SGA (Società per la Gestione di Attività spa) ha annunciato ieri la firma dei contratti per l’acquisizione dalle due banche venete in liquidazione coatta amministrativa dei rispettivi portafogli di crediti deteriorati (scarica qui il comunicato stampa). La firma dei contratti segue quella del 23 febbraio del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan (si veda altro articolo di BeBeez), pubblicato poi lo scorso 12 marzo, attuativo dell’art. 5 del precedente decreto del giugno 2017, con il quale il governo aveva varato “Disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza spa e di Veneto Banca spa”
Con la firma di questi contratti, i commissari liquidatori di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca hanno quindi ceduto a SGA i crediti classificati o classificabili “in sofferenza”, “unlikely to pay” o “past due” alla data di avvio delle liquidazioni coatte amministrative e non ceduti a e/o retrocessi da Intesa Sanpaolo. I portafogli ceduti, costituiti da circa 112 mila posizioni debitorie, hanno un valore lordo complessivo pari a circa 18 miliardi di euro.
A questo punto SGA può avviare le attività di gestione dei crediti e degli altri beni e rapporti giuridici acquistati, con l’obiettivo di massimizzarne il valore di recupero nel tempo e contestualmente di ottimizzare la gestione dei rapporti con i debitori.
Enrico Marchi, presidente di Banca Finint, lo scorso gennaio si era dichiarato interessato alla partita. Marchi aveva detto infatti che il gruppo Finint, con la sua divisione che si occupa di servicing, è interessato a cercare di “gestire al meglio la partita dei crediti deteriorati (delle banche venete, ndr) che verranno dati a SGA e quindi da SGA ai soggetti con cui deciderà di lavorare” (si veda altro articolo di BeBeez).
In particolare, i circa 9 miliardi di euro di inadempienze probabili (unlikely-to-pay), a differnza delle sofferenze, non potranno essere gestite dalla SGA, che non potrà da sola immettere nuove risorse laddove fosse necessario per permettere il rilancio di aziende in crisi e quindi evitare che quelle inadempienze probabili si trasformino in sofferenze. Ciò significa che dovranno entrare in gioco necessariamente operatori specializzati (si veda altro articolo di BeBeez).