Banca Popolare Pugliese ha investito 10 milioni di euro in Anthilia BIT IV, quarto fondo di Anthilia Capital Partners sgr dedicato al private debt (si veda qui il comunicato stampa). La notizia era attesa: Anthilia aveva preannunciato lo scorso gennaio a BeBeez che era in arrivo un ulteriore impegno di un altro investitore per altri 10 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), che avrebbero portato il totale disponibile a 201 milioni. Ora il veicolo punta a raccogliere 250 milioni entro fine anno. Ricordiamo che lo scorso dicembre il FEI (Fondo europeo per gli investimenti) aveva impegnato sino a un massimo di 70 milioni di euro nel fondo e l’Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), a sua volta aveva impegnato fino a 40 milioni di euro su Anthilia BIT IV (si veda altro articolo di BeBeez).
L’impegno della Banca Popolare Pugliese permetterà alle pmi del sud Italia di accedere, tramite il fondo Anthilia, a nuove risorse finanziarie. In questo modo la sgr rafforza la sua presenza territoriale al fianco delle imprese del Mezzogiorno. Nel centro-sud, Anthilia sgr negli ultimi anni ha finalizzato operazioni di private debt per un valore di circa 200 milioni, canalizzando risorse verso eccellenze produttive, investimenti ed occupazione sul territorio. Solo nel 2021, le operazioni di private debt realizzate da Anthilia sono ammontate a circa 110 milioni di euro, a sostegno di 12 pmi italiane in vari settori.
Mauro Buscicchio, direttore generale di Banca Popolare Pugliese, ha spiegato: “Nell’ottica dell’oculata diversificazione da sempre condotta, il nostro Istituto ha scelto di riporre la propria fiducia in Anthilia sgr investendo nel fondo chiuso Anthilia BIT IV di cui condivide, tra l’altro, la politica di investimento e di gestione del credito adottate. Le finalità perseguite da Anthilia Capital Partners sono, inoltre, le stesse della nostra banca: favorire la crescita e lo sviluppo delle eccellenze territoriali offrendo loro la possibilità di accedere a nuove risorse finanziarie”.
Giovanni Landi, presidente di Anthilia Holding, ha commentato: “Accogliamo con grande entusiasmo l’ingresso della Banca Popolare Pugliese, uno dei primi poli bancari del Mezzogiorno, perché siamo consapevoli del potenziale territoriale e del ruolo che possiamo giocare nel tessuto economico del Sud Italia. Anthilia BIT IV nasce con lo scopo di dare nuova linfa all’economia reale del nostro Paese, affiancando le realtà virtuose nel loro percorso di crescita”.
Anthilia BIT IV è un fondo di co-investimento che prosegue l’esperienza iniziata nel 2013 con Anthilia Bond Impresa Territorio (Anthilia BIT che aveva raccolto 194 milioni) e nel 2016 con Anthilia BIT Parallel Fund (30,3 milioni), e proseguita nel 2018 con Anthilia BIT III, che nel novembre di quell’anno aveva annunciato il primo closing a quota 145 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e ha poi raggiunto una chiusura finale a 247 milioni nel 2019. Il fondo IV coinveste con il fondo Anthilia BIT III secondo un rapporto di coinvestimento prestabilito ma può anche destinare fino al 20% del proprio portafoglio a operazioni indipendenti. La strategia del fondo si pone in continuità con i tre fondi predecessori, focalizzati a fornire finanziamenti alternativi a lungo termine alle pmi italiane.
La sgr vanta un patrimonio in gestione di oltre 1,7 miliardi di euro a dicembre 2021, di cui oltre 700 milioni in private debt (si veda qui il comunicato stampa), con investimenti complessivi superiori a 1 miliardo di euro, e la leadership nel segmento delle small cap italiane. Tra i principali investitori figurano, oltre al FEI, Cassa Depositi e Prestiti, il Fondo Italiano d’Investimento e numerosi gruppi assicurativi e bancari europei. Anthilia è attiva nella gestione di fondi di investimento aperti e chiusi, mandati individuali a ritorno assoluto, Eltif e Pir alternativi e nella consulenza agli investimenti. Lo scorso novembre Banco di Desio e della Brianza aveva siglato l’accordo per acquisire in aumento di capitale il 15% della sgr con un’opzione per salire al 30%. Il tutto, nel più ampio contesto di una partnership commerciale nell’ambito dei servizi alle pmi e nell’area asset e wealth management (si veda altro articolo di BeBeez).
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