L’assemblea di Officine CST, società presieduta da Roberto Nicastro e specializzata nella gestione di crediti sia in bonis che deteriorati verso la Pubblica Amministrazione e il mercato retail e corporate, il cui azionista di riferimento è il fondo di private equity Cerberus, ha approvato il bilancio civilistico e consolidato del gruppo per il 2021, che conferma il trend positivo della piattaforma di investimento (si veda qui il comunicato stampa).
Il portafoglio di crediti a fine anno ammontava a 54 milioni di euro, rispetto ai 38 del 2020, con un volume di nuovi crediti acquistati pari a 120 milioni di euro. Il focus è stato sui crediti sia semi-performing che deteriorati (come quelli verso i Comuni in dissesto) verso la Pubblica Amministrazione, su crediti verso aziende in procedura concorsuale e su crediti commerciali e finanziari unsecured. In tale ambito, è atteso il perfezionamento di alcune nuove operazioni nel primo semestre 2022, in particolare nell’ambito della supply chain finance.
Officine CST ha inoltre proseguito la propria espansione nel servicing, con 25 mandati oggi in essere nei settori utilities, tlc, auto e bancario/finanziario. In particolare, è stato sviluppato negli ultimi mesi il segmento del past due/Utp granulare, mercato su cui sono attesi importanti flussi di Npl nei prossimi mesi, con la fine delle moratorie e del preammortamento sui prestiti garantiti dallo Stato, fenomeno già previsto da BeBeez alla fine del 2020 (si veda atro articolo di BeBeez).
L’utile netto consolidato ha superato i 14 milioni di euro, notevolmente inferiore ai 26 milioni del 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Va però segnalato che del risultato 2020 ben 20 milioni derivano da rivalutazioni di attività finanziarie in portafoglio (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). In ogni caso il patrimonio netto ha raggiunto quota 51 milioni di euro, rispetto ai 47 milioni di euro del 2020, sebbene a fine 2021 sia stato distribuito un dividendo ai soci pari a 11 milioni.
Fondata nel 2004 e con sede a Roma, dalla fine dello scorso gennaio Officine CST è guidata da Paolo Gesa (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver ricoperto nello stesso gruppo la carica di direttore commerciale dal 2020, e di vicedirettore generale dal giugno 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Guardando avanti, il ceo ha commentato: “Quello che ci aspettiamo per i prossimi mesi, ed in parte abbiamo già visto nel primo trimestre, è un maggior ricorso alla cessione del credito da parte delle imprese per evitare ritardi di pagamento e ridurre il rischio di credito. In uno scenario di tassi in aumento, maggior incertezza sulla solvibilità dei propri clienti e aumento del costo dell’energia, sta tornando prioritario per le imprese concentrarsi sui propri crediti, e questo può tradursi in un volano per la crescita del nostro business, che è incentrato nel fornire apprezzate soluzioni di ottimizzazione del working capital.”
Ricordiamo che la società oggi controlla al 100%: Officine MC srl (network di agenti intermediari che opera come mercato per il passaggio di crediti certificati a investitori specializzati); Officine IT srl (che possiede e gestisce le piattaforme IT); e Officine gestione servizi legali srl (che si occupa del recupero giudiziale. Dal 2017 Officine gestisce Creho.it (ex crediticertificati.it), un marketplace digitale per lo smobilizzo e la monetizzazione dei crediti verso la PA anche in partnership con varie associazioni di categoria. Nel 2020 la società ha acquistato attraverso veicoli di cartolarizzazione 160 milioni di euro di Npl, principalmente verso le pubblica amministrazione, procedure concorsuali e altri crediti commerciali e ha gestito oltre 200 milioni di fatture commerciali emesse da pmi tramite le sue piattaforme fintech (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2020 Officine ha anche lanciato la sua piattaforma fintech dedicata al reverse factoring (si veda altro articolo di BeBeez), in particolare dedicata al finanziamento del capitale circolante delle imprese fornitrici di imprese capofiliera di progetti infrastrutturali. Alla fine di aprile del 2021 aveva intermediato 2400 fatture per un totale di 155 milioni di euro di crediti verso 55 controparti (si veda altro articolo di BeBeez).
Officine CST può contare su una significativa esperienza nel settore, con oltre 20 miliardi di euro di crediti gestiti dalla fondazione per conto di 8.000 aziende di diversi settori. Il gruppo ha progettato e sviluppato oltre 80 piattaforme proprietarie denominate WIF (Web Internet Framework). La società offre, inoltre, servizi di management del credito in outsourcing alle pmi e vanta rapporti consolidati con primarie banche e investitori italiani ed esteri, oltre che con circa 12 mila controparti pubbliche. Lo scorso novembre Officine CST, M&F e YARD RE hanno creato Solvency Alliance, una task force dedicata al supporto delle imprese e di tutti i soggetti coinvolti nel percorso della composizione negoziata della crisi d’impresa, l’istituto previsto dalla Legge 21 ottobre 2021 n. 147, che ha convertito con modificazioni il Decreto Legge 24 agosto 2021, n. 118. Percorso che da ieri è accessibile dalla piattaforma telematica delle Camere di Commercio (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dicembre 2019 Officine CST aveva quotato su ExtraMot Pro3 un minibond da 4 milioni di euro, scaduto il 31 dicembre 2021, sottoscritto dal fondo Amundi Progetto Italia, gestito da Amundi sgr (si veda altro articolo di BeBeez).