Si è concluso lo scorso 29 marzo il secondo periodo di offerta per il minibond di ARC Real Estate spa, infoprovider indipendente per banche e fondi d’investimento nel mercato italiano del credito e del credito problematico con garanzia immobiliare (si veda qui il comunicato stampa).
Il minibond era stato collocato inizialmente sul portale Crowdbond della piattaforma di equity crowdfunding OpStart a inizio dicembre 2020 con un target massimo di 1,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Il bond è stato poi quotato sul Third Market della Borsa di Vienna a fine dicembre 2020 al termine della prima finestra di collocamento, mentre la seconda finestra si è chiusa appunto a fine marzo. Nel complesso su Crowdbond sono stati collocati bond per 940 mila euro. Altri 100 mila euro sono stati poi collocati in altro modo, visto che a oggi sul Third Market risulta quotata una size complessiva di 1,04 milioni.
Il bond ha scadenza dicembre 2025, paga una cedola del 6% ed è coperto da garanzia al 90% del Fondo di Garanzia pmi (si veda qui l’Information Memorandum del bond e qui il Regolamento). L’emittente è stato assistito nell’operazione dallo studio legale Dwf, in qualità di deal counsel.
Fondata nel 1993 dal presidente e ceo Massimiliano De Castro insieme al Gruppo ARC di Venezia, la società ha sviluppato un modello di business che si è avvalso dell’innovazione tecnologica per la raccolta, il trattamento e la distribuzione di informazioni nel settore immobiliare. Nel 2008 ARC ha acquisito la maggioranza del capitale sociale di Revis spa, società che ha sviluppato un software in grado di calcolare, attraverso un processo di stima automatizzato, il valore di mercato degli immobili e di procedere all’accertamento rapido della proprietà di beni immobili. Nel 2011 la società ha poi acquisito la maggioranza di ARC Media srl e nel 2015 Revis e ARC Media sono state fuse per incorporazione in ARC Real Estate.
Oggi la società è controllata al 35,91% da Massimiliano Di Castro e, con l’11,88% ciascuno, da Armando Gianfagna, Claudia Neri e Gioele Di Cristofaro. Seguono poi altri azionisti con quote minori. ARC Real Estate ha chiuso il 2019 con 4,5 milioni di euro di ricavi e un ebit di 155 mila euro.
Le somme raccolte con l’emissione del minibond saranno impiegate per l’acquisto di portafogli di Npl. In particolare, l’obiettivo degli acquisti saranno Npl originati sul mercato primario principalmente da banche di credito cooperativo, casse di risparmio e banche popolari, garantiti e non garantiti. Quanto al tipo di crediti, saranno mutui ipotecari, mutui chirografari, aperture di conto corrente e altri finanziamenti. I portafogli target saranno di valore lordo compreso tra i 500 mila euro e i 10 milioni in caso di composizione mista secured e compresa tra uno e 50 milioni in caso di crediti unsecured. Il bond offre alla data di scadenza un premio di overperformance del 5% da corrispondersi se la performance finanziaria netta dei portafogli di Npl sarà superiore al 70%.
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