
Il gruppo alberghiero Bauer spa ha annunciato ieri di aver ristrutturato 110 milioni di euro di debito bancario in default grazie a un complesso accordo con Blue Skye Investment Group, un operatore specializzato nelle ristrutturazioni aziendali, che immetterà nuova finanza per altri 20 milioni.
Alla guida del gruppo alberghiero proprietario del prestigioso Hotel Bauer di Venezia resta Francesca Bortolotto Possati, nipote di Arnaldo Bennati, costruttore navale ligure di successo che acquistò l’albergo nel 1930 dalla famiglia Bauer-Grünwald.
Guidato da Salvatore Cerchione, Blue Skye non è nuovo ai salvataggi di noti brand in Itallia. L’ultima operazione di questo tipo risale al 2012, quando il fondo ha ristrutturato 6 milioni di debito dell’Harry’s Bar a Venezia e , come riferito dal Financial Times, comprato il 16% del capitale della holding della famiglia Cipriani.
Blue Skye Investment Group è nato a fine 2008, quando l’asset manager Usa D.B. Zwirn ha ceduto il controllo di Blue Skye Investment Company a IDeA Alternative Investments sgr, a Dea Capital. e al management della stessa Blue Skye riuniti nel veicolo lussemburghese Stepstone, così come descritto nel bilancio 2008 di Dea Capital.
Tornando all’operazione Bauer, secondo quanto riiferisce oggi MF Milano Finanza, il debito bancario senior (soprattutto verso Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banco Popolare) in capo al gruppo alberghiero è stato acquistato da una società veicolo di cartolarizzazione battezzata Hadar e riscadenziato a 4 anni.
Tra qualche settimana Bauer sarà pronta per emettere un bond senior a 4 anni con cedola 7% garantito (secured) dagli immobili che già garantivano i finanziamenti bancari e cioè appunto dal noto hotel cinque stelle (perimetro San Marco) che ha sede in un palazzo in stile veneziano del XVIII secolo a pochi passi da Piazza San Marco, con vista sul Canal Grande. Il bond sarà sottoscritto da Blue Skye e da altri investitori e con i proventi dell’emissione Bauer ricomprerà il suo debito parcheggiato presso Hadar.
Il prestito obbligazionario sarà quotato su un mercato estero, probabilmente il Terzo mercato di Vienna, e avrà una dimensione di 130 milioni di euro, in modo tale da dotare anche la società di denaro fresco per andare a finanziare i futuri investimenti e lo sviluppo dell’hotel Bauer.
Nell’ambito dell’operazione, il gruppo Bauer si è impegnato a cedere alcuni asset non strategici, tra cui le Aziende Agricole Bennati (che sono già oggetto di un contratto preliminare di vendita da eseguirsi nelle prossime settimane) e le proprietà immobiliari della Giudecca ossia il complesso Palladio (Bauer Palladio Hotel&Spa) e Villa F (dimora esclusiva sull’Isola della Giudecca, ricavata all’interno di un palazzo storico rinascimentale).
Via via che le proprietà verranno cedute, l’incasso andrà a rimborsare in anticipo parte del bond. In ogni caso si stima che gli asset in vendita abbiano un valore almeno pari al 70-80% di quello del bond.
L’operazione è stata condotta nel contesto di un piano di risanamento e ristrutturazione del debito stilato sulla base dell’art 67 della Legge Fallimentare messo a punto da Bauer con l’ausilio dell’advisor finanziario Cassiopea e con l’assistenza dello studio legale Gattai Minoli Agostinelli Partners. Consulente legali di Blue Skye sono stati invece lo studio legale 5 Lex e lo studio legale RCC Lex. I profili fiscali sono stati seguiti dal partner Francesco Fabbiani dello studio legale e tributario F&C.