Unicredit si sta preparando a vendere un portafoglio di crediti deteriorati dei valore nominale di 5 miliardi di euro. Lo riferiscono fonti dell’agenzia di stampa americana Bloomberg, secondo cui la banca sta selezionando i crediti da cedere e definendo la struttura dell’operazione (che potrebbero quindi essere soggette a variazione), che dovrebbe essere conclusa entro la fine di quest’anno.
Bloomberg non fornisce altri dettagli, per cui resta il dubbio se questi 5 miliardi includano o meno tutti o parte dei portafogli che già sono sul mercato o che si sa che sono in arrivo a breve.
Attualmente Unicredit sta cedendo infatti tre portafogli di Npl per un controvalore complessivo di 2,4 miliardi. Si tratta del portafoglio Roma, da 1,4 miliardi di crediti non garantiti; del portafoglio Matera, da 750 milioni di crediti garantiti; e del portafoglio Capri, che comprende 300 milioni di Npl assistiti da garanzie (si veda altro articolo di BeBeez). Intanto procede l’operazione Sandokan 2, cioé la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati costituito soprattutto da unlikley to pay immobiliari, quindi secured, che sarebbe la riedizione del progetto Sandokan, varato nell’autunno 2015, che aveva poi portato il gruppo bancario a cartolarizzare un portafoglio da 1,3 miliardi di euro. Questa volta, però, il portafoglio in questione avrebbe una dimensione maggiore, tra i 2 e i 3 miliardi di euro. L’istituto di credito non dovrebbe lanciare una gara ma rivolgersi direttamente agli interlocutori della prima operazione conclusa a fine 2016, cioè Pimco, Gwm e Finance Roma, tramite la newco Aurora Recovery Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
La maxi cessione in vista si colloca all’interno del processo di derisking della banca e di accelerazione della dismissione di crediti deteriorati, specialmente quelli non core, annunciato dall’amministratore delegato Jean Pierre Mustier a inizio maggio in occasione della call con gli analisti a commento della prima trimestrale della banca del 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Alla fine del primo trimestre 2019 i crediti deteriorati lordi di Unicredit sono scesi a 37,6 miliardi di euro (in calo di 600 milioni da fine 2018). Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi di gruppo è così diminuito dell’1,9% su base annua attestandosi al 7,6%, con un tasso di copertura del 61,8% nel primo trimestre. Le esposizioni deteriorate core sono scese a 19,8 miliardi, con un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi al 4,1% (-0,7%) e vicino alla media Eba. Il tasso di copertura è rimasto solido al 58,1%. L’esposizione a crediti deteriorati lorda per la parte non core è scesa a 17,7 miliardi, in calo del 22,5% rispetto all’anno precedente e del 4,1% rispetto al trimestre precedente (si veda qui l’ultima presentazione agli analisti).