Sagitta sgr ed Europa Investimenti, entrambe controllate da gruppo Arrow Global, hanno lanciato UTP Restructuring, nuovo fondo dedicato all’acquisto di crediti corporate Stage 2, UTP e scaduti, distinto in un comparto crediti e in un comparto nuova finanza (si veda qui il comunicato stampa).
Il fondo sarà infatti costituito tramite apporto single name da parte delle principali banche italiane vantati verso mid-large corporate italiane in determinati settori industriali (comparto crediti) e potrà inoltre supportare i processi di ristrutturazione tramite l’erogazione di finanziamenti diretti alle aziende (grazie alla provvista del comparto nuova finanza).
Obiettivo del fondo è quello di massimizzare il recovery rate dei crediti nel medio lungo termine promuovendo e supportando operazioni di ristrutturazione e rilancio delle aziende anche, laddove necessario, appunto tramite l’apporto di nuova finanza per le società oggetto dell’investimento.
Daniele Patruno, ceo di Europa Investimenti, ha commentato: “Europa Investimenti potrà supportare Sagitta forte dell’esperienza maturata nel mondo delle special situation sin dal 2007, anche grazie al recente rafforzamento del team dedicato alla crisi di impresa che ha visto l’ingresso di Roberto Rondelli come head of going concern strategy, professionista che vanta una significativa esperienza e track-record in queste specifiche iniziative e più in generale nella gestione di situazioni finanziarie complesse e di operazioni di ristrutturazione di aziende medio-grandi per conto di investitori finanziari e banche e in accordo con gli imprenditori”.
Claudio Nardone, ceo di Sagitta, ha aggiunto: “Nei bilanci delle banche italiane sono presenti circa 230 miliardi di euro di crediti in ‘stage’ e ammontano a oltre 340 miliardi i finanziamenti garantiti dallo Stato nel periodo pandemico e prossimi alla scadenza. Il fondo istituito va a cogliere proprio la sfida di lavorare sulle situazioni di temporanea difficoltà di talune imprese italiane, per offrire un’opportunità di riequilibrio finanziario e di ripartenza“.
Ricordiamo che Sagitta sgr, sempre in tema di UTP, nel novembre 2022 aveva lanciato il fondo UTP Italia, insieme a Intrum Italy, tra i principali investitori italiani in crediti distressed, e a Zenith Service, tra i principali master servicer italiani di cartolarizzazioni di NPL, a sua volta parte come Sagitta del gruppo Arrow Global. UTP Italia è un fondo innovativo che coniuga lo strumento della cartolarizzazione con quello del fondo alternativo multi comparto riservato a investitori professionali, specializzato nella gestione di crediti UTP cosiddetti granulari, soprattutto mutui e finanziamenti erogati a pmi e famiglie (si veda altro articolo di BeBeez). Al momento del lancio del fondo era stato firmato un accordo quadro, per un valore nominale di circa 160 milioni di euro, con quattro tra le principali banche italiane che hanno agito come investitori nel fondo a seguito dell’apporto dei rispettivi portafogli di UTP. Lo scorso maggio quel fondo ha annunciato l’acquisizione di due nuovi portafogli per un valore complessivo di 520 milioni, che ha portato così a circa 700 milioni di euro le masse gestite (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre lo scorso anno, a luglio l’sgr aveva chiuso a quota 100 milioni di euro la raccolta per SGT ACO Direct Lending (Italy) Fund (si veda altro articolo di BeBeez), fondo di credito che è ora pronto a erogare nuova finanza nella forma di direct lending ad aziende in situazioni di temporanea difficoltà finanziaria, nell’ambito di procedure di risanamento o ristrutturazione del debito, anche di tipo concorsuale. In precedenza invece, a maggio 2023, l’sgr aveva chiuso la raccolta di Arrow Credit Opportunities II (Italy) Feeder, feeder fund riservato a investitori professionali, il cui patrimonio è investito esclusivamente nelle quote del fondo master Arrow Credit Opportunities II (ACO II) (si veda altro articolo di BeBeez). Arrow Credit Opportunities II (ACO II) a sua volta aveva annunciato nel marzo dello scorso anno il closing della raccolta a quota 2,75 miliardi di euro, di cui un impegno della casa madre di 275 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto ad Europa Investimenti, invece, lo scorso novembre ha incrementato la sua quota già detenuta, e pari al 95%, nella società senese Sansedoni Siena spa, divenendone la proprietaria quasi totalitaria e consolidando così la strategia real estate del gruppo di asset management britannico in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).