi in qualsiasi momento della giornata, anche al di fuori dell’orario lavorativo, non solo all’interno dello stesso Paese ma anche in un altro Stato membro dell’UE. Secondo le norme provvisoriamente concordate, i prestatori di servizi di pagamento come le banche, che forniscono bonifici standard in euro, saranno tenuti a offrire anche il servizio di invio e ricezione di pagamenti istantanei in euro. Le commissioni applicate (se presenti) non devono essere superiori a quelle applicate ai bonifici standard.
Il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto che le nuove norme entreranno in vigore dopo un periodo di transizione che sarà più rapido nell’area dell’euro e più lungo nei paesi non appartenenti all’area dell’euro, che hanno bisogno di più tempo per adattarsi. Il Consiglio e il Parlamento hanno deciso quindi di concedere l’accesso degli istituti di pagamento e di moneta elettronica (PIEMIs) ai sistemi di pagamento, modificando la Settlement Finality Directive (1998/26/CE) sul carattere definitivo del regolamento nei sistemi di pagamento e nei sistemi di regolamento titoli. Di conseguenza, tali soggetti saranno obbligati a offrire il servizio di invio e ricezione di bonifici istantanei, dopo un periodo transitorio. Al contempo si sono ottenute adeguate garanzie per garantire che l’accesso dei PIEMIs ai sistemi di pagamento non comporti rischi aggiuntivi per il sistema.
Secondo le nuove regole, i fornitori di pagamenti istantanei dovranno inoltre verificare che l’IBAN e il nome del beneficiario corrispondano per avvisare il pagatore di possibili errori o frodi prima che venga effettuata una transazione. Questo requisito si applicherà anche ai trasferimenti regolari. Il Consiglio e il Parlamento hanno infine inserito una clausola di revisione che obbliga la Commissione a presentare una relazione contenente una valutazione dell’evoluzione degli oneri creditizi.