Guala Closures spa, multinazionale italiana leader nei sistemi di chiusura per bottiglie di bevande alcoliche e non, controllata da Investindustrial, ha annunciato l’acquisizione della greca Astir Vitogiannis Bros, società produttrice di chiusure a corona, attiva con due stabilimenti in Grecia e in Sud Africa (si veda qui il comunicato stampa).
A vendere è SICC Holding Limited, società interamente controllata da Ideal Holdings sa, quotata sulla Borsa di Atene.
Stelios Vitogiannis, attuale amministratore delegato di Astir (nonché nipote del fondatore), reinvestirà in Guala Closures e riporterà direttamente all’amministratore delegato del gruppo Mauro Caneschi (arrivato in azienda a settembre 2023, al posto del precedente ceo Gabriele Del Torchio, rimasto nel ruolo di presidente).
Nell’operazione, che sarà condotta sulla base di un enterprise value di 136 milioni di euro e che si prevede si concluderà nella seconda metà del 2024, il gruppo Guala Closures è stato assistito sul piano legale da BonelliErede. Lo studio ha altresì coordinato gli studi legali stranieri Bernitsas Law Firm, per gli aspetti di diritto greco, e Bowmans Law, per gli aspetti di diritto sud africano. Per le attività di due diligence legale, BonelliErede si è avvalso del team Transaction Services di beLab. Il venditore è stato invece assistito da Reed Smith.
Fondata nel 1953, Astir produce ogni anno, più di 12 miliardi di chiusure e nel 2023 ha generato un fatturato di 75 milioni di euro e un ebitda di 19 milioni. Tra i suoi principali clienti blue-chip si annoverano importanti produttori internazionali sia nel settore della birra sia delle bevande non alcoliche. I prodotti di Astir sono destinati alle bottiglie di vetro e sono impiegati in prodotti premium nei relativi segmenti di mercato (ivi inclusi il segmento della birra e delle bevande non-alcoliche), oltre a essere altamente sostenibili.
Per l’ad di Astir, Vitogiannis, “questa operazione rappresenta una grande opportunità per l’azienda e i suoi dipendenti e inaugura una nuova fase di sviluppo. Astir negli ultimi 50 anni è cresciuta costantemente, diventando un leader nel settore delle chiusure a corona, e l’ingresso di Guala Closures consentirà di espandere ulteriormente il nostro ambito operativo, creando una piattaforma per il consolidamento nel settore”.
Una volta completata, l’acquisizione di Astir consentirà infatti al gruppo di espandere la propria presenza in mercati emergenti caratterizzati da crescita demografica e dall’aumento dei consumi pro capite e, allo stesso tempo, di offrire chiusure per il segmento delle bevande ready-to-drink e non-alcoliche.
Quanto a Guala Closures, grazie all’acquisizione sarà in grado di fornire tutte le chiusure disponibili per le bottiglie di vetro su scala globale. L’ad di Guala Closures, Caneschi, ha infatti commentato: “Astir è un importante player internazionale all’avanguardia nel settore e con un eccellente track record, grazie a un management forte e dotato di una visione strategica a lungo termine” e, ha aggiunto: “L’acquisizione rappresenta un ulteriore, importante passo nella strategia di crescita del gruppo, che mira a rafforzare la propria posizione di mercato nel settore delle chiusure per bottiglie in vetro, continuando a far crescere l’attività in mercati internazionali di particolare interesse e nel settore del lusso, sia a livello organico sia attraverso operazioni di m&a”.
A proposito di m&a, ricordiamo che a fine settembre 2023 il gruppo aveva annunciato l’acquisizione della maggioranza di Yibin Fengyi Packaging Co, uno dei principali produttori cinesi di chiusure e scatole che opera nel mercato premium del Baijiu, il più rinomato liquore tradizionale cinese. L’operazione era stata finanziata con un bond senior secured da 350 milioni di euro che aveva anche l’obiettivo di pagare un extra-dividendo da 250 milioni all’azionista di controllo Investindustrial e ai suoi coinvestitori (si veda altro articolo di BeBeez). Contemporaneamente Guala aveva inaugurato il suo nuovo stabilimento a Chengdu (il settimo Centro di Ricerca e Sviluppo del Gruppo), la cui costruzione era stata avviata nel 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). Tra le altre operazioni ricordiamo che sempre nel 2002 il gruppo aveva acquisito Labrenta, storica azienda italiana specializzata nelle chiusure per alcolici di fascia alta (si veda altro articolo di BeBeez), rafforzando ulteriormente la presenza nelle chiusure per bottiglie destinate a prodotti di fascia alta. A fjne giugno scorso, poi, è stato firmato un accordo transattivo relativo a quest’ultima acquisizione che ha definito un earn-out e nel contesto del quale Guala Closures è salita al 100% della controllata portoghese Anacork (si veda qui la trimestrale al 30 settembre 2023).
I risultati pro-forma 2023, comprensivi dei 12 mesi di Fengyi e Anacorks, hanno segnato ricavi netti in calo a 869 milioni di euro dai 900 milioni di fine 2022, in particolare per un tema di destocking nel settore. Ciononostante, la redditvità è migliorata, grazie a una combinazione di fattori: migliore mix di vendite/aumento dei prezzi medi di vendita, miglioramenti operativi e controllo delle spese general. Così l’ebitda rettificato è salito a 186 milioni (da 168 milioni) e l’ebit rettificato a 147 milioni (da 130 mlioni), a fronte però di un indebitamento finanziario netto in crescita a 728 milioni dai 475 milioni di fine 2022, a causa dell’emissione del bond di cui detto sopra (si veda qui la presentazione agli analisti dei risultati 2023).
Quanto ai progetti futuri, si legge ancora nella presentazione agli analisti, l’idea è quella di continuare a concentrarsi sul miglioramento dell’assetto operativo e sull’ottimizzazione dell’impronta produttiva. In Scozia sta procedendo bene la costruzione di un nuovo impianto e il completamento dell’infrastruttura è previsto per la prima metà del 2024 e la produzione inizierà nel quarto trimestre del 2024. Il nuovo stabilimento di Guilin (Cina) è stato completato e inaugurato nel gennaio 2024 per rifornire il mercato del Baijiu. Prosegue inoltre il programma di implementazione di SAP: Regno Unito “go live” è stato completato nel gennaio 2024. Polonia e India seguiranno quest’anno.
Ricordiamo che Guala Closures ha lasciato il listino d Piazza Affari il 21 luglio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) a seguito dell’opa lanciata da Investindustrial tramite Special Packaging Solutions Investments sarl (SPSI), che aveva assicurato al veicolo il controllo sul 94,9% del capitale di Guala. SPSI oggi possiede il 100% di Guala Closures ed è a sua volta controllato all’85,42% dal fondo Investindustrial 7 e partecipato per il restante 14,58% da un gruppo di coinvestitori, tra i quali Alantra.