Acque spa, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato nel territorio del Basso Valdarno, ha incassato due finanziamenti per complessivi 355 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Di questi, 225 milioni provengono da un lato da un pool di banche composto dai Banco BPM, BBVA, BNL BNP Paribas, BPER, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, MPS e UniCredit, e dall’altro da F2i sgr, al suo terzo investimento in direct lending condotto dall’Infrastructure Debt Fund 1. I primi due investimenti risalgono invece a inizio dicembre 2022, quando il fondo ha finanziato l’operatore tlc di fibra ottica Open Fiber (si veda altro articolo di BeBeez) e il gruppo specializzato in impianti di produzione di energia rinnovabile Falck Renewables (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che F2i sgr aveva annunciato il primo closing della raccolta del fondo nell’agosto 2022 con 310 milioni di euro di impegni rispetto a un target complessivo di 500 milioni (si veda altro articolo di BeBeez) e che a dicembre 2022 aveva raggiunto i 330 milioni di euro di impegni. Le risorse incassate con questo prestito da Acque spa serviranno a prolungare l’
L’altro prestito, erogato dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), per un importo di 130 milioni di euro, con restituzione entro il termine della concessione, sarà invece destinato alla realizzazione degli investimenti per migliorare l’efficienza del servizio idrico e fognario in 55 comuni della Toscana (si veda qui il comunicato stampa della BEI).
Banca Finint e Mediobanca hanno agito in qualità di advisor finanziari mentre lo Studio Legale Cappelli RCCD ha assistito la società per gli aspetti legali.
Queste nuove risorse supporteranno il piano di investimenti industriale da 800 milioni di Acque per il periodo 2022 – 2025. L’obiettivo è quello di migliorarne ulteriormente il servizio idrico integrato, il sistema fognario e l’efficienza del sistema di approvvigionamento di acqua potabile, aumentandone al contempo la capacità di affrontare e superare con successo i rischi legati al cambiamento climatico.
Acque è nata nel 2001 dalla concentrazione di cinque società pubbliche e di un partner privato, opera in un territorio che, dalla costa tirrenica sino al cuore della Toscana, tocca 5 province e 55 comuni, per oltre 800 mila abitanti. Nel capitale sociale del gruppo sono oggi presenti: ABAB spa (45%), Publiservizi spa (19%), Cerbaie spa (16,6%), Gea Servizi per l’Ambiente (12,3%), Aquapur spa (5%), CO.A.D Consorzio Acque Depurazione (1,6%), Comune di Chiesina Uzzanese (0,3%), Comune di Crespina Lorenzana (0,2%).
Nel 2021 i ricavi da tariffa del gruppo sono stati di 158,4 milioni di euro, l’ebitda è stato di 90,3 milioni e debiti complessivi pari a 90,6 milioni (si veda qui relazione di bilancio 2021).
Fabio Trolese, ad della società, ha dichiarato: “L’ottenimento del doppio filone di finanziamento rappresenta un risultato significativo, frutto di un’attività lunga, poderosa e complessa. Lo abbiamo colto grazie all’impegno di tutti coloro che, in questi anni, hanno contribuito a raggiungere performance aziendali di ottimo livello”.
Gelsomina Vigliotti, vicepresidente di BEI, ha aggiunto: “Gli eventi climatici estremi rappresentano una sfida sempre più urgente per la nostra società, come dimostra l’alluvione che ha recentemente colpito l’Emilia-Romagna. Grazie al finanziamento BEI da 130 milioni di euro, Acque avrà a disposizione le risorse per implementare importanti misure di adattamento e mitigazione volte a garantire la sicurezza e resilienza del servizio idrico e fognario in Toscana e a proteggere l’ambiente”.
La BEI, in quanto banca del clima dell’Unione Europea, è uno dei maggiori finanziatori del settore idrico a livello mondiale, con più di 1.600 progetti e circa 80 miliardi di euro di finanziamenti erogati dal 1958 ad oggi. Fra il 2016 e il 2022, l’Italia è stato il maggior beneficiario delle risorse BEI dedicate al settore idrico. Durante questo arco temporale ha finanziato 40 operazioni per un totale di 2,9 miliardi di euro, contribuendo ad attivare investimenti per circa 8,9 miliardi. Il prestito ad Acque si aggiunge a quelli recentemente firmati con Gruppo CAP, Tea spa, Alfa srl, Veritas, SMAT, Gruppo Iren, e CIIP.