
Hanno debuttato venerdì 26 maggio alla Borsa di Vienna i due bond di Associazione Calcio Milan spa per un totale di 128 milioni di euro, entrambi a cedola fissa del 7,7% e scadenza 18 mesi.
Un primo bond è stato emesso per 73,7 milioni di euro, mentre il secondo è stato emesso per 54,3 milioni di euro. E, secondo quanto è stato spiegato all’assemblea dei soci tenuta la settimana scorsa, quanto incassato con il primo bond servirà a rifinanziare il debito pregresso del club rossonero, mentre il bond Serie 2 è finalizzato a finanziare il calciomercato del club. Il Milan è stato assistito nell’operazione sul piano legale dallo Studio Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners
I titoli sono stati interamente sottoscritti da Project Redblack sarl, un spv controllato dal fondo Elliott, guidato da Paul Singer, partecipato per una minoranza dal fondo britannico Blue Skye. (si veda qui il comunicato stampa dei legali Gattai, Minoli Partners). I bond sono parte del pacchetto di prestiti da 303 milioni di euro complessivi erogati dal fondo al nuovo proprietario del Milan, il broker Yonghong Li, per l’acquisto del gruppo. I restanti 175 milioni (o 180 milioni, quando si diceva che i bond sarebbero stati emessi per 123 milioni) di prestito sono stati erogati al veicolo Rossoneri Lux, che paga una cedola dell’11,5%. Il tutto, a fronte di un equity value del Milan di 520 milioni e un valutazione complessiva della società di 740 milioni (il debito verso le banche ammonta a 150 milioni), compreso l’aumento di capitale da 100 milioni per dare linfa al mercato estivo (si veda MF Milano Finanza).
La Borsa di Vienna nel comunicato stampa precisa che gli emittenti italiani stanno apprezzando in maniera particolare la piazza austriaca, tanto che attualmente sono quotati 53 bond di emittenti corporate italiani per un volume nominale complessivo di oltre 6,2 miliardi di euro, compresi titoli di emittenti del calibro di Barilla, Davide Campari, L’Epresso, Snam e Buzzi Unicem.