Planet Holding, capogruppo di Planet Smart City (PSC), startup londinese dal cuore italiano attiva nell’edilizia abitativa sostenibile a prezzi accessibili (smart social housing), ha aperto un round da 60 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). I capitali, da raccogliere entro fine anno, contribuiranno nei prossimi tre anni al lancio di 54 nuovi progetti di grandi dimensioni per 40.000 unità abitative totali.
Planet Smart City, che dalla costituzione nel 2015 ha raccolto oltre 160 milioni di euro (di cui 55 nel 2021) da 386 investitori istituzionali e da privati, ha chiuso il 2021 con ricavi per 105 milioni di dollari il doppio dell’esercizio precedete rispetto all’esercizio 2020 (52 milioni di dollari).
Nel gennaio la proptech 2020 aveva incassato un round da 24 milioni di euro, portando così a 100 milioni la raccolta complessiva (si veda altro articolo di BeBeez). Un precedente round da 6,5 milioni di euro era stato chiuso nel giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Vi avevano partecipato anche investitori istituzionali come Equiter i cui soci sono Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT, Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo. Avevano preso parte anche business angel e imprenditori come Claudio Costamagna, Davide Malacalza, Eraldo Bianchessi, Gaudenzio Roveda, Ruben Levi, e il fisico e imprenditore Stefano Buono, presidente di Planet Smart City e fondatore nel 2002 di Advanced Accelerator Applications (partecipata dal veicolo di investimento italiano Life Sciences Capital spa, poi sbarcata al Nasdaq e infine delistata a inizio 2018 da Novartis).
PSC punta, nel medio periodo, alla leadership mondiale nell’edilizia abitativa accessibile e sostenibile, con oltre 45.000 abitazioni vendute all’anno in otto Paesi (Brasile, Colombia, Messico, Stati Uniti, India, Indonesia, Vietnam e Thailandia). I nuovi progetti si aggiungeranno ai dieci (per oltre diecimila unità abitative) in fase di avanzata realizzazione in Brasile, Stati Uniti e India. Oltre a consolidare la presenza in questi Paesi, Planet Smart City punta nel triennio a estendere l’operatività ad altri Paesi del Sud America (Colombia e Messico) e dell’Asia (Indonesia, Vietnam e Thailandia). Nei giorni scorsi è stato intanto perfezionato l’accordo per il secondo progetto in India (per 1.500 unità abitative totali) che sarà sviluppato in partnership con la società indiana Kolte Patil Developers Limited, partner anche del primo progetto indiano di Planet Smart City, annunciato nell’aprile 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Planet Smart City opera anche nel mercato italiano con una strategia di sviluppo fondata sulla consulenza agli sviluppatori immobiliari per la progettazione e realizzazione di nuovi quartieri smart (greenfield) e per la riqualificazione di aree urbane o quartieri con l’integrazione di soluzioni innovative (brownfield). L’azienda è tra gli advisor di Redo, il nuovo smart district per il social housing sviluppato a Milano da Investire sgr con il supporto di Fondazione Housing Sociale nell’area di Rogoredo-Santa Giulia (si veda altro articolo di BeBeez). In collaborazione con Palladium Group, società immobiliare internazionale, Planet Smart City ha realizzato Quartiere Giardino “Vivere smart” di Cesano Boscone, primo intervento in brownfield in Italia, realizzato trasformando un’area esistente nella periferia di Milano. È inoltre parte del gruppo di lavoro guidato da Fondo Immobiliare Lombardia che, con il progetto INNESTO, si è aggiudicato il bando per la rigenerazione dell’area Scalo Greco – Breda a Milano, ed è tra gli advisor di SeiMilano, progetto di rigenerazione urbana nella zona sud ovest di Milano. Il progetto, sviluppato da Borio Mangiarotti spa in partnership con il fondo statunitense Värde Partners, prevede la realizzazione di abitazioni, uffici e spazi commerciali in un parco urbano di oltre 16 ettari (si veda altro articolo di BeBeez). Le due società hanno contratto nel gennaio 2020 un prestito da 113,5 milioni di euro da Intesa Sanpaolo e Banco Bpm per avviare lo sviluppo del progetto immobiliare (si veda altro articolo di BeBeez).
Planet Smart City è stata fondata a Londra, dove ha sede, nel 2015 da Giovanni Savio (ceo) e Susanna Marchionni, esperti nel settore immobiliare. E’ presieduta dal fisico-imprenditore Stefano Buono, presidente anche della torinese LIFTT srl, “l’ascensore” hi-tech nato dall’alleanza tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo (si veda altro articolo di BeBeez). La società opera in paesi dal grande deficit abitativo e collabora con costruttori di tutto il mondo per rivitalizzare le comunità esistenti tramite l’utilizzo di tecnologie intelligenti.
Giovanni Savio, ceo di Planet Smart City, ha dichiarato: “La progettazione di nuovi sviluppi immobiliari residenziali di grandi dimensioni è, nel mondo, sempre più caratterizzata da un approccio multidisciplinare: innovazione tecnologica, digitalizzazione dei servizi, soluzioni che promuovono la socialità. Planet Smart City è l’unica impresa a livello globale che integra questi concetti in un’offerta innovativa ed espandibile per l’affordable housing, un approccio che sta registrando il crescente interesse degli sviluppatori immobiliari”.
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