Si è chiusa pochi giorni fa la quarta operazione di cartolarizzazione di NPL multioriginator promossa dalla Luigi Luzzatti spa, che raggruppa 19 banche popolari territoriali, nata alla fine del 2017 sotto l’ombrello di Assopopolari e battezzata così in onore del fondatore del sistema del credito cooperativo in Italia.
L’operazione, che ha un valore lordo complessivo di 313,4 milioni di euro, è stata condotta attraverso la società veicolo Luzzatti POP NPLS 2023 srl, che ha acquistato crediti in sofferenza ceduti da 11 banche una società di factoring e contestualmente emesso note asset-backed in tre tranche per un valore complessivo di 91,5 milioni, con scadenza 30 giugno 2043: una tranche senior da 77,5 milioni di euro, alla quale è stato attribuito rating BBB e BBB+, rispettivamente da parte delle agenzie DBRS Morningstar e ARC Ratings; una tranche mezzanine da 11 milioni, senza rating; e una tranche junior, da 3 milioni, senza rating. Si tratta della seconda cartolarizzazione di NPL della Luzzatti senza GACS, cioé il sistema di garanzie pubbliche da associare alle tranche senior di cartolarizzazioni di crediti in sofferenza scaduto il 14 giugno 2022 e non rinnovato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze del governo Draghi (si veda altro articolo di BeBeez).
La maggior parte del portafoglio cartolarizzato è stato originato da Banca Popolare di Sondrio, che ha ceduto 173,7 milioni di euro lordi con il risultato che l’NPE ratio lordo del gruppo, che al 30 settembre 2023 era del 4,3%, è ora stimato attestarsi al di sotto del 4% (si veda qui il comunicato stampa). Gli altri 11 soggetti originator cedenti, come si legge nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 21 dicembre, sono: Banca di Piacenza, Banca Popolare di Fondi, Banca di Credito Popolare, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, La Cassa di Ravenna, Banca di Imola, Banca Popolare Sant’Angelo, Cassa di Risparmio di Asti, Banca Popolare del Cassinate, Cassa di Risparmio di Fermo e Blue Factor.
Il portafoglio cartolarizzato è costituito per circa la metà del valore lordo da crediti secured e per l’altra metò da crediti unsecured. L’esatta percentuale non è chiara, visto che i report delle due agenzie differiscono per qualche punto l’uno dall’altro. Secondo DBRS, il 50,8% del valore lordo è rappresentato da prestiti garantiti, di cui circa l’85,9% beneficia di ipoteche di primo grado; il restante 49,2% è rappresentato invece da prestiti non garantiti. La maggior parte del valore del portafoglio (64%) è rappresentato da debiti corporate, con gli immobili a garanzia dei prestiti che sono principalmente residenziali (52,9% del valore immobiliare) e concentrati principalmente in Nord Italia (74,2% del valore), con la Lombardia come regione più rappresentata (46,9%). Secondo ARC Ratings, invece, i prestiti garantiti costituiscono soltanto il 48% del totale, di cui il 33% è garantito da immobili a uso commerciale, il 49% da immobili residenziali, il 10% da terreni e altri immobili l’8%. Il tutto per un valore complessivo degli immobili di 322,6 milioni.
L’operazione è stata coordinata da Luzzatti scpa, mentre Intesa Sanpaolo – Divisione IMI
Corporate & Investment Banking ha agito in qualità di arranger e placement agent, e doNext
e doValue sono state nominate rispettivamente master e special servicer del
portafoglio ceduto. Inoltre consulenti legali dell’operazione sono stati Orrick Herrington & Sutcliffe LLP per le banche partecipanti e Chiomenti Studio Legale per gli arranger. Ha partecipano infine all’operazione BNP Paribas in qualità di account bank, agent bank, cash manager e paying agent.
Si tratta, si diceva, della quarta cartolarizzazione di NPL multi-originator strutturata da Luigi Luzzatti. Nel dicembre 2022, infatti, era stata chiusa una securitization del valore lordo complessivo di 545 milioni di euro, condotta attraverso la società veicolo Luzzatti POP NPLS 2022 srl, che aveva acquistato crediti in sofferenza ceduti da 15 banche. La maggior parte del portafoglio era stato originato anche in quel caso da Banca Popolare di Sondrio, che aveva ceduto 242,5 milioni di euro lordi. Le altre 14 banche cedenti erano: Banca di Piacenza, Banca Popolare di Fondi Società Cooperativa, Banca di Credito Popolare, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Cassa di Ravenna, Banca di Imola, Banca Popolare del Frusinate, Banca Popolare Sant’Angelo, Banca Sella, Cassa di Risparmio di Asti, Banca di Credito Peloritano, Cassa di Risparmio di Bolzano e Banca di Cividale (si veda altro articolo di BeBeez).
In precedenza, nel dicembre 2021, era invece stata chiusa la securitization con GACS di un portafoglio da 789,2 milioni di euro, ceduto da 12 banche (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, le banche partecipanti in quell’occasione erano state: Pop Sondrio, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Banca Popolare del Lazio, Blu Banca, La Cassa di Ravenna, Banca di Imola, Banca Popolare Pugliese, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca di Piacenza, Banca di Credito Popolare, Banca Popolare di Fondi e Banca Valsabbina. Il portafoglio era composto per il 53,7% da linee di credito garantite da ipoteche di primo grado e per il restante 46,3% da linee di credito garantite da ipoteche di grado superiore al primo e unsecured. L’operazione è stata condotta dal veicolo di cartolarizzazione Luzzatti POP NPLS 2021 srl.
In precedenza, nel dicembre 2019, la Luzzatti aveva condotto un’altra cartolarizzazione sempre con GACS, attraverso il veicolo POP NPLs 2019 srl su un portafoglio da 826,7 milioni di euro lordi, originato da 12 banche socie (si veda altro articolo di BeBeez); e a fine 2018 ne era stata chiusa un’altra attraverso il veicolo POP NPLs 2018 srl su un portafoglio da circa 1,7 miliardi di euro originato da 14 banche e di cui la fetta più importante proveniva da Banca Popolare di Bari, che aveva ceduto 800 milioni di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez).
A dicembre 2021, la Luigi Luzzatti ha inoltre concluso la prima cessione pro-soluto multiorginator di crediti deteriorati single name secured (si veda altro articolo di BeBeez) nell’ambito dell’operazione battezzata Mondo Pop 1, che è stata suddivisa in due tranche, una entro fine dicembre 2021 e una nel primo trimestre 2022, e alla quale hanno aderito 11 banche, in gran parte azioniste della Luzzatti. Non è chiaro se ad acquistare i crediti sia stato anche il fondo dedicato all’investimento in portafogli di UTP di taglio medio-piccolo, promosso dalla Luigi Luzzatti spa nell’ottobre 2021 insieme al gruppo Prelios (si veda altro articolo di BeBeez).