
di Alessandro Albano
Il fondo UTP Italia, lanciato lo scorso anno da Intrum Italy e le società del gruppo Arrow Global, Sagitta sgr e Zenith Service, dedicato all’investimento in crediti UTP corporate, ha annunciato l’acquisizione di due nuovi portafogli di UTP granulari derivanti da mutui e finanziamenti pmi per un valore complessivo di 520 milioni, che ha portato così a circa 700 milioni di euro le masse gestite (si veda qui il comunicato stampa).
I nuovi due portafogli di crediti sono stati ceduti da 40 banche del Gruppo BCC Iccrea e da altre banche, con il fondo che conta così oggi più di 15 mila debitori totali con un taglio medio dell’esposizione di circa 45 mila euro e cinque tra i principali gruppi bancari italiani come investitori.
L’operazione include quella annunciata lo scorso febbraio di acquisto di UTP riferibili soprattutto a famiglie e pmi per 105 milioni di euro da un gruppo di banche appartenenti al gruppo BCC Iccrea. Nella stessa occasione sempre banche del gruppoBCC Iccrea avevano ceduto ad AMCO un altro portafoglio di crediti da 390 milioni, compostio per 67% da NPL e per il restante 33% da UTP. In tutto quell’operazione aveva riguardato un’ottantina di banche (75 BCC, BCC Banca Iccrea, BCC Banca Impresa e Banca Medio Credito del Friuli-Venezia Giulia) (si veda qui altro articolo di BeBeez). Al momento del lancio del fondo, invece, nel novembre 2022, era stato firmato un accordo quadro, per un valore nominale di circa 160 milioni di euro, con quattro tra le principali banche italiane che hanno agito come investitori nel fondo a seguito dell’apporto dei rispettivi portafogli di UTP (si veda altro articolo di BeBeez).
L’obiettivo dichiarato per il 2022 di raggiungere i 600 milioni di euro di conferimenti addizionali dopo il primo accordo per 160 milioni non era stato raggiunto, ma ill target fissato per l’anno in corso di 1,5 miliardi ha invece buone possibilità di successo vista la rapidità con cui si sono succedute le ultime operazioni nel corso del 2023.
Alberto Marone, amministratore delegato di Intrum in Italia e managing director dei mercati middle europe, ha dichiarato: “Il nostro ruolo di player primario nel settore finanziario italiano acquisisce maggiore rilevanza nell’attuale scenario macroeconomico che vede il recente rialzo dell’inflazione con il conseguente impatto negativo sul potere di acquisto delle famiglie. In questo contesto, Intrum si pone in maniera complementare e a supporto sia delle famiglie che del sistema bancario, grazie a una gestione proattiva dei clienti. Inoltre il setup attuale fornisce ulteriori possibilità di conferimento, che potranno accrescere la già considerevole size del fondo, quasi 700 milioni apportati da 44 istituti di credito. Tutto questo favorendo la sostenibilità finanziaria di circa 12 mila famiglie che avranno al loro fianco un partner etico e moderno”
Claudio Nardone, amministratore delegato di Sagitta sgr ha commentato: “Il Fondo UTP Italia, di cui Sagitta è gestore, sta ricevendo un elevato apprezzamento da parte del sistema bancario italiano, segno che si tratta di uno strumento che ben risponde alle esigenze del mercato sempre più focalizzato sui crediti UTP e che dovrà affrontare a breve anche il tema dei crediti in Stage 2. Le caratteristiche del nostro fondo, multi asset e multi-originator, con un approccio ‘back to bonis”’, si stanno rivelando vincenti e auspichiamo possano essere determinanti nelle scelte strategiche di altre realtà bancarie nei prossimi mesi”.
“Siamo lieti di far parte di una squadra che ha creato uno strumento con caratteristiche uniche, in cui la cartolarizzazione di crediti UTP, gestita da Zenith Service in qualità di Master Servicer, ha fatto la differenza grazie a una struttura organizzativa e a una piattaforma tecnologica preparate a gestire questa tipologia di operazioni, occupandosi dell’acquisto dei crediti oggetto di cartolarizzazione, della creazione e della gestione della società veicolo (SPV) e dello svolgimento delle attività regolamentari”, ha affermato invece Umberto Rasori, ad di Zenith Service.
Ricordiamo che Intrum Italy, in qualità di servicer di UTP Italia, fornisce supporto ai debitori, che vengono assistiti dai suoi specialisti nella stabilizzazione dei rispettivi flussi finanziari e di rimessa in bonis, anche grazie all’utilizzo di nuova finanza; Sagitta sgr gestisce il fondo secondo gli obiettivi e le strategie identificate nel regolamento di gestione; infine Zenith Service è il Master Servicer occupandosi dell’acquisto dei crediti oggetto di cartolarizzazione, della creazione e gestione della società veicolo (Spv) e dello svolgimento delle attività regolamentari.