C.M.C. (Cooperativa Muratori e Cementisti) di Ravenna, una delle principali società di costruzioni italiane, ha collocato ieri alla pari un nuovo bond da 250 milioni di euro con cedola 6,875% a cui è stato assegnato rating B2 e B, rispettivamente da Moody’s e S&P’s.
Joint global coordinator e joint physical bookrunner dell’offerta sono stati BnpParibas e Unicredit. Banca Akros e Banca Imi hanno agito in qualità di joint bookrunner, AdviCorp ha assitito C.M.C. Di Ravenna in veste di advisor finanziario.
I proventi netti delle obbligazioni saranno utilizzati per rimborsare alcuni debiti finanziari esistenti del gruppo C.M.C. di Ravenna, incluso (i) il rimborso dell’intero ammontare attualmente utilizzato della esistente Revolving Credit Facility (RCF), (ii) il rimborso parziale di debiti a medio lungo termine, e (iii) il rimborso parziale di debiti a breve termine.
“Durante gli ultimi mesi ci siamo concentrati sia sul nostro importante percorso di crescita che ha visto l’acquisizione di €373 milioni di nuove commesse sbarcando anche in mercati che riteniamo saranno strategici per il futuro, sia nella ricerca del miglioramento dell’efficienza operativa e finanziaria”, ha dichiarato Roberto Macrì, amministratore delegato di C.M.C. di Ravenna.
I bond saranno quotati alla Borsa del Lussemburgo, a differenza del precedente bond da 300 milioni di euro emesso nel 2014 e quotato all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana.
Quel bond ha scadenza agosto 2021 con opzione call a partire dal 1° agosto 2017 e paga una cedola del 7,5%. Quel bond ha chiuso ieri a 102,85 centesimi, continuando sul trend di recupero graduale delle quotazioni sul quale si trova, dopo aver toccato un minimo a 72,3 centesimi a metà novembre 2016 (dopo che il gruppo aveva annunciato una semestrale con un debito finanziario netto in crescita di ben 84,3 milioni a 664 milioni di euro, a seguito di un incremento temporaneo di fabbisogno di capitale circolante).
Il bilancio consolidato 2016 mostrava invece dati in miglioramento, con ricavi per 1,063 miliardi di euro, un ebitda rettificato di 151,7 milioni e un debito finanziario netto di 575,6 milioni. A fine marzo, poi, il monte ordini aveva raggiunto quota 3,567 miliardi e il gruppo contava circa 7100 dipendenti.
CMC è un gruppo specializzato in opere infrastrutturali complesse, di medie e grandi dimensioni, con un focus particolare alle grandi reti di trasporto (strade ed autostrade, gallerie, collegamenti ferroviari ad alta velocità, metropolitane), alle opere idrauliche e irrigue, all’edilizia ed alle opere portuali e marittime. Con oltre 80 progetti in corso attualmente in tutto il mondo, Cmc è attiva in 21 Paesi di cinque continenti (Europa, Nord America, Sud America, Africa e Asia) e ha, in passato, completato progetti in oltre 40 Paesi.